giovedì
21 Agosto 2025

Gli studenti di Belle Arti al lavoro al Parco della Pace: restaurata opera del 1984

Intervento conservativo dell’Accademia su L’uomo e la natura di Alexander Kornoukhov

WhatsApp Image 2022 10 04 At 16.31.37 (1) Sotto la guida di Marco Santi, docente del corso di Tecniche di restauro per il mosaico, gli allievi dell’Accademia di Belle di Ravenna hanno terminato un intervento conservativo sull’opera di Alexander Kornoukhov “L’uomo e la natura”, all’interno del parco della Pace.

Inaugurato nel 1988 per volontà dell’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei e del Comune di Ravenna, il parco nacque da un progetto redatto da una commissione artistica internazionale presieduta dallo storico dell’arte Giulio Carlo Argan, con lo scopo di affrontare le tematiche di pace e amicizia fra popoli. Furono così chiamati a partecipare alcuni tra i più rappresentativi protagonisti della scena artistica del tempo, dando loro l’incarico di farsi portatori di un messaggio di fratellanza universale tramite la realizzazione di mosaici e cartoni pittorici da trasformare a loro volta in sculture.

A distanza di oltre trent’anni dall’inaugurazione del parco (e di quasi quaranta dalla realizzazione della scultura, risalente al 1984), l’opera di Alexander Kornoukhov era rovinata da una diffusa patina biologica e dalla presenza di numerose aree lacunose. Il piano metodologico di intervento seguito dai giovani restauratori ha previsto la rimozione di questa patina dalla scultura musiva e il successivo ripristino delle zone deteriorate con malta di allettamento e l’aggiunta di tessere lapidee, paste vitree e tessere dorate.

L’intervento sulla scultura “L’uomo e la natura” è parte di un più ampio percorso di riqualificazione del parco stesso, grazie al quale si è intervenuti nello scorso anno con pulizia e ripristino dell’opera realizzata nel 1990 dagli alunni dell’Istituto Albe Stainer “Francobollo”, sempre a cura dell’Accademia di Belle Arti, e della fontana a mosaico “Le caos et l source de vie”, realizzata dall’artista belga Claude Rahir, ad opera degli studenti del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università di Bologna – campus di Ravenna in collaborazione con la Fondazione RavennAntica.

Oltre alle opere già citate, il Parco della Pace si fa museo di altre importanti sculture musive, tutte risalenti al 1984, come “La seconda genesi” di Jerry Carter, “Un pacifico libero dall’atomica” di Margaret Coupe, “L’Albero della vita” di Josette Deru, “Le ali della pace” di Edda Mally e la maestosa pavimentazione di Mimmo Palladino “L’Albero della vita” di Mimmo Paladino.

«Il ripristino dell’opera di Alexander Kornoukhov – commenta Fabio Sbaraglia, assessore con deleghe alla Cultura, al Mosaico e all’Alta formazione artistica e musicale – prosegue l’impegno dell’Amministrazione nell’opera di progressiva valorizzazione di un luogo straordinario come il Parco della Pace. Siamo felici che la restituzione pubblica di questo intervento possa avvenire contestualmente all’avvio di questa Biennale del Mosaico. Nelle politiche di valorizzazione e promozione del mosaico che vogliamo attuare nel corso dei prossimi anni il Parco avrà un’importanza primaria».

A Bagnacavallo l’Arci, con “Strati della Cultura“, punta all’educazione popolare

In calendario seminari, incontri, mostre e spettacoli. Il 14 ottobre al teatro Goldoni debutta “Libia” di ErosAntEros, tratto dall’inchiesta disegnata di Mannocchi e Costantini

ErosAntEros Libia Costantini Mannocchi
Una tavola dalla graphic novel “Libia” di Mannocchi e Costantini messo in scena da ErosAntEros

“Strati della Cultura”, l’appuntamento nazionale che Arci organizza ogni anno per confrontare le proprie proposte sulla “promozione culturale” con il mondo delle istituzioni, della politica, dell’associazionismo quest’anno si svolge a Bagnacavallo dal 13 al 15 ottobre. Per capire come poter interpretare e rispondere ai cambiamenti indotti anche dalla pandemia, l’edizione di quest’anno, la quindicesima, si concentrerà sull’analisi della partecipazione culturale anche attraverso pratiche di “educazione popolare” e di educazione alla cittadinanza che coinvolgono le giovani generazioni. Come sempre ci saranno incontri tematici riservati e spettacoli in un denso programma di eventi.

Si comincia giovedì 13 ottobre: al Circolo 22 alle 21.30 sarà in scena lo spettacolo teatrale: 20 ANNI – Cronache di inizio millennio dal G8 di Genova con Alessio Modica, prodotto da “Area Teatro”. Una ballata metropolitana per raccontare i drammatici giorni di Genova che attinge all’antica arte del cunto, mischiando antico e contemporaneo in una lingua che aspire a essere universale. A seguire Radio Tangeri – Un’avventura radiofonica dal vivo tra musica arte parole e pittura. Momenti semiseri per descrivere un momento molto serio a cura di Bruno Orioli, Gianluca Viscuso e Massimo Modula con Patrizia Carroli e Denise Battaglia.

Il 14 ottobre, al mattimo sono in programma incontri alla Sala del Palazzo Vecchio per confrontarsi su “Cultura dal vivo o dal divano?”, per riflettere su come sono cambiate le modalità di fruizione della cultura e sul ruolo delle organizzazioni sociali e culturali insieme a esponenti dell’Arci locale e nazionale. A seguire “Essere Moltitudine – Facciamo il punto sulla ricerca sugli Spazi Culturali di Comunità”, discussione promossa con la direzione scientifica di cheFare e la partnership con Dice con Luca Bosonetto e Carlo Testini. Si parlerà inoltre di scuola e terzo settore per promuovere il protagonismo giovanile tra teoria e pratiche di educazione popolare.

I lavori proseguono nel pomeriggio all’Antico Convento San Francesco con confronti su cinema, teatro, creatività giovanile e comunicazione dentro l’Arci. Inoltre si svolgeranno due appuntamenti tematici: dalle 10 alle 12, “La Cultura è la Cura”, evento finale on line e in presenza del progetto finanziato dal Ministero del Lavoro presso la Biblioteca comunale G.Taroni e, alle 14, “Social Rights Ambassador – La cultura è la cura”, un seminario-laboratorio proposto dalla rete europea Solidar e dall’Arci sempre in biblioteca.

In serata, alle 21, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo ospita invece la prima dello spettacolo Libia della compagnia ravennate ErosAntEros tratto dalla graphic novel della giornalista d’inchiesta Francesca Mannocchi e dell’illustratore Gianluca Costantini (Mondadori 2019), che sarà presente all’evento. La compagnia teatrale trasforma così le potenti immagini e parole di Costantini-Mannocchi in uno spettacolo multidisciplinare, di forte impegno civile, che crea l’occasione per confrontarsi con il poliedrico musicista Bruno Dorella. Lo spettacolo è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
Alle 23, al Circolo 22, segue invece il concerto di Sandro Joyeux, il musicista parigino, noto per essere un’anima nomade: ha percorso più di un milione e mezzo di chilometri con la chitarra sulle spalle per conoscere e raccogliere dialetti e sound del Sud mondo.

Sabato 15 ottobre, di nuovo alla Sala Palazzo Vecchio la 24 ore non-stop per Julian Assange – 15 ottobre Giornata mondiale #freeassange – a cui l’Arci aderisce per chiedere la liberazione del giornalista che ha rivelato i crimini e i criminali delle guerre in Afghanistan e in Iraq degli Stati Uniti. Dalle 10 si tiene l’incntro “Dal vivo, dal divano, da dove si può? Per un’ecologia delle forme di partecipazione” con Ezio Manzini, presidente di Desis Network (e professore onorario al Politecnico di Milano), rete internazionale di scuole di design specificatamente attive nel campo del design per l’innovazione sociale verso la sostenibilità.

Ogni giorno inoltre all’Ex Mercato Coperto sono presenti stand e attività per conoscere la rete associativa Arci Ravenna con installazioni e mo- stre. Durante le giornale a Palazzo Vecchio è visitabile la mostra di poster “Periferica: il giardino planetario” a cura di Librimmaginari, progetto di Arci Viterbo e nell’ex Convento di San Francesco si potrà visitare la mostra “La piena dell’occhio”, personale di Enrico Minguzzi, a cura di Saverio Verini.

Usa internet a 88 anni ma teme truffe, scrive una lettera alla polizia e l’aiutano

L’anziana si è rivolta alla Postale e ha ricevuto la visita degli agenti, poi li ha ringraziati con una seconda missiva e ha ricevuto la visita della questora

Usava telefonino e computer pur avendo 88 anni ma non si sentiva sicura e così ha scritto una lettera alla polizia per chiedere aiuto. Gli agenti l’hanno assistita e la questora Giusi Stellino le ha fatto visita a casa. È la storia che arriva da Faenza e vede protagonista una insegnante di scuola elementare in pensione che vive da sola e ha difficoltà a spostarsi da casa.

Lo scorso mese di agosto la polizia postale di Ravenna ha ricevuto una lettera scritta a mano: la signora Anna, nome di fantasia, nel suo scritto aveva manifestato il timore di poter cadere vittima di raggiri. Il personale di polizia ha colto subito la richiesta di aiuto recandosi a casa della signora e, dopo averla ascoltata, l’ha rassicurata istruendola poi sui corretti comportamenti da tenere durante l’utilizzo del pc. Nei giorni seguenti anche una volante ha fatto visita a Anna.

L’anziana ha preso di nuovo carta e penna e ha scritto un’altra lettera, questa volta indirizzata al questore per esprimere la propria soddisfazione per l’attenzione ricevuta. La dirigente della polizia ha voluto conoscere di persona la donna recandosi a casa sua assieme al dirigente del commissariato di Faenza e agli stessi operatori della polposta.

Il prefetto: «Con i lupi si convive». Distribuito un vademecum. Allevatori allarmati

Coldiretti segnala attacchi del predatore a capre e pecore in aziende agricole. Il comitato per la sicurezza affronta il tema e decide di avviare una campagna informativa

PHOTO 2022 10 12 16 48 05 (002)La convivenza con il lupo è possibile. È il messaggio che parte dalla prefettura di Ravenna all’indirizzo della Bassa Romagna da dove arrivano segnalazioni di attacchi a animali di allevamento. Il prefetto Castrese De Rosa ha chiesto di avviare una campagna informativa sui corretti comportamenti da tenere nelle aree in cui il lupo è presente. È stato predisposto un vademecum informativo, redatto dall’Ente Parco Delta del Po, e già utilizzato nella Bassa Ferrarese e in alcune zone del comune di Ravenna. L’opuscolo sarà diffuso online e sarà anche stampato e distribuito dai Comuni della Bassa Romagna (a questo link si può scaricare in formato pdf).

La decisione di avviare una campagna informativa è maturata nel corso della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta ieri, 12 ottobre.

«La convivenza uomo-lupo è già stata sperimentata nell’ Appennino Romagnolo negli ultimi 20 anni – si legge in una nota della prefettura – e da alcuni anni a questa parte anche in altre aree di bassa pianura della Regione Emilia-Romagna come nel Parmense e nel Reggiano, dove il lupo è regolarmente presente dal 2018. Ovunque si è assistito, inizialmente, a episodi di timore e insofferenza nei confronti della specie, ma i fatti hanno, in breve tempo, dimostrato che, adottando adeguati comportamenti, si riescono a risolvere tutte le difficoltà di convivenza».

Durante l’incontro con le autorità competenti, è stato evidenziato che la presenza del lupo nel territorio della Bassa Romagna è dovuta ad un aumento generalizzato della popolazione italiana di questa specie e alla conseguente espansione dell’areale di distribuzione: «L’abbondanza di prede, principalmente caprioli e cinghiali, in Appennino, unitamente allo spopolamento della montagna hanno determinato, negli ultimi 20 anni, un costante aumento del lupo sulle montagne e colline italiane, che lo ha portato a ricolonizzare anche l’intero arco alpino. Negli ultimi anni, essendo la specie strettamente territoriale e non potendo vivere gli esemplari giovani nel territorio dei genitori, i lupi hanno cominciato a ripopolare anche la pianura Padana, al seguito dei caprioli e dei cinghiali, anch’essi discesi in pianura. Hanno anche trovato un’altra preda, assolutamente nuova per la specie, ossia la nutria, il grosso roditore di origine americana che, nelle aree del Basso ferrarese, è divenuta la base della dieta del lupo».

Il lupo è una specie protetta, ai sensi di convenzioni internazionali, direttive europee e leggi nazionali e regionali. «La regolazione della popolazione di questa specie, al vertice assoluto dell’ecosistema europeo, si attua attraverso la gestione della disponibilità di risorse alimentari, con cui tutti i predatori all’apice della catena trofica sono in ineluttabile equilibrio».

Agnello Ucciso Voltana
L’agnello ucciso a Voltana

Coldiretti Ravenna segnala quattro attacchi di lupi in meno di due settimane a capre e pecore tra Lugo e Voltana. «Se i lupi hanno il diritto di essere tutelati – afferma Assuero Zampini, direttore provinciale di Coldiretti Ravenna –, è altrettanto vero che anche agricoltori e allevatori, hanno il medesimo diritto dato che, insieme agli equilibri di un ecosistema sostenibile e fruibile, bisogna salvaguardare quelle attività produttive ed economiche che con la loro presenza garantiscono la cura e il presidio del territorio. Senza considerare che un territorio presidiato e vivo è anche più sicuro e questo va a vantaggio di tutta la cittadinanza».

Arrabbiati e preoccupati gli allevatori che hanno subito gli attacchi. «La mia azienda è praticamente nel centro di Voltana – afferma Serafino Marangoni, titolare dell’impresa agricola visitata dai predatori nella notte tra l’11 e il 12 ottobre –. Non siamo quindi isolati in aperta campagna». Non è bastato, insieme alla recinzione dietro la quale si trovavano gli animali, a fermare i lupi: «Hanno saltato la rete e ucciso un agnellone di circa 50 chili oltre ad una piccola capretta, fortunatamente non sono stati attaccati polli e conigli. È impossibile difendersi».

Dello stesso avviso il collega Luca Bacchini, titolare di un’azienda di Passogatto (Lugo) distante circa due km in linea d’aria da quella di Marangoni: «Ci sentiamo impotenti, la recinzione alta 1,80 metri non è servita a nulla. Venerdì 7 ottobre i lupi l’hanno saltata uccidendo tre caprette e terrorizzando anche le mucche chiuse nella vicina stalla. Chi tutela il nostro lavoro e i nostri investimenti?».

La sezione di Lugo dell’ente nazionale protezione animali (Enpa) teme che si voglia creare allarmismo e paura per alimentare la guerra al lupo: «Gli ultimi studi condotti da ricercatori polacchi dimostrano per esempio che il lupo è fondamentale nell’arginare la diffusione della peste suina africana. Il lupo è un animale schivo ed elusivo che in caso di incontro con l’uomo si dilegua e non dovremmo puntare il dito contro il predatore semmai contro l’essere più distruttivo del pianeta, l’uomo stesso. Da secoli non si registrano aggressioni ai danni dell’uomo fatto salvo casi di morsicature causate da lupi resi confidenti proprio dall’uomo. Il lupo rappresenta il miglior sistema ecologico di contenimento della popolazione di ungulati selvatici, è un selettore naturale».

Carlo Savini è il nuovo responsabile di cardiochirurgia al Maria Cecilia Hospital

La struttura del gruppo Gvm affida la direzione di una unità operativa fondamentale al professore bolognese con esperienze oltreoceano

Prof Carlo Savini MCHL’ospedale privato Maria Cecilia Hospital di Cotignola, struttura del gruppo Gvm accreditata con il sistema sanitario nazionale, ha un nuovo responsabile di cardiochirurgia: è il professor Carlo Savini, cardiochirurgo bolognese, con una formazione che parte dall’Università di Bologna per approdare ad esperienze in Europa e oltreoceano.

«È un passaggio storico per Maria Cecilia Hospital – si legge in una scritta diffusa dall’ospedale di alta specialità –. Con l’ingresso di Savini, una figura professionale di alto livello che contribuisce all’eccellenza dell’intero dipartimento, si vede riconosciuta quale sede di una cattedra dell’Università di Bologna. Un sodalizio che potenzia la continua spinta della struttura di Cotignola verso gli ambiti della ricerca scientifica, della didattica e della formazione dei giovani medici e, al contempo, realizza i programmi di sviluppo dell’Alma Mater bolognese sul territorio romagnolo».

Maria Cecilia Hospital«Credo che la mia esperienza formativa e professionale possa apportare valore alla già straordinaria competenza dimostrata più volte da chirurghi, medici e sanitari del team di Cardiochirurgia di Maria Cecilia Hospital – dichiara il professore –. Le patologie cardiovascolari sono le più frequenti al mondo dopo le oncologiche e si manifestano spesso in maniera improvvisa. Le potenziali situazioni di emergenza-urgenza che affrontiamo in ambito cardiochirurgico richiedono il saper prendere decisioni rapide ed efficaci. Serve una mente aperta e credo che le esperienze pregresse di ognuno siano un valore aggiunto nell’affrontare casi sempre più complessi, individuando il trattamento più adeguato per il singolo paziente».

Tra i campi di maggiore specializzazione del nuovo responsabile figurano la chirurgia delle valvole, eseguita con approccio mininvasivo, prediligendo, in particolare per la valvola mitrale, le tecniche di riparazione. «Oggi la riparazione della valvola mitrale riguarda quasi il 50% dei trattamenti cardiochirurgici – scrive ancora la clinica – e le attuali linee guida dei percorsi cardiologici e cardiochirurgici richiedono che i pazienti affetti da malattia della mitrale vengano riferiti in centri ad alta esperienza per la chirurgia riparativa mitralica, i quali devono rispondere ai requisiti di alta probabilità di riparazione (>98%) e bassi tassi di mortalità/complicanze (<1%)».

Muti dirige l’orchestra Cherubini per la Messa da Requiem di Verdi a teatro

Dalle fasi preparatorie e le prove fino all’esecuzione finale: al via la prevendita per gli appuntamenti dal 2 al 15 dicembre, un’occasione per immergersi nel concerto accompagnati dal Maestro

Riccardo MutiDal 2 al 15 dicembre il maestro Riccardo Muti al teatro Alighieri di Ravenna presenterà e dirigerà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, composta nel 1874 e dedicata ad Alessandro Manzoni. Accompagnato da Muti, il pubblico avrà l’occasione per immergersi totalmente nella musica e vivere da vicino tutte le fasi preparatorie del concerto, fino all’esecuzione finale dell’opera.

Da giovedì 13 ottobre è possibile acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli appuntamenti sul sito www.ticketone.it e www.teatroalighieri.org e nei punti di vendita e nelle prevendite abituali.

Il 2 dicembre gli spettatori potranno ascoltare la lezione-concerto di Riccardo Muti con l’Orchestra sulla Messa da Requiem, un modo per scoprire aneddoti, informazioni e curiosità sulla composizione.

Dal 3 all’11 dicembre il pubblico potrà assistere alle prove e vedere dal vivo tutto il lavoro dietro le quinte di un direttore d’orchestra come Riccardo Muti. Durante le sessioni di prove, nello spiegare la musica e il suo metodo nell’approcciarsi ad essa, Muti parla un linguaggio semplice, diretto, comprensibile a tutti, coinvolgendo i presenti affinché siano più consapevoli e pronti all’ascolto. È in questo modo che le prove diventano vere e proprie lezioni-concerto.

Il 13 dicembre i giovani direttori d’orchestra della ottava edizione in Italia della Riccardo Muti Italian Opera Academy dirigeranno l’opera. L’Academy è un progetto di estrema importanza, con cui Riccardo Muti trasmette la sua esperienza alle nuove generazioni di musicisti e non solo, per aiutarle a confrontarsi con lo straordinario repertorio italiano.

Il 15 dicembre sarà il Maestro Riccardo Muti a dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, portando in scena la Messa da Requiem, un’opera con cui nel 2011 ha vinto due Grammy Award per Best Classical Album e Best Choral Performance, grazie all’incisione con la Chicago Symphony Orchestra and Chorus.

 

Maschere, dolci e scherzi per strada e nei negozi: Halloween in centro a Ravenna

Il pomeriggio del 31 ottobre una festa pensata per bambini e famiglie: gli allievi dei corsi di recitazione, danza e musical della scuola lughese Centro Studi Danza diventeranno mostri che regaleranno caramelle e accoglieranno i piccoli nelle attività

Mirabilandia Halloween 2021 (2)Le vie e le piazze del centro di Ravenna diventeranno il teatro di una festa a tema Halloween pensata per bambini e famiglie. Il pomeriggio di lunedì 31 ottobre, dalle 16.30 alle 20, la nuova iniziativa pensata in occasione della giornata caratterizzata dalla festa di origini celtiche, da sempre appuntamento immancabile nei paesi anglosassoni e ormai da tempo radicatasi anche in Italia.

Un pomeriggio di giochi e scherzi per animare il cuore della città. Una festa all’insegna del gioco e dei dolciumi. Mostri e maschere spaventose animeranno le vie del centro della città con esibizioni e sketch grazie agli allievi dei corsi di recitazione, danza e musical della scuola lughese Centro Studi Danza. E proprio i mostri regaleranno, per tutto il pomeriggio, caramelle ai bambini offerte dai negozianti affiliati al comitato Spasso in Ravenna che è tra gli organizzatori con il Comune. Negli stessi punti vendita del centro storico i mostri potrebbero “nascondersi” tra le vetrine e negli spazi dei commercianti per un curioso saluto a clienti e passanti a base, ancora, di caramelle.

In piazza del Popolo l’associazione Tralenuvole proporrà laboratori artistici per coinvolgere i più piccoli ed organizzerà una caccia al tesoro dal titolo “Halloween in piazza” per i bambini che vorranno prendervi parte (prenotazione alla caccia al tesoro necessaria a info@associazionetralenuvole.it oppure tel. 370.3083416).

«Abbiamo accolto volentieri la proposta del comitato Spasso in Ravenna per consentire alle famiglie con bambini di festeggiare Halloween – affermano gli assessori alle Attività produttive Annagiulia Randi e al Turismo Giacomo Costantini – creando un’occasione di socialità, divertimento e animazione del centro storico, che si aggiunge come positiva novità alla consolidata proposta di Mirabilandia, da tempo impegnata ad organizzare iniziative ad hoc su questo tema. Siamo tutti consapevoli del fatto che stiamo vivendo un momento storico molto complesso, ma anche per questo c’è bisogno di iniziative che regalino qualche momento di leggerezza, facendo al contempo vivere le città”.

Spasso in Ravenna è un comitato nato da un’idea delle associazioni di categoria Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, con il contributo del Comune di Ravenna e il sostegno de La Cassa di Ravenna, che collabora con la piattaforma InRavenna, progetto per lo sviluppo e il sostegno ad artigiani e commercianti del territorio.

Con un bastone, minacciava i passanti in piazza: arrestato 28enne

Gli agenti della polizia locale lo hanno bloccato con lo spray urticante

Foto.jpgMartedì 11 ottobre la polizia locale della Bassa Romagna ha arrestato a Conselice un uomo di 28 anni per i reati di porto di oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

Gli agenti sono stati richiamati da numerosi cittadini allarmati dal fatto che nella piazza Foresti un uomo stava minacciando i passanti brandendo un bastone. All’arrivo degli operatori di Polizia Locale il giovane – cittadino di nazionalità tunisina, senza fissa dimora – in evidente stato di alterazione è stato immobilizzato grazie all’uso dello spray urticante e portato in comando dove ha trascorso la notte nella cella di sicurezza. Il giorno dopo il giudice monocratico del tribunale di Ravenna ha convalidato l’arresto e ne ha disposto il divieto di dimora nella provincia di Ravenna.

Al via la XIX legislatura: due le parlamentari ravennati. «Con la Romagna nel cuore»

La neo-senatrice Marta Farolfi di Fratelli d’Italia in posa con Giorgia Meloni. Bakkali alla Camera, escluso invece Paglia

Marta Farolfi Meloni
Marta Farolfi (a destra) con Giorgia Meloni

Il presidente provvisorio della Camera Ettore Rosato ha aperto questa mattina (13 ottobre) la prima seduta della Camera della XIX legislatura, che è dunque ufficialmente iniziata.

Sono due – entrambi donne – le parlamentari della provincia di Ravenna.

Alla Camera, tra i 69 seggi del Pd (sugli 83 del centrosinistra, contro i 237 del centrodestra) c’è anche quello di Ouidad Bakkali, ex assessora e presidente del consiglio comunale di Ravenna. Eletta, come noto, nonostante la sconfitta all’uninominale contro la cesenate Alice Buonguerrieri, grazie al listino proporzionale.

Al Senato, invece, tra i 66 senatori di Fratelli d’Italia (che sono quasi un terzo del totale) c’è anche la vicesindaca di Brisighella Marta Farolfi, che ha vinto la sfida all’uninominale (ma nel territorio di Rimini-Forlì). «Siamo pronti – ha commentato sui social, con tanto di selfie in compagnia di Giorgia Meloni – Si parte. Con la Romagna nel cuore».

Non è in parlamento invece Giovanni Paglia di Sinistra Italiana, che in un primo momento invece era stato considerato come eletto. L’esclusione è dovuta al riconteggio dei voti in Puglia, per un complesso meccanismo legato ai collegi plurinominali.

A Mirabilandia 140 attori per Halloween. In estate più visitatori rispetto al 2019

In arrivo uno show in esclusiva del Mago Casanova. Il direttore: «Bollette in crescita del 250 percento»

ANTONIO CASANOVA
Il mago Casanova

È partito l’Halloween di Mirabilandia, con il parco allestito a tema e attrazioni vietate ai minori di 12 anni (per i più piccoli sono state pensate comunque attività dedicate).

Ne abbiamo parlato con il direttore generale, Riccardo Capo.

Quali sono le principali novità di questa edizione? 
«Il 2022 è un anno molto particolare: festeggiamo i 30 anni di attività e in ogni momento della stagione abbiamo cercato di proporre delle novità. Per Halloween, nelle giornate del 29, 30 e 31 ottobre e 1 e 2 novembre abbiamo in programma uno show imperdibile ideato e realizzato in esclusiva per il pubblico di Mirabilandia. Si tratta di Magic: the Dark Side di Antonio Casanova. Una collaborazione che siamo certi piacerà al nostro pubblico che sarà protagonista di sparizioni, levitazioni e molto altro. Altra grande novità è The Walking Dead, l’horror house che è stata completamente tematizzata a tema della famosa serie tv. Inoltre, tutti i sabati del mese, oltre a 30 e 31 ottobre, abbiamo l’Halloween Horror Festival con due nuove horror zone: Zero Signal e Dead End. Appuntamenti imperdibili per gli amanti del terrore che si ritroveranno faccia a faccia con zombie in carne e ossa».

Quanti sono i figuranti ingaggiati dal parco?
«Ogni anno iniziamo con largo anticipo la selezione dei mostri: ingaggiamo circa 140 attori e 20 truccatori. Nel palinsesto, per i più piccoli, oltre ai tunnel fatati abbiamo dei nuovi spettacoli con simpatici fantasmini e molti momenti meet&greet con i personaggi di Nickelodeon».

WhatsApp Image 2022 10 08 At 16.47.16Halloween continua a essere un momento di forte afflusso di visitatori, al parco…
«L’Halloween di Mirabilandia risponde alla voglia di divertimento di tutta la famiglia: magia, colori e dolcetto o scherzetto per i più piccoli, zombie ed emozioni forti per i più grandi. Negli anni abbiamo arricchito l’offerta con zone horror molto accurate con attori in carne e ossa che si preparano non solo con un attento trucco e parrucco ma anche con uno studio degno di un set cinematografico. Inoltre, la tematizzazione del parco fa cambiare volto a tutte le aree. Chi ci viene a trovarci durante la bella stagione, in primavera e in estate, torna volentieri in autunno proprio per vivere un’atmosfera completamente nuova. Per queste ragioni ad Halloween registriamo a volte il tutto esaurito».

Com’è andata la stagione estiva, in termini di visitatori?
«Abbiamo sicuramente beneficiato della ripresa del turismo a livello nazionale e della gran voglia di divertimento. Come numeri siamo sopra i livelli del 2019 con un incremento percentuale che arriva quasi alla doppia cifra».

Quanto ha inciso il caro energia per una struttura come Mirabilandia?
«I parchi divertimento sono per loro natura energivori. Muovere grandi attrazioni come i rollercoaster richiede un impegno in termini di bollette non indifferente. Con la guerra in Ucraina per Mirabilandia, come per tutti gli altri, le spese per l’energia elettrica sono aumentate del 250%. Un incremento che solo in parte è stato compensato dalla ripresa del turismo».

Si era masturbato in treno davanti a una studentessa: prosciolto dal giudice

La vittima aveva compiuto da poco 18 anni e quindi gli “atti osceni” non sono stati considerati reato. Prevista una multa fino a 30mila euro

TrenoUn 38enne di Cesenatico, accusato di essersi masturbato sul treno davanti a una studentessa, è stato prosciolto dal giudice del tribunale di Ravenna. La decisione è una conseguenza della depenalizzazione degli “atti osceni” che non costituiscono più reato se non quando commessi davanti a minori o in luoghi frequentati abitualmente da minorenni.

Nel caso in questione, la studentessa aveva compiuto 18 anni da poche settimane.

I fatti risalgono al settembre del 2020, sulla linea Ravenna-Cervia.

La notizia è riportata su entrambi i quotidiani oggi (13 ottobre) in edicola.

Il giudice ha trasmesso gli atti all’autorità amministrativa in vista di una sanzione, prevista fino a 30mila euro.

Gatto colpito da un proiettile: aperto fascicolo in procura. Si cercano testimoni

L’animale soccorso, ferito, in un parco. Ora sta bene

Cucciolo Gatto FaenzaLa polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina ha fatto aprire un fascicolo alla Procura per maltrattamenti agli animali nei confronti di ignoti per un episodio accaduto a metà settembre nel Parco Calamelli di Faenza.

Nella fattispecie, un residente aveva segnalato alla sezione faentina dell’Enpa, l’associazione in difesa degli animali, la presenza di un gatto di pochi mesi che si aggirava nel parco che presentava una vistosa ferita sotto al mento. I volontari dell’associazione, dopo essersi recati sul posto, hanno individuato l’animale appurando che effettivamente presentava una ferita al collo verosimilmente provocata da un pallino di piombo sparato da un’arma ad aria compressa. Nella sottocute infatti il gatto aveva ancora il proiettile in piombo.

Affidato a una famiglia di ravennati, il cucciolo di gatto è stato fatto curare da un veterinario che ha provveduto ed estrarre il colpo; l’animale oggi è perfettamente guarito.

Partite le indagini, ora gli investigatori ascolteranno le dichiarazioni di frequentatori e residenti oltre a passare al setaccio le immagini delle telecamere della videosorveglianza. I responsabili, qualora venissero individuati, rischiano una pena fino a diciotto mesi di reclusione.

A tal proposito, sia la polizia locale che la sezione faentina dell’Enpa lanciano un appello invitando chiunque sia a conoscenza di informazioni utili relative a questo episodio a farsi avanti, anche in forma riservata.

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