domenica
24 Agosto 2025

Appalto da 130 milioni per la Cmc: costruirà la metrotranvia di Milano

Sottoscritto il contratto. Lavori entro il 15 marzo

Cmc MilanoOssigeno per la Cmc, storica cooperativa ravennate da alcuni anni in procedura di concordato in continuità. Martedì, 10 gennaio, è stato infatti sottoscritto nella sede della Città Metropolitana di Milano il contratto da oltre 130 milioni di euro per la realizzazione del collegamento metro tranviario tra la Brianza e la stessa Milano.

L’appalto prevede 38 mesi di lavori per la realizzazione dell’importante infrastruttura che consentirà di collegare, attraverso un servizio su binari, il territorio del Nord di Milano con i comuni della Brianza. La data di inizio cantieri è prevista entro il prossimo 15 marzo, dopo che si saranno svolte le opere e le attività propedeutiche nei comuni interessati dalla nuova metrotranvia, un progetto atteso da anni.

Frenata dell’economia ravennate, Cgil preoccupata per il mondo del lavoro

I dati della segretaria provinciale uscente, che critica le nuove misure del Governo

Foto3meladri RelazioneIl teatro Goldoni di Bagnacavallo ha ospitato la prima parte dei lavori del settimo congresso provinciale della Cgil di Ravenna. Dal palco ha preso la parola la segretaria generale uscente della Cgil di Ravenna, Marinella Melandri, che si è soffermata anche sul contesto economico e sociale ed occupazionale della provincia.

«Secondo Prometeia – ha detto la segretaria uscente – in provincia di Ravenna, dopo un 2021 record (+6,9%) che ha consentito di recuperare larga parte di quanto perso durante la pandemia, nel 2022 l’economia ha registrato un rallentamento crescendo solo del 3,2% e le previsioni per quest’anno sono in ulteriore peggioramento. I dati del 2022 raccontano di una frenata dell’attività nell’industria (-0,7%), mentre la crescita è stata sostenuta dalle misure a favore delle ristrutturazioni edilizie e dai piani di investimento pubblico oltre che dai servizi (+3,5%). Nel 2023 si accentuerà lo scenario recessivo per l’industria (-1,9%) mentre si prevede una dinamica ancora positiva ma di minore intensità nei servizi e nelle costruzioni. Si prevede un ulteriore rallentamento dei consumi dovuto alle dinamiche inflattive e alla riduzione di reddito disponibile, con effetti negativi sul valore aggiunto. La dinamica delle esportazioni provinciali (+16%) ha offerto sostanziale sostegno alle imprese soprattutto nella prima parte dell’anno scorso confermandone l’importanza come driver di sviluppo. Nel 2023 anche questa variabile è destinata a subire un ridimensionamento in linea con il rallentamento del commercio mondiale».

Congresso CgilDati economici – ha sottolineato Melandri – che «hanno effetti diretti sul tenore di vita, in particolare per le famiglie a basso reddito che da mesi faticano a pagare affitti, bollette, spese sanitarie e alimentari. I livelli salariali e delle pensioni, in assenza di adeguate misure di taglio del cuneo fiscale, non consentono di far fronte all’impennata dell’inflazione».

Il mercato del lavoro. «Le criticità – prosegue la segretaria – si riflettono in modo evidente sul mercato del lavoro, infatti, il trend positivo dell’occupazione del 2021 non è proseguito nel 2022 (-0,3%) ed è destinato a peggiorare nel corso dell’anno. Il tasso di disoccupazione, sceso al 6,2% nel 2021, nel 2022 è arrivato al 4,9% (4,8% in Emilia Romagna e 8,2% in Italia). In pratica la spinta propulsiva dell’economia reale si è protratta per tutto il primo semestre, grazie anche all’andamento positivo dell’industria manifatturiera, dell’edilizia e del commercio con l’estero, rallentando poi progressivamente a causa dell’incertezza sulla disponibilità di energia e dell’aumento incontrollato, con un effetto depressivo su fiducia e crescita. L’analisi qualitativa dell’occupazione ci consegna un quadro in netto peggioramento dopo la pandemia, con un aumento della precarietà e del divario generazionale e di genere: in sostanza la ripresa occupazionale dell’ultimo biennio è segnata da lavoro povero, rapporti di lavoro brevi, volatili, da part time involontari che ancora una volta lasciano ai margini donne e giovani, risentendo anche della vocazione alla stagionalità della nostra economia. Tuttavia, rispetto ad altre realtà limitrofe, il mercato del lavoro si è caratterizzato negli ultimi tempi per una significativa dinamicità. I dati evidenziano contraddizioni dovute alla coesistenza di processi opposti, in un  contesto produttivo nel quale sta cambiando anche la natura dell’occupazione».

Cassa integrazione nel 2022. La cassa integrazione autorizzata, dopo i 19 milioni del 2020, fino a novembre del 2022 si attesta su 1.600.000 ore, valore che ci riporta ai livelli del 2014/2015, al netto della conclusione di processi di ristrutturazione che hanno interessato importanti realtà produttive della provincia. «L’incertezza sul futuro e i segnali che vengono dalle categorie, ci fanno temere una nuova impennata nei prossimi mesi – aggiunge Melandri -. In questa realtà in evoluzione, risulta strategico orientare e finalizzare gli investimenti e mantenere la barra dritta sulle iniziative in grado di generare buona occupazione da parte del sistema d’impresa e delle istituzioni. Le premesse per un nuovo impulso all’economia provinciale ci sono, ma è necessario governare la qualità dello sviluppo, selezionando gli investitori ai quali vanno richieste precise condizioni d’ingresso in termini di legalità, qualità del lavoro, garanzia di stabilità, di sicurezza, di rispetto delle regole».

Le misure del Governo. Melandri esprime preoccupazione per la linea dell’esecutivo: «Le prime azioni del governo Meloni si sono concretizzate in una Legge di bilancio regressiva e socialmente iniqua, contro la quale abbiamo scioperato il 16 dicembre insieme alla Uil. L’allargamento della flat tax, la reintroduzione dei voucher, il taglio della rivalutazione delle pensioni, l’abolizione del reddito di cittadinanza, l’indulgenza verso chi non paga le tasse sono provvedimenti di natura identitaria, che non rispondono strutturalmente alle emergenze del Paese, anzi le aggravano, aumentando i tanti divari esistenti».

Due nuove mense e un’aula magna in due scuole primarie comunali entro il 2025

Progetti approvati dal Comune di Ravenna per la Pasini in darsena e la Rodari a Mezzano: costo totale 2,5 milioni di euro, in parte finanziati dal Pnrr

Corsocantiereedile 20355Un’aula magna e una nuova mensa scolastica saranno realizzate alla scuola primaria Pasini di Ravenna e una nuova mensa alla Valgimigli-Rodari di Mezzano grazie ai progetti approvati nei giorni scorsi dalla giunta comunale. Si tratta di interventi finanziati in parte dal Pnrr e cofinanziati dal Comune per un importo complessivo di 2,46 milioni di euro.

Per quanto riguarda la Pasini, in via Caorle 12, i lavori consistono nella demolizione e nella ricostruzione di un fabbricato esistente e dovranno interessare anche l’aula magna data la loro unitarietà strutturale. Ciò ha reso necessario l’ulteriore progetto e relativo finanziamento. Le caratteristiche dimensionali rimarranno invariate rispetto allo stato attuale ma ne verrà modificata la tipologia strutturale; verrà realizzata una struttura in calcestruzzo armato con copertura in legno e il nuovo fabbricato rispetterà i requisiti di alta efficienza energetica.

La ricostruzione della mensa scolastica, del valore di 700mila euro è finanziata per 600mila nel Pnrr mentre quella dell’aula magna, del costo di 645mila euro, è finanziata nel Piano degli investimenti dell’anno 2022. Si prevede l’inizio dei lavori per l’estate 2024 e la conclusione entro dicembre 2025.

Per quanto riguarda la ricostruzione della mensa scolastica alle scuole Valgimigli-Rodari, a Mezzano, nell’area compresa tra via don Elvezio Tanasini e piazza John Lennon, è previsto un costo totale dei lavori pari a 1,1 milioni di euro, finanziato dal Pnrr per 890mila euro e per 217mila euro dal Comune.

L’intervento, che consiste principalmente nella demolizione e ricostruzione con ampliamento della mensa, darà priorità alla costruzione della centrale termica i cui lavori inizieranno a giugno 2024 per terminare entro dicembre 2025. La fase di demolizione del fabbricato dovrà concludersi entro il 15 settembre del 2024 per non interferire con le attività scolastiche.

La struttura che andrà ad ospitare la mensa e la cucina sorgerà nell’area dell’attuale fabbricato con ulteriore ampliamento in direzione nord ovest, prolungando di fatto il fabbricato attuale. La nuova struttura sarà caratterizzata da due corpi adiacenti: uno che ospiterà la mensa vera e propria con una capienza di 320 posti a sedere, mentre nell’altro verrà collocata la cucina e i servizi connessi, ovvero dispensa, bagni e spogliatoi per il personale di servizio e un piccolo ufficio; questi due corpi si differenzieranno dal punto di vista costruttivo per la tipologia e forma della copertura.

Gli esterni saranno realizzati in blocchi di laterizio dello spessore di 30 centimetri, intonacate internamente e rivestite con 12 centimetri di cappotto in lana di roccia all’esterno, con rasatura finale. La sistemazione esterna verrà eseguita con ripristino del manto in asfalto con l’allargamento in prossimità della centrale termica.

Cervia, si completa la riqualificazione di viale dei Mille. Quattro mesi di cantiere

Investimento da 758mila euro. Verranno abbattuti i platani

Viale Dei MilleAl via a Cervia il progetto di rigenerazione urbana dell’ultimo stralcio di viale dei Mille, nel tratto che va da via Calatafimi a Viale Capua.

Oggetto dell’intervento sarà la riqualificazione paesaggistica di questo importante viale in continuità e proseguimento con i tratti già realizzati. Sono previsti il rifacimento dei marciapiedi e il prolungamento della pista ciclabile sul lato nord del viale, nonchè il posizionamento degli elementi di arredo e la riorganizzazione dei parcheggi secondo le linee tipologiche e funzionali dei precedenti stralci.

«L’intervento di miglioramento – si legge nella nota inviata alla stampa dal Comune – prevede la sostituzione dell’impianto di illuminazione pubblica e la sistemazione della dotazione verde del viale. I platani esistenti, ormai a fine ciclo vitale, saranno sostituiti con nuove alberature immuni dalla pericolosa malattia dei platani “cancro colorato».

I lavori, della durata di circa quattro mesi, saranno realizzati dalla ditta Coromano di Fratta Terme per un importo complessivo di 758.600 euro. Il progetto è stato sviluppato dall’architetto Stefania Tognoloni di Rimini, che curerà anche la direzione dei lavori .

Le prime attività riguarderanno l’abbattimento delle piante esistenti e, pertanto, si renderà necessario istituire il divieto di sosta nelle aree interessate.

«Il 2022 è tra i cinque anni più siccitosi degli ultimi 60 anni in Emilia-Romagna»

La vicepresidente della Regione, Irene Priolo, ha riunito la Cabina di regia sulla criticità idrica prorogata fino al 31 dicembre 2023: «Anche se dovesse arrivare una stagione sufficientemente piovosa, le falde idriche potrebbero non raggiungere un riempimento adeguato». Ridracoli e la Romagna osservati speciali

Siccità CampiPer l’Emilia-Romagna il 2022 è stato tra i cinque anni più siccitosi a partire dal 1961 (con 1983, 1988, 2011, 2021). Sono caduti complessivamente circa 670 mm d’acqua rispetto ai circa 900 mm di media registrati nel periodo 1991-2020. Per tutto il 2022 le precipitazioni si sono mantenute vicine o inferiori ai record minimi precedenti (1991-2020), in particolare da luglio a metà agosto e nel mese di novembre. La temperatura media regionale dello scorso anno (14.1°C) ha registrato il nuovo valore più elevato dal 1961. I dati sono stati diffusi dalla Regione all’indomani della riunione della Cabina di regia sulla criticità idrica, attivata con la dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale, lo scorso 4 luglio, e prorogata al 31 dicembre 2023 (qui alcune info sul clima in provincia di Ravenna).

L’anomalia climatica del 2022 appena concluso continua a preoccupare: a causa della perdurante assenza di precipitazioni, la vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, Irene Priolo, ha convocato ieri pomeriggio, 11 gennaio, un incontro di aggiornamento. All’incontro hanno partecipato rappresentanti dell’assessorato all’Ambiente, Autorità Distrettuale Fiume Po, Aipo, Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, Arpae, Atersir, Gestori Servizio Idrico integrato, Anbi (Unione regionale delle bonifiche) e Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna. «Continuiamo a lavorare su più fronti – dice Priolo –, monitorando costantemente la situazione per prepararci alla prossima stagione estiva, con un focus particolare sulla Romagna e la diga di Ridracoli. In base ai dati di cui disponiamo, anche se dovesse arrivare una stagione sufficientemente piovosa, le falde idriche potrebbero non raggiungere un riempimento adeguato. Occorrerà, quindi, fare quanto prima una seria valutazione sui provvedimenti necessari per non farci trovare impreparati». A febbraio è già previsto un aggiornamento della Cabina di regia, con la partecipazione degli enti locali per eventuali provvedimenti di loro competenza.

È stato fatto il punto anche su quanto fatto (o in programma) con le risorse assegnate dal Governo per far fronte all’emergenza siccità 2022 in Emilia-Romagna (la regione che ha avuto più aiuti): 58 interventi (per 8,7 milioni), tra conclusi (13) o in corso, e altri 21 da avviare (per 1,8 milioni di euro).

Gli ultimi 6 giorni del 2022, dal 26 al 31 dicembre, sono stati, con una media regionale di 8,4 °C, i più miti almeno dal 1991, con uno scostamento di +5.7 °C rispetto al clima recente (1991-2020), +6.3 °C rispetto al clima del periodo 1961-1990. Eccezionale anche la temperatura del 1° gennaio 2023: gli 8.6 °C medi regionali sono di gran lunga il valore più elevato dal 1961, con uno scostamento di +6 °C rispetto ai 2.6 °C del clima 1991-2020. Il record precedente della temperatura media regionale del 1° giorno dell’anno era di 6.8 °C, stimato nel 2003.

Le piogge di dicembre hanno migliorato lievemente la situazione, portando il valore dall’1 ottobre a livelli superiori al quintopercentile in gran parte della regione e superiori al 25esimo percentile nella pianura dal reggiano al ferrarese.

Dopo un novembre ancora nel complesso siccitoso, con portate confrontabili con i minimi storici del periodo, nel mese di dicembre le portate medie mensili dei fiumi regionali sono risultate in crescita, raggiungendo valori inferiori o prossimi alle medie del periodo. Le portate medie mensili parziali di gennaio risultano confrontabili con le medie del periodo per i fiumi emiliani centro occidentali e inferiori per i fiumi emiliani orientali e quelli romagnoli.

Per quanto riguarda il fiume Po, le portate medie mensili di dicembre e le portate medie mensili parziali di gennaio risultano inferiori alle medie storiche del lungo periodo. Al momento si osserva un andamento dei livelli idrometrici stabili o in lieve crescita.

I livelli delle falde, aggiornati al 10 gennaio 2023, risultano in generale più bassi in tutto il territorio rispetto a quanto registrato a gennaio 2022, ad eccezione del conoide (ossia l’accumulo, a forma conica, di detriti che si forma allo sbocco del corso d’acqua in pianura o nel fondovalle) Trebbia-Luretta nel piacentino. I valori di soggiacenza sono nettamente in calo in tutta la regione. Particolare attenzione è riservata alla situazione del conoide del fiume Reno e del Marecchia.

Per quanto riguarda gli invasi, la situazione non è ottimale. Si parte dal migliore, Suviana, con un riempimento al 75%; segue Ridracoli, con il 65% circa (in ripresa); poi Brugneto (59%), Mignano 33% e Molato, con un riempimento solo al 3%.

Inchiesta green pass falsi: reintegrato e di nuovo operativo il medico dei “no-vax”

Il 66enne Mauro Passarini ha ripreso la sua attività nell’ambulatorio di Marina di Ravenna

Interrogatorio Medico
L’interrogatorio del medico Passarini

È stato reintegrato nell’Ordine dei Medici e ha ripreso la sua attività nell’ambulatorio di Marina di Ravenna il 66enne medico di base e ginecologo Mauro Passarini, al centro della prima grande inchiesta in Italia su falsi green pass.

Per il 66enne, originario di Bologna ma da tempo residente sul litorale ravennate, la decisione – come riportato dal Resto del Carlino – è arrivata nei giorni scorsi su apposita istanza alla luce del fatto che il 5 luglio scorso il Gip aveva revocato l’ultima misura cautelare pendente sull’uomo: l’obbligo di dimora sul territorio comunale (e il reintegro è così retroattivo a partire da quella data).

Secondo le indagini della polizia coordinate dal pm Angela Scorza, Passarini avrebbe simulato vaccinazioni Pfizer contro il Covid a decine di no-vax arrivati anche da fuori regione.

L’avviso di conclusione indagine, a inizio ottobre scorso aveva raggiunto 250 persone tra cui appunto il dottor Passarini: per tutti l’accusa è di falso in concorso con il 66enne. Questi dovrà rispondere pure di peculato per via della contestata appropriazione di fiale di vaccino e di evasione per avere parlato il 17 novembre 2021 a un giornalista uscendo di casa mentre era ai domiciliari ottenuti dopo la carcerazione scattata il 10 novembre precedente in ragione di un’ordinanza di custodia cautelare.

A fine marzo 2022 era quindi tornato libero ma con una blanda misura restrittiva che gli impediva il reintegro. Il suo Ordine aveva intanto aperto un procedimento disciplinare tuttora sospeso in attesa dell’esito di quello penale. (ANSA.it).

Violenza sessuale in piena notte a Lugo: arrestato un 30enne

Una ragazza imolese aggredita alle spalle e derubata dello smartphone

Violenza SessualeL’ha aggredita alle spalle, rubandole lo smartphone e tentando di stuprarla. Ma è stato arrestato poco dopo, con ancora il telefono della vittima.

L’episodio è avvenuto a Lugo nella notte tra il 9 e il 10 gennaio, attorno all’1, nel piazzale dell’autostazione delle corriere.

A denunciare quella che si profila come una vera e propria violenza sessuale, una ragazza imolese di 25 anni, che è riuscita a fuggire e a chiamare le forze dell’ordine.

La notizia è riportata con ulteriori dettagli in entrambi i quotidiani in edicola oggi, 12 gennaio.

L’uomo è stato trovato poco dopo con il suo smartphone, consegnato alle forze dell’ordine quasi come un’ammissione di colpa. Si tratta di un 30enne con precedenti, che dovrà fornire ora la propria versione davanti al giudice.

Saranno sostituite le targhe vandalizzate del ponte Simonini

L’atto vandalico ha danneggiato le tabelle toponomastiche in maniera irrecuperabile

Simonini VandaliLe targhe toponomastiche che identificano il ponte intitolato ad Augusto Simonini a Ravenna, recentemente imbrattate da un atto vandalico, saranno sostituite. Lo ha reso noto il vicesindaco Eugenio Fusignani che ha telefonato Ivan Simonini, figlio del docente a cui è intitolato il ponte in zona Darsena prima noto come ponte Teodorico. Dalle verifiche effettuate non risulta possibile pulire le targhe in maniera adeguata e pertanto saranno sostituite.

Si ricorda che il ponte intitolato ad Augusto Simonini lo scorso 29 novembre è il cavalcaferrovia che si trova nella zona del Mausoleo di Teodorico. Simonini (1921 – 1983) è nato a Castelvetro di Modena ed è stato pedagogista, storico e filosofo del linguaggio, docente a Ravenna oltre che a Vignola, Correggio, Reggio, Modena, Forlì, Parma e Rimini.

Sono stati i suoi alunni della IV B dell’istituto magistrale Margherita di Savoia, dell’anno scolastico 1971/72, a proporre al Comune l’intitolazione del ponte all’indimenticato professore, nel cinquantesimo anniversario della maturità, d’intesa con il figlio Ivan.

Arrivano online le “collezioni digitali classensi” della storica biblioteca

23 01 11 Collezioni Digitali Classensi F. Ricci Basilica Di S. Vitale (1388)È da oggi online il nuovo portale di valorizzazione delle collezioni storiche dell’Istituzione Biblioteca Classense: Cdc – Collezioni digitali classensi, visitabile all’indirizzo  https://classense.unibo.it/s/Classense/page/home.

Si tratta del primo progetto che persegue l’obiettivo di mettere a disposizione del pubblico tutto il patrimonio digitale che la biblioteca ospita sui server istituzionali, finora accessibili solo in sede. Un fondamentale strumento di valorizzazione e storytelling del patrimonio digitale, complementare al catalogo Scoprirete e ad esso collegato, funzionale ad ampliare gli strumenti informativi e divulgativi messi a disposizione dalla Classense.

«La sfida alla base del progetto – sottolinea l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – è quella di restituire alla cittadinanza, ma non solo, un immenso patrimonio di oggetti digitali prodotto negli anni dal Laboratorio fotografico della Biblioteca Classense e di farlo con modalità idonee al valore bibliografico e informativo delle collezioni, adattandosi agli standard internazionali di valorizzazione digitale del patrimonio culturale».

Il progetto pilota è partito dalla creazione di una collezione digitale su quella che è una delle raccolte iconografiche più importanti del patrimonio classense: il Fondo fotografico di Corrado Ricci (1858-1934). Seguendo i percorsi suggeriti dalle immagini presenti nel corpus fotografico del grande studioso ravennate, è stato possibile creare quasi 4.500 oggetti digitali e oltre 40 collezioni digitali, dando origine così a percorsi di scoperta della storia della Classense nel suo complesso, di tutte le sue sale e delle opere ospitate, dei suoi personaggi storici e di alcuni dei tesori più rappresentativi, a partire dal codice di Aristofane (ms. 429) fino alla collezione delle xilografie quattrocentesche.

“La sperimentazione che ha condotto alla pubblicazione della prima versione di Cdc – aggiunge la direttrice della Biblioteca Classense Silvia Masi – è partita un anno fa, frutto di una strategica partnership interistituzionale che ha visto coinvolte la nostra istituzione e l’Università di Bologna, con la preziosa collaborazione dei colleghi dei laboratori FrameLab del Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna e di DH.arc (Digital Humanities Advanced Research Centre) del Dipartimento di Filologia classica e italianistica di Bologna. Una collaborazione che tra l’altro ha visto la Biblioteca ospitare oltre 10 tirocini curriculari e che continuerà anche nei prossimi due anni, con l’obiettivo di realizzare mostre e tour virtuali, repository digitali e progetti di digital storytelling per la conoscenza e la fruizione delle collezioni, sperimentando concretamente le potenzialità e le opportunità della cosiddetta transizione digitale».

Su grande schermo il fascino di David Bowie, dalle origini all’alieno del rock

Proiezioni giovedì 12 gennaio, al Mariani di Ravenna del docufilm di Rita Rocca, in sala per la presentazione della sua opera sul “London Boy”

David Bowie Film Rita Rocca

Arriva sul grande schermo a Ravenna un docufilm sulla straordinaria vicenda artistica di David Bowie, l’alieno del rock, dalle origini ai primi successi. Dopo la parentesi delle feste natalizie – giovedì 12 gennaio – tornano gli appuntamenti settimanali con le rassegne al cinema Mariani, organizzate da Cinemaincentro, in collaborazione con il circolo Sogni-Antonio Ricci e con il patrocinio del Comune di Ravenna-Assessorato alla cultura. Alle 19 e alle 21, nella sala di via Ponte Marino, si proietta David Bowie-London Boy con la presenza in  sala per la presentazione dell’opera della regista Rita Rocca.

Il film racconta David Bowie attraverso le testimonianze e foto inedite di amici e collaboratori degli anni giovanili. Dal 1947, anno di nascita, al 1973, l’anno che segna la sua consacrazione al mondo intero attraverso la nascita e la morte di Ziggy Stardust. L’ardua ascesa al successo di un uomo divenuto una leggenda, in un travolgente viaggio musicale nel tempo.
La giornalista Rai Rita Rocca mostra un Bowie inedito e mai visto prima, in un arco temporale che va dal 1947 al 1973, dalla nascita di David Robert Jones (il suo vero cognome) alla scelta del nome con cui è entrato nella storia e alla consacrazione come rockstar internazionale. Sfilano i luoghi della sua giovinezza e le epopee musicali che la accompagnarono: da Elvis ai Beatles, dai Rolling Stones ai Velvet Underground, dal beat al Glam rock, mentre la ricchissima colonna sonora, offre una panoramica dell’evoluzione musicale di Bowie, raccogliendo incisioni giovanili, demo e brani poco noti al grande pubblico

Info e prenotazioni su www.cinemaincentro.com. Oppure 0544 37148 (negli orari di apertura della sala)

La Cgil provinciale a congresso al teatro Goldoni

Marinellamelandri
Marinella Melandri

Giovedì 12 e venerdì 13 gennaio, al teatro Goldoni di Bagnacavallo, si svolgerà il settimo congresso provinciale della Cgil di Ravenna.

I lavori si apriranno alle 9 con l’accreditamento dei 204 delegati e delegate e l’insediamento del congresso e della presidenza. Proseguiranno alle 10 con la relazione introduttiva della segretaria generale uscente della Cgil di Ravenna, Marinella Melandri. Seguirà il saluto della sindaca di Bagnacavallo, Eleonora Proni, e gli interventi degli invitati. La giornata proseguirà alle 12 con la nomina delle commissioni e, dopo la pausa pranzo, alle 14,30 avrà inizio il dibattito. Alle 17,30 è previsto l’intervento “La marcia su Ravenna” di Giuseppe Masetti, direttore dell’istituto storico della Resistenza.

Venerdì 13 gennaio la ripresa dei lavori è prevista alle 8,45, seguirà il dibattito congressuale. Dopo la pausa pranzo, verranno illustrati i documenti delle commissioni e alle 16 è in programma l’intervento conclusivo di Paride Amanti, segretario della Cgil Emilia Romagna. Seguiranno la convocazione dell’assemblea generale e l’elezione del segretario generale della Cgil della provincia di Ravenna.

«Arriviamo a questo appuntamento – spiega Marinella Melandri – dopo lo svolgimento sul territorio di 533 assemblee di base nelle quali sono state illustrate e discusse le due proposte congressuali: ‘Il lavoro crea il futuro’, primo firmatario Maurizio Landini e ‘Le radici del sindacato’ promossa da Eliana Como. Il congresso rappresenta una preziosa occasione di riflessione e di discussione democratica su temi fondamentali per il futuro del lavoro e della società. Faremo un bilancio degli ultimi quattro anni, procederemo con un rinnovo degli organi dirigenti e definiremo gli indirizzi politici futuri della nostra organizzazione. Discuteremo di questione salariale, precarietà, fisco e pensioni con una grande attenzione alle prospettive economiche, di sviluppo e occupazionali del nostro territorio provinciale».

Muore poco dopo l’arrivo nella casa di riposo: indagata un’infermiera

Disposta l’autopsia sul cadavere di un’anziana. Sotto accusa un oppiaceo

AmbulanzaÈ stato aperto un fascicolo in procura e disposta l’autopsia sul cadavere di una donna di 90 anni morta la vigilia del giorno dell’Epifania in una casa di cura di Ravenna dove era appena stata ospitata.

La notizia è riportata con ulteriori dettagli sul Corriere Romagna in edicola oggi, 11 gennaio.

Il sospetto è che a provocare il decesso dell’anziana sia stato un errato dosaggio di farmaci, in particolare un oppiaceo somministrato attraverso un cerotto cutaneo, che a quanto pare non faceva parte della terapia prescritta nella cartella clinica.

Al momento l’unica indagata è una operatrice sanitaria di 23 anni, di turno in quel reparto nelle ore in cui l’anziana era stata accolta nella casa di riposo.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi