martedì
26 Agosto 2025

Ranalli: «Non solo Schlein ha una grande responsabilità, ma anche noi dirigenti»

Il sindaco di Lugo è stato coordinatore regionale in Emilia-Romagna per la mozione di Gianni Cuperlo

59934201 10216265597649820 8378742846668144640 NAll’indomani delle primarie del Pd che hanno eletto Elly Schlein a segretaria del Partito democratico, arriva il commento di Davide Ranalli, sindaco di Lugo e coordinatore regionale della mozione per Gianni Cuperlo. Alla vigilia del voto gli avevamo chiesto per chi avrebbe votato: «Nessun apparentamento, andrò certamente a votare ma mi prendo ancora qualche tempo per riflettere»

Ora sono queste le sue parole di commento: «Queste primarie consegnano a tutti noi, che amiamo e ci impegniamo nel Pd, una grande responsabilità. Scusate se esco un attimo dal coro e non mi associo a chi dice che Elly Schlein ha una grande responsabilità perché è ovvio, e anche banale, che a lei sia stata dato dagli elettori un grande compito. Ma io penso che, ancora di più, questo compito stia a noi, dirigenti, responsabili, sindaci, amministratori, militanti. A noi che costituiamo la spina dorsale di questo partito e che dobbiamo volerci bene sapendo che siamo una grande comunità. Ritrovando l’orgoglio della militanza, dell’unità e la capacità di saper lavorare per un partito che incida nella società.
Partendo da noi per collaborare con la nuova segretaria del Partito Democratico che ha cercato e trovato una sfida che deve riportare gli elettori a scegliere con fiducia il Pd».

Ranalli sarà in carica per il suo secondo mandato fino al 2024 e promette già «tutto l’impegno, oltre che in quello di sindaco, per fare in modo che il Pd torni a essere il partito di cui gli elettori si fidano perché sentono che, votandolo, possono aspirare a una vita migliore». Il lughese è convinto che «chi è andato a votare, tutte e tutti coloro che ieri hanno permesso il voto ci chiedono, anche, questo».

Molino Lovatelli e ex macello sono i luoghi del cuore Fai nel comune di Ravenna

Il Fondo per l’ambiente italiano auspica la riqualificazione degli spazi

Molino Lovatelli InternoIl Molino Lovatelli in via circonvallazione al Molino e l’ex macello comunale di via Serra sono i vincitori ravennati del censimento “I luoghi del cuore” promosso dal Fondo per l’ambiente italiano (Fai) per il 2022. Due icone del quartiere Borgo San Rocco hanno conquistato la vetta comunale dell’undicesima edizione del più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano.

Grazie ai tanti cittadini ravennati che hanno voluto segnalare le loro preferenze fra i luoghi del cuore, si auspica una valorizzazione di questi due simboli della vita produttiva locale del passato, in un Borgo, allora ricco di acque, vivacissimo e popolato. Fra quanti hanno sostenuto i due luoghi, l’associazione culturale Dis-Ordine, rappresentata da Marcello Landi, membro del comitato ‘ripensandoRavenna’, promotore dell’iniziativa, e impegnato, insieme al progetto ‘Spasso in Ravenna‘, per una mobilitazione che faccia rivivere il Borgo San Rocco.

Claudia Giuliani presidente della delegazione Fai di Ravenna: «Auspichiamo che i cittadini continuino a promuovere iniziative di salvaguardia e valorizzazione di importanti siti ravennati anche al di fuori dei percorsi più conosciuti, per una loro nuova vivibilità: a questo mira la campagna di censimento dei luoghi del cuore. Voglio segnalare i grandi risultati di mobilitazione e raccolta firme ottenuti a Cervia, con la Salina Camillone che ha ricevuto oltre 9300 voti. Ora il Fai propone una nuova iniziativa,  Narrate, gente, la vostra terra, con cui  invita tutti gli italiani a narrare il proprio luogo del cuore con un racconto vocale. Ci auguriamo una bella partecipazione da Ravenna, con questo invito a raccontare la storia e le emozioni che suscita un luogo famoso o segreto, celebrando così la nostra terra e rinnovandone la meraviglia».

Il serbatoio pensile dell’acquedotto abbattuto entro giugno 2023 per fare un parco

Per eliminare la torre piezometrica di via Bastia occorre spostare gli allacci su una nuova rete idrica: nei primi 15 giorni di marzo sono previsti i lavori di Hera con interruzione della fornitura di acqua in vari momenti

Schermata 2023 02 27 Alle 11.43.30La rete dell’acquedotto in alcune vie vicino al serbatoio pensile di Lavezzola, in via Bastia nei pressi del campo sportivo, sarà interessata da una serie di lavori nella prima metà di marzo propedeutici all’abbattimento del serbatoio stesso. Da mercoledì 1 marzo le squadre di Hera avvieranno le opere nelle vie Selice, Bastia e Maestri del Lavoro per il collegamento di una nuova condotta lunga circa 5 km. Il cantiere ha comportato un investimento complessivo di un milione di euro.

Per mettere in funzione le nuove condotte saranno necessari sei collegamenti e lo spostamento sulla nuova tubazione di altrettanti allacci di utenza. Ogni intervento sulla rete idrica, l’unica ad alimentare l’abitato di Lavezzola, comporterà l’interruzione dell’erogazione dell’acqua: per limitare il disagio alle utenze interessate, i lavori saranno effettuati il più possibile nelle ore notturne (dalle 21 in poi), tranne quelli che interessano le reti ubicate in terreni rurali poco accessibili.

Di seguito il calendario completo dei lavori:

  • mercoledì 8 marzo: dalle 14 alle 19 in via Selice 299  e a partire dalle 21 (fino a fine intervento) in via Bastia 261, presso la Torre di Lavezzola, sarà collegata la nuova rete e dismessa quella esistente di collegamento al serbatoio pensile;
  • lunedì 13 marzo dalle 21 fino a fine intervento: presso la centrale dell’acquedotto di Conselice in via Guglielma  (SP 91);
  • martedì 14 marzo: a partire dalle 21 fino a fine intervento in via Maestri del Lavoro a Conselice;
  • giovedì 16 marzo: dalle 14 fino alle 19 collegamento finale in via Selice 330.

Le varie fasi dell’intervento sono piuttosto ravvicinate per consentire di avviare il prima possibile i lavori per la demolizione della torre piezometrica di Lavezzola, da eseguire entro giugno 2023, per consentire al Comune di realizzare nell’area un nuovo parco, che sarà ultimato entro il 2023.

Durante le fasi di lavorazione sarà interrotta la fornitura del servizio, mentre per quelle programmate le utenze interessate saranno puntualmente avvertite, oltre che tramite volantinaggio, anche attraverso il servizio di avviso gratuito tramite sms, previsto da Hera in caso di interruzioni idriche programmate. Si ricorda che il servizio è fornito ai clienti che ne facciano richiesta: chi volesse comunicare il proprio numero per attivarlo sul cellulare o cambiare i propri riferimenti, può farlo accedendo dal sito.

L’azienda assicura di contenere al minimo i tempi dei lavori, ricordando che in caso di urgenza (segnalazione guasti, rotture, emergenze varie) è gratuito e attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette il numero di pronto intervento 800.713.900 per i servizi acqua, fognature e depurazione.

Per il tribunale è socialmente pericoloso: sorveglianza speciale per un 60enne

Le indagini della guardia di finanza ipotizzano rapporti con criminali e un patrimonio eccessivo rispetto ai redditi dichiarati: sequestrati 6 immobili, 22 automezzi e il capitale di due società per un valore di 400mila euro

RAVENNA 13/02/2019. GUARDIA DI FINANZA. Controlli Nei Locali Gestiti Da Lokrez MehmetiIl tribunale di Bologna ha stabilito la sorveglianza speciale prevista dalla normativa antimafia per un sessantenne di origini campane residente a Lugo e ritenuto socialmente pericoloso. La misura di prevenzione stabilisce l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per cinque anni e il sequestro dei beni nella sua disponibilità: 6 unità immobiliari (3 appartamenti, un deposito e 2 locali commerciali), 22 automezzi, l’intero capitale sociale di due società commerciali ed un intero complesso aziendale, per un valore prudenzialmente stimato in 414mila euro. Il provvedimento preventivo è una misura non definitiva che può essere impugnata dall’accusato.

Un’indagine della guardia di finanza, che ha eseguito il decreto del tribunale, aveva evidenziato una notevole differenza tra i redditi dichiarati dal lughese, insufficienti anche al solo sostentamento materiale del nucleo familiare, e il patrimonio accumulato ritenuto quindi di illecita provenienza.

Nei confronti del sessantenne risultano, come riporta una nota diramata dalle Fiamme Gialle, una serie di precedenti penali fin dai primi anni duemila con reiterate condanne per furto, ricettazione, e frode fiscale. Numerosi anche i carichi giudiziari ancora pendenti, tra cui diversi procedimenti penali in corso per truffa, rapina e, ancora, ricettazione e frode fiscale. La numerosità e la tipologia delle condotte illecite, compiute anche come amministratore di fatto e di diritto di società commerciali, sono state dunque ritenute sufficienti per dedurre che il soggetto abbia tratto dall’attività illecita la propria fonte di sostentamento.

Ad aggravare la posizione dell’uomo anche le sue frequentazioni: in occasione di diversi controlli nel tempo è stato trovato in compagnia di pregiudicati di cui uno, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, anche contiguo alla criminalità organizzata.

Gli approfondimenti dalle Fiamme Gialle della tenenza di Lugo rientrano in un progetto operativo più ampio di collaborazione con la procura per verificare la pericolosità sociale e l’aggredibilità dei patrimoni illeciti accumulati dai soggetti residenti in provincia e condannati negli ultimi anni per reati economico finanziari. L’attività di costante screening delle vicende giudiziarie definite e in corso nel 2022 si è concretizzata in 93 investigazioni patrimoniali nei confronti di 183 persone.

Sanità, protesta dei sindacati con volantinaggi e presidi: «Serve più personale»

Cgil, Cisl e Uil contro la Regione: «Chi va in pensione o si dimette deve essere sostituito»

PRESIDIO SINDACATO LAVORATORI PUBBLICI SANITà DAVANTI OSPEDALE RAVENNA
Un presidio degli anni scorsi

Volantinaggi e presidi di protesta (tra venerdì 3 e martedì 7 marzo) dei sindacati per chiedere più personale e la tutela dei diritti dei dipendenti della sanità in Emilia-Romagna.

«Una preoccupazione – si legge nella nota firmata da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – che nasce dalle mancate risposte alle nostre istanze per il riconoscimento delle risorse necessarie alla valorizzazione del personale e soprattutto rispetto alla garanzia della sicurezza e della qualità dei servizi del nostro Sistema Sanitario Regionale e dei diritti contrattuali dei dipendenti. Infatti sicurezza, qualità e diritti devono necessariamente prevedere, tra le priorità, la completa sostituzione del personale cessato per pensionamento o per dimissioni volontarie, le stabilizzazioni di tutti coloro che ne hanno i requisiti e i rinnovi dei contratti a tempo determinato. Al contrario, da mesi, nelle aziende sanitarie queste necessità non vengono garantite per produrre risparmi di bilancio su indicazione della Regione. Oggi sulla sanità bisogna investire, anche con nuovi modelli organizzativi ma non tagliare sul personale».

I sindacati denunciano: «Ferie accumulate insieme a migliaia di ore di straordinario, che rimangono patrimonio inalienabile dei dipendenti, impossibili da pagare e da recuperare fanno infatti il paio con tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e chirurgiche in aumento e tempi di permanenza nei pronto soccorso ormai diventati inaccettabili. Viene spesso sbandierato da parte dell’Assessorato alla Sanità, il saldo del personale assunto dal 2018 ad oggi, pari a +7.300, ma la vera considerazione da fare è che se per 15 anni si è tagliato sulle assunzioni, in realtà chi è stato stabilizzato o assunto, viene impiegato per lo più a “rattoppare gli organici” e a ristabilire quella presenza di personale per garantire l’assistenza di qualità vanto della nostra Regione. Assunzioni che sono state necessarie anche per garantire gli organici “integrativi” (che per i non addetti ai lavori sono coloro che sostituiscono malattie, ferie, permessi a vario titolo) che purtroppo oggi sono all’osso, o addirittura assenti; ad esempio nel 70% dei casi, le lunghe assenze, come le maternità o le malattie di lungo periodo, non vengono sostituite».

«Dopo diversi solleciti – termina la nota dei sindacati – finalmente, come Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl siamo stati convocati il 7 marzo dall’assessore Donini, ma in vista di quella data, proprio perché non accetteremo ancora risposte prive di contenuti reali e fattivi, abbiamo deciso di riprendere un percorso vertenziale unitario e condiviso tra livelli territoriali e regionali proprio per evidenziare quanto per noi, e soprattutto per le donne e gli uomini che rappresentiamo, quell’incontro sia determinante. Una mobilitazione, che ci vedrà coinvolti a livello territoriale nelle Aziende Sanitarie».

Arriva un biglietto unico (da 6 euro) per tutta la zona dantesca di Ravenna

Garantisce l’ingresso a Cripta Rasponi e a Casa e Museo Dante

Museo Dante
Museo Dante

La Fondazione RavennAntica si prepara a completare l’apertura del sistema complessivo di siti e musei con un nuovo strumento di promozione. Si tratta di quello che ora si presenta come una sorta di museo diffuso della zona dantesca di Ravenna che comprende la Tomba, restaurata insieme all’attiguo Quadrarco di Braccioforte, Casa Dante, luogo di accoglienza e di approfondimento del culto di Dante con l’esposizione delle collezioni della Biblioteca Classense e degli Uffizi, la Cripta Rasponi con i giardini pensili, prospettiva d’eccellenza per comprendere le peculiarità urbanistiche dell’area e l’insieme di Basilica e piazza di San Francesco.

La visita di questo complesso monumentale unico sarà possibile grazie a un nuovo biglietto integrato, frutto di un percorso di condivisione con il Comune di Ravenna e l’Istituzione Biblioteca Classense, a cui corrisponde un’articolata offerta di visite guidate e laboratori didattici per le scuole, le famiglie e gli adulti.

«Con la definizione di un biglietto unico per la Zona Dantesca – dichiara l’Assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – si prosegue nel percorso di fruizione integrata volto a dare conoscenza di un luogo che racchiude la memoria di sette secoli di storia in cui Ravenna ha accolto, custodito e onorato il più grande poeta della letteratura mondiale. L’attivazione del biglietto unico è solo uno degli aspetti di rielaborazione dell’offerta culturale, didattica e turistica che sempre di più è destinata a fare crescere il desiderio di accostarsi alla insuperabile vicenda dantesca».

Dal 1° marzo sarà quindi possibile visitare Museo Dante, Casa Dante e la Cripta Rasponi e giardini pensili con un biglietto unico: 6 euro intero, 4 euro ridotto.

Fino a oggi era possibile acquistare il biglietto per Museo e Casa Dante a 5 euro e prenotare una visita guidata alla Cripta Rasponi a 2 euro, mentre gli altri siti coinvolti sono sempre stati a ingresso gratuito. E lo resteranno, senza bisogno di biglietto.

Il sindaco e le primarie: «Risultato clamoroso. Grazie lo stesso a Bonaccini…»

De Pascale: «Complimenti e buon lavoro ad Elly Schlein, ora mettere in campo l’alternativa»

316422018 687377322746312 5893735362810425196 N«Complimenti e buon lavoro ad Elly Schlein, nuova Segretaria del Pd». Lo dichiara il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, tra i sostenitori dello sfidante Stefano Bonaccini, sconfitto alle primarie di ieri, 26 febbraio (qui i risultati della provincia di Ravenna, dove il presidente della Regione ha comunque vinto).

«I nostri elettori e le elettrici – continua De Pascale – hanno scelto e, dopo questo clamoroso risultato, ora spetta a lei il compito di costruire il nuovo Pd, guidare l’opposizione e mettere in campo l’alternativa. Voglio ringraziare di cuore Stefano Bonaccini, che in Provincia di Ravenna ha circa il 60% dei consensi, per l’impegno e la passione profusa e per le sue parole unitarie e responsabili di ieri sera».

Approvata la riqualificazione della Classicana da Classe al porto

Cantiere statale al via in aprile. La ristrutturazione, che riguarda le due corsie di marcia e svincoli, vale 43 milioni di euro

Statale Classicana Calsse Porto

È stato approvato il progetto esecutivo dell’intervento di riqualificazione della statale 67 nel tratto che da Classe arriva fino al porto di Ravenna. I lavori prenderanno il via in aprile. Lo rende noto la senatrice Marta Farolfi (FdI), informata dal vice ministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibile Galeazzo Bignami.
L’importo complessivo è di 43 milioni di euro di cui 30,4 milioni per lavori, 9 milioni per somme a disposizione, 3,55 milioni per oneri di investimento.
La strada avrà due corsie per senso di marcia larghe 3,75 metri, complessivamente l’asse stradale avrà una larghezza di 22 metri. Verranno adeguate le rampe di ingresso e uscita dei 4 svincoli esistenti che collegano la statale 67 alla viabilità principale.

Oltre 13mila votanti alle primarie Pd in provincia. Vince Bonaccini col 59%

Il segretario del partito Barattoni: «Siamo soddisfatti dell’affluenza… Da queste elezioni una richiesta di cambiamento e unità… Una grande e unica prova di democrazia»

Primarie PD 2023

Nonostante, mentre scriviamo, i dati nazionali dicano il contrario – indicando Elly Schlein come nuova segretaria del Partito Democratico – com’era prevedibile invece nel ravennate la maggioranza dei militanti e simpatizzati Dem ha scelto Stefano Bonaccini.
Negli 85 seggi allestiti dal Partito Democratico in provincia di Ravenna per il ballottaggio delle elezioni primarie fra i candidati Bonaccini e Schlein, sono andate a votare 13.716 persone.

Lo scrutinio ha registrato 8.100 preferenze (59,41 percento) per Bonaccini, mentre 5.533 elettori (40,59 percento) hanno votato Elly Schlein.

«Siamo soddisfatti dell’affluenza – ha detto il segretario Alessandro Barattoni –  e credo che sia un dato da leggere con ottimismo. Credo che dopo le elezioni sia giunta una richiesta di cambiamento e unità per una vera alternativa che non dobbiamo deludere. A entrambi i candidati va il merito di aver lavorato in questi mesi per rendere possibile l’affluenza di oggi. Il più grande ringraziamento, però, va agli oltre 600 volontari che anche oggi hanno permesso al nostro partito di affrontare questa grande e unica prova di democrazia».

“Un’ambulanza per tutti”: al via raccolta fondi di Pubblica Assistenza

L’obbiettivo è una donazione di 95mila euro per garantire il diritto alla salute anche per chi non ha mezzi di sussistenza

Ambulanza Pubblica AssistenzaLa Pubblica Assistenza Città di Ravenna ha lanciato il progetto “Un’ambulanza per tutti”, che intende garantire il diritto alla salute e a curarsi anche a chi non ha i mezzi per permettersi il servizio di trasporto della stessa Pa.

Si tratta di un progetto di raccolta fondi per l’acquisto di un’ambulanza. Obiettivo dell’iniziativa è coinvolgere banche, fondazioni private, singoli cittadini, piccole, medie e grandi imprese e associazioni di categoria nella raccolta di 95mila euro che serviranno per l’acquisto dell’automezzo dedicato e per garantire gratuitamente i servizi di assistenza sanitaria a favore di persone in condizioni di difficoltà (identificati con un Isee fino a 9mila euro).

«Nel lavoro quotidiano – afferma Renzo Angeli, presidente Pubblica Assistenza – abbiamo avuto modo di vedere le vere difficoltà di tutti coloro che vivono con pensioni minime o che, peggio ancora, hanno perso il posto di lavoro e hanno bisogno di tutto, dai beni di prima necessità all’assistenza sanitaria; persone spesso troppo sole e a volte nude, non per mancanza di vestiti, ma per le condizioni minime di sopravvivenza in cui versano e soprattutto per la perdita della dignità umana».

Chi vuole può effettuare il proprio versamento tramite bonifico (detraibile per tutti in sede di dichiarazione annuale dei redditi) o in maniera diretta tramite Satispay.
Tutte le indicazioni sul sito dell’associazione.

Gli attivisti di “Ultima Generazione” all’Amaranto di Ravenna

Incontro il 27 febbraio nel locale di via Mura San Vitale per divulgare le ragioni del gruppo sul cambiamento climatico

Azione Ultima Generazione
Un’azione “domostrativa” di attivisti di Ultima Generazione al museo degli Uffizi di Firenze

Lunedì 27 febbraio, alle 19, il ristorante Amaranto di Ravenna (via Mura di San Vitale 10) ospita Ultima Generazione, il gruppo che ha diviso l’opinione pubblica negli ultimi mesi: attraverso azioni di disobbedienza civile non violenta, il gruppo si batte per chiedere al governo di agire concretamente sui pericoli imminenti portati dal cambiamento climatico. Con vari sedi e nomi in tutta Europa, Ultima Generazione ha fatto molto discutere con le sue azioni fuori da teatri, musei e nelle strade di tutta Italia.

Sarà presente uno dei membri, Maria Letizia Ruello, ricercatrice in scienza e tecnologia dei materiali dell’Università Politecnica delle Marche, che ha preso parte in prima persona alle azioni alla Fabbrica del Vapore a Milano, rovesciando farina sulla macchina di Andy Warhol e bloccando il traffico sul Grande Raccordo Anulare di Roma. L’attvista racconterà al pubblico le intenzioni del gruppo, il perchè di certe azioni, come partecipare attivamente e cercherà infine di dissipare i dubbi che possono insorgere di fronte ad azioni pubbliche non convenzionali che spesso vengono travisate.

Al termine della presentazione, ad ingresso gratuito, ci sarà una cena vegana per chi vorrà rimanere. Una parte del ricavato sarà devoluto ad Ultima Generazione.
Per informazioni tel. 0544 202293 – ugravenna@gmail.com

Un’impresa su 10 in provincia diretta da under 35 è attiva in campagna

Le attività sul campo registrano una crescita di quasi l’1 percento. I dati Coldiretti e Camera di Commercio

Agricoltura Idroponica

Il tessuto imprenditoriale dell’agricoltura in provincia di Ravenna è rappresentato da poco più di seimila aziende attive (6.439 secondo i dati della Camera di Commercio aggiornati al 30 settembre scorso). Si tratta del 18,7 percento del totale provinciale, cioè il secondo settore dopo il commercio (21,1) e prima dell’edilizia (15,9). Lo stock delle imprese agricole attive subisce una riduzione, in termini di variazione percentuale, dell’1,7 percento rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente. Rispetto al terzo trimestre del 2020 la perdita si amplia (-3,8 percento).

Se lo sguardo si concentra sulle imprese giovanili (condizione soddisfatta da quelle che hanno la maggioranza dei dirigenti con meno di 35 anni) allora lo scenario si modifica. Come riporta l’ultima annata agraria pubblicata da Cia Romagna, al 30 settembre 2022 le imprese giovanili complessive attive sono risultate 2.254 (3,1 percento in più rispetto a un anno prima) e rappresentano il 6,6 percento del totale delle imprese attive (7,2 in Emilia-Romagna e 8,8 a livello Italia). Nel settore agricolo le aziende giovanili sono 228 (cioè un decimo del totale delle imprese giovanili della provincia e il 3,5 percento del settore agricolo) che hanno subito un calo di dieci unità rispetto al 2021. Dall’Osservatorio dell’Economia della Camera di commercio emerge un dato con segno positivo se si guarda alla variazione congiunturale: 0,9 percento.

Dall’analisi degli associati a Coldiretti in provincia emerge che su circa tremila aziende ci sono 170 giovani titolari compresi tra 18-35 anni. A questi vanno aggiunti i circa 300-350 ragazzi e ragazze che lavorano in azienda come manodopera familiare, coadiuvanti, dipendenti. Nella lettura della variazione tendenziale delle imprese giovanili attive va usata particolare attenzione. Oltre alla demografia delle imprese, si associa un fattore non meno rilevante: il mantenimento (o la perdita) dei requisiti per essere definiti “impresa giovanile”.

In provincia di Ravenna sono registrate quasi 40mila aziende

Al 30 settembre 2022 in provincia di Ravenna si evidenziano 38.563 aziende registrate al Registro delle Imprese di cui 34.357 attive, si riscontra un lieve incremento sia rispetto al terzo trimestre del 2021 che allo stesso periodo del 2020 (in termini di variazione percentuale +0,6%). Rispetto all’analogo trimestre pre-Covid (terzo del 2019), le imprese registrate accusano invece una flessione relativa del -0,4%. Per quanto riguarda l’andamento del terzo trimestre del 2022, si sono verificate 335 iscrizioni e 288 cancellazioni volontarie (al netto cioè di quelle d’ufficio) per un saldo netto positivo pari a 47 unità (un anno fa il saldo era +43, mentre nel 2020 era di +49 unità); da sottolineare il miglioramento rispetto al terzo trimestre del 2019, quando il saldo netto era positivo ma pari solo a +1.

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