mercoledì
27 Agosto 2025

La pioggia cancella i “pois” gialli su corso Garibaldi, il Comune di Faenza si scusa

Flop al debutto della “strada condivisa”. Il Comune non pagherà la ditta. «Ma il progetto continuerà»

Strada CondivisaEra stata ribattezzata la “prima strada condivisa” di Faenza, con l’intento di renderla più “attrattiva” per i pedoni, con arredi urbani che dovranno indurre le auto a rallentare. Ma i “pois” gialli disegnati sull’asfalto, che tanto avevano fatto discutere i faentini nei giorni scorsi, già sono stati danneggiati dalla pioggia, rendendo la strada scivolosa.

A interrogare la giunta in prima battuta sono stati Lega e Fratelli d’Italia, ma è la stessa Amministrazione a fare chiarezza e chiedere scusa in una nota inviata alla stampa.

«La problematica emersa dopo la pioggia di martedì pomeriggio che ha comportato la parziale cancellazione delle “bolle” non era ovviamente prevista e né sarebbe dovuta accadere – si legge nella nota del Comune di Ravenna -. La rimozione della vernice usata, del tipo lavabile, vista la natura sperimentale del progetto, sarebbe invece dovuta avvenire, secondo le indicazioni della ditta incaricata, successivamente al periodo di sperimentazione e solo con l’utilizzo di una idropulitrice ad alta pressione e non durante un evento meteorologico, come invece è avvenuto martedì 30 settembre. Della cosa l’amministrazione si scusa per i problemi arrecati alla cittadinanza. Pertanto, alla luce di quanto accaduto, il Comune non sosterrà economicamente l’intervento ed è al lavoro per accertare le eventuali responsabilità».

L’amministrazione tiene però a sottolineare «che i progetti a tutela degli utenti deboli della strada sono e continueranno ad essere una delle sue priorità; per questo motivo “Strada per te”, che interessa la viabilità condivisa di corso Garibaldi, proseguirà. I tecnici dello studio esterno incaricati di realizzare il progetto, in collaborazione con gli uffici comunali competenti stanno studiando per realizzare, in tempi brevissimi, una soluzione alternativa alle “bolle” così da definire al meglio le aree destinate alle diverse tipologie di utenti della strada».

Basket: il Pala De André costa troppo e l’OraSì in casa non giocherà a Ravenna

I giallorossi costretti a emigrare (a Cesena o Faenza) in attesa del nuovo palazzetto

Tifosi
I tifosi giallorossi al Pala De André

La squadra di basket di Ravenna non giocherà il campionato di A2 a Ravenna. La conferma arriva dal direttore generale dell’OraSì, Giorgio Bottaro, intervistato sul Corriere Romagna in edicola oggi, 31 agosto.

Troppo costoso il Pala De André – ancor di più in questo periodo di caro energia – meglio Faenza o  Cesena (una decisione definitiva verrà presa entro il weekend), dove si spende meno di un terzo a partita.

Il sindaco nei mesi scorsi aveva annunciato l’intenzione di imporre nel nuovo bando di gestione del Pala De André (l’attuale è in scadenza a fine anno) la concessione a prezzo di costo del palazzetto per fare in modo che il basket potesse restare nella propria città, ma ora sembra che la scelta sia quella di aspettare invece il nuovo palazzetto, la cui genesi come noto è stata finora molto travagliata (per usare un eufemismo) e non verrà comunque inaugurato prima della prossima primavera. Dal Comune, quindi, nessun aiuto concreto per fare in modo che il basket resti al Pala De André.

L’OraSì inizierà comunque la stagione a Ravenna, al più piccolo pala Costa (non omologato per il campionato di A2), dove dal 10 settembre disputerà le partite in casa della Supercoppa. Per poi “trasferirsi” in ottobre, con l’avvio del campionato, a Faenza o Cesena.

In un anno la bolletta è aumentata di 5mila euro: forno costretto a chiudere

Succede a Piangipane. Il titolare lo aveve rilevato nel gennaio del 2020. «Farò causa ai fornitori di energia»

Forno CanducciUna bolletta dell’elettricità da 6.120 euro – oltre 5mila in più di quella di un anno fa dello stesso periodo – ha costretto il titolare di una panetteria-pasticceria di Piangipane, il forno Canducci, a chiudere la propria attività.

Lo scrive l’Agi (Agenzia Giornalistica Italia), che ha intervistato il titolare, Andrea Lama, 49 anni, che aveva rilevato il forno in cui lavorava come dipendente nel gennaio del 2020.

«Chiuderò il forno il 24 settembre – annuncia all’Agi – perché devo rispettare dei tempi tecnici, soprattutto per tutelare i diritti della mia unica dipendente, altrimenti abbasserei la serranda adesso. Ogni giorno di lavoro è un giorno in più in perdita e, soprattutto, devo riuscire a sfilarmi da questa situazione prima che arrivino altre bollette astronomiche».

«Quello che fa più rabbia – spiega ancora – è che gli affari vanno benissimo. Per tutta la pandemia l’attività è andata bene. Da gennaio di quest’anno, addirittura, avevamo raddoppiato il fatturato che si aggirava sugli 11-12.000 euro al mese».

Poi la tegola del caro energia. A giugno, la bolletta dell’energia elettrica è schizzata a 2.300 euro, quasi triplicata. In luglio, appunto, oltre i 6mila euro. Nel frattempo, anche i prezzi delle materie prime, come la farina, sono aumentati vertiginosamente.

«Ho dovuto quasi raddoppiare i prezzi da marzo in poi – racconta Andrea – ma non è bastato, anche se i clienti non sono calati».

Il fornaio ha deciso di adire per vie legali contro i fornitori di energia elettrica ed è pronto a farlo anche contro quelli che erogano gas e acqua. «Questo è un vero e proprio strozzinaggio – si sfoga -. Ho esaminato tutte le bollette e le ho confrontate con quelle dell’anno scorso. Ho bloccato tutti i pagamenti e fatto inviare una diffida dal mio legale. Ci sono dei vizi di fondo nel contratto della fornitura e non pagherò finché non avrò una spiegazione sul perché i costi sono aumentati di quasi di sette volte».

L’ex ministro all’Ambiente sul rigassificatore: «A rischio le vite dei residenti…»

Costa (5 Stelle): «Il Governo, per fare presto, ha esonerato gli impianti di Ravenna e Piombino da due valutazioni importantissime»

Golar Tundra Rigassificatore«Il Governo, pur di fare presto, ha stabilito di esonerare i rigassificatori in arrivo a Piombino e Ravenna da due valutazioni importantissime: la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e la Valutazione da Rischio di Incidente Rilevante (Rir)». Lo dichiara Sergio Costa, ex ministro all’Ambiente dei governi Conte, candidato alle prossime politiche con il Movimento 5 Stelle.

«La Via è importante – continua – perché, in una procedura pubblica partecipata, fa comprendere, preventivamente, la sostenibilità ambientale di una opera ingegneristica e quanto e come le emissioni in atmosfera dei fumi, i rilasci di sostanze in acqua e la gestione dei rifiuti speciali pericolosi da lavorazione incidano sulla qualità delle acque del mare di Piombino e Ravenna (zone che hanno anche una vocazione turistica), sulla qualità dell’aria (città abitate, rispettivamente, da 32mila e da 159mila ), su ogni altro livello di tutela ambientale che tecnici specialisti sapranno valutare. Invece tutto questo non si farà. Evidentemente questa importante analisi viene considerata un inutile orpello».

«La Rir – continua – valuta il rischio reale collegato ad un incidente che possa determinare una emissione, un incendio, uno scoppio a danno dei cittadini, dell’ambiente e dei fabbricati e alle infrastrutture. Anche questa analisi non sarà effettuata».

Secondo l’ex ministro, «i residenti non sapranno che cosa si stanno mettendo in casa, perché bisogna fare presto. Io non concordo, io non posso concordare. Mettere a rischio la vita delle persone, piuttosto che le infrastrutture di una città per fare presto non è politica. È cinismo politico».

Tre serate di lettura integrale non stop della Divina Commedia

Ai Chiostri Francescani, da giovedì 1 a sabato 3 settembre

22 08 30ChiostriDa giovedì 1 a sabato 3 settembre torna l’appuntamento con “Oltre Dante. Tutta la Commedia sul palco di Ravenna”, agli Antichi Chiostri Francescani in via Dante Alighieri 4/6.

In uno dei luoghi più suggestivi ed emblematici di Ravenna, tre serate non stop, dalle 18 alle 23, dedicate alla lettura integrale della Divina Commedia – una cantica per ogni serata – ad opera di lettori di ogni età e provenienza.

L’iniziativa, alla sua nona edizione, è a cura del Centro dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna e di Dante in rete.

La settimana si concluderà domenica 4 settembre alle 15 nella basilica di San Francesco con la cerimonia di premiazione della prima edizione del premio letterario nazionale e internazionale “L’alloro di Dante”. Il concorso, per opere inedite, mai postate sui social e mai premiate in altri concorsi, si articola in due sezioni, a tema Amore, che hanno tratto ispirazione dalla seguente terzina dantesca: “Nel suo profondo vidi che s’interna, // legato con amore in un volume, // ciò che per l’universo si squaderna”.

Il premio è organizzato da Rinascimento poetico e del Centro dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna.

Per informazioni: 0544/33667 – 3209750842; info@centrodantesco.it – www.centrodantesco.it

Il Palazzo del Podestà ritorna alla città dopo un restauro da 2 milioni di euro

La riqualificata Sala dell’Arengo verrà inaugurata giovedì 1 settembre nell’ambito di Argillà

Palazzo Podestà FaenzaDa giovedì 1 settembre (inaugurazione alle 18.30 con l’apertura di due mostre nell’ambito di Argillà) i cittadini di Faenza potranno tornare a frequentare la Sala dell’Arengo del Palazzo del Podestà, rimasta chiusa per oltre quattro decenni. È praticamente terminato il percorso di riqualificazione della porzione storica dell’edificio che si erge di fronte alla sede del Comune in Piazza del Popolo.

La costruzione del Palazzo Comunale, detto “del Podestà”, di forme romaniche è compresa tra il 1157 e il 1256. Al XII secolo risalgono i capitelli romanici scolpiti a motivi zoomorfi e antropomorfi, oggetto di un restauro conservativo promosso dalla Pro Loco nel 2015. La Sala dell’Arengo fu prima luogo di assemblee, poi teatro, magazzino e anche palestra di allenamento per gli atleti della Cisa Audax Lotta.

La riqualificata Sala dell’Arengo è stata presentata il 23 agosto in anteprima agli organi d’informazione, ai rappresentanti delle categorie economiche di Faenza e a quanti hanno dato un contributo alla rinascita del prestigioso spazio.

La gestione della Sala dell’Arengo e dei locali contigui, che in passato furono sede della Scuola Comunale di Musica “Giuseppe Sarti”, è ora affidata all’Assessorato alla Cultura del Comune, in attesa della pubblicazione del bando per la gestione effettiva degli spazi.

Per arrivare a questo traguardo si è sfiorata finora la somma di due milioni di euro (a carico di Comune e Regione), di cui 470.000 provenienti dal Por Fesr 2014-2020 per progetti di riqualificazione di beni ambientali e culturali. È in previsione un’ulteriore spesa di mezzo milione di euro per la riqualificazione dell’area esterna al Palazzo del Podestà, che verrà pedonalizzata.

Il progetto per il restauro completo prevede spazi dedicati a eventi e mostre con una capienza complessiva di più di 500 persone, mentre negli ampi locali a lato della Sala troverà posto un bar con un’offerta gastronomica costruita intorno ai prodotti tipici del territorio.

Documenti mancanti, sequestrati 10mila articoli dal Pakistan tra pentole e lampade

Operazione della guardia di finanza con l’agenzia delle Dogane: non c’erano certificazione sanitaria e l’indicazione dell’importatore

Foto Gdf RaIl controllo doganale al porto di Ravenna su un container proveniente dal Pakistan contenente oltre 10mila prodotti vari ha evidenziato la mancanza della certificazione sanitaria necessaria per oltre 3.600 articoli di packaging ad uso alimentare e pentole e la mancanza dell’indicazione dell’importatore nonché della prevista marcatura Ce e della relativa documentazione tecnica in lingua italiana su altri 6.862 articoli, in particolare lampade di sale, importate all’interno dello stesso contenitore. È quanto riscontrato nei giorni scorsi a seguito dell’attività congiunta dei militari del secondo nucleo operativo della guardia di finanza di Ravenna, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli.

La violazione delle direttive europee, ha comportato il sequestro dell’interna partita di merce proveniente dal Pakistan e l’applicazione di una sanzione pari a 24.000 euro per la società importatrice.

Nel 2021 nel comune di Ravenna consumati 68 ettari di terreno vergine

Il rapporto Ispra mette la città al secondo posto in Italia dopo Roma, così come l’estensione totale delle due municipalità

Costruzioni EdiliziaNella classifica nazionale dei comuni che hanno consumato più terreno vergine nel 2021 troviamo Ravenna seconda solo a Roma con 68,66 ettari di incremento nell’anno scorso (va ricordato che per estensione totale il territorio comunale di Ravenna è secondo in Italia dopo Roma). Il dato viene dall’ultimo rapporto Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale sottoposto alla vigilanza del ministero della Transizione ecologica. Ampliando l’osservazione al territorio provinciale, a livello regionale Ravenna è dietro a Modena: l’incremento 2020-2021 annuale netto in ettari è 134,8 per Modena e 113,95.

L’Emilia-Romagna è terza sia per incremento di suolo consumato nel periodo 2020-2021 (658 ettari) sia in totale di suolo consumato nel 2021 (oltre 200mila ettari), dopo Lombardia e Veneto.

Nella classifica regionale dietro Ravenna troviamo i comuni di Reggio Emilia (35,44 ha) e Ostellato (30,26 ha). Se guardiamo invece al consumo di suolo pro capite, l’indice in rapporto alla densità abitativa, troviamo Ostellato in cima alla lista dei comuni in Emilia-Romagna, con un consumo di suolo annuo di 52,5 mq per ciascun abitante. Subito dopo si piazzano Polesine Zibello (Pr) e Besenzone (Pc), che hanno perso rispettivamente 25,5 mq/ab e 16,4. Ben 13 comuni hanno superato i 10 mq/ab di consumo pro capite nel 2021 (tra questi non c’è Ravenna): erano 8 nel 2020 e 10 nel 2019.

Il 2021 si configura come un annus horribilis per la Penisola. Rispetto agli ultimi dieci anni, infatti, l’incremento di consumo di terreno vergine in Italia ha segnato il record di oltre 2 mq al secondo, per un totale di quasi 70 kmq di nuove coperture artificiali. Il cemento ricopre ormai 21.500 kmq di suolo nazionale, dei quali 5.400 (una fetta di territorio grande quanto la regione Liguria) destinati agli edifici. Un manto di cemento con gravi conseguenze per la permeabilità del suolo, che invece, di fronte a un quadro di crisi climatica e al conseguente acuirsi dei fenomeni metereologici estremi, è fondamentale per rendere più resiliente il territorio. Si pensi che i danni causati dalla perdita di suolo sono stimati intorno agli 8 miliardi all’anno.

«I dati del rapporto Ispra – scrive Legambiente – confermano anche l’inadeguatezza della legge urbanistica regionale sulla tutela e l’uso del territorio: il corretto recepimento della legge a livello comunale attraverso la stesura e approvazione dei Pug (Piano Urbanistico Generale) imporrebbe la soglia di consumo pari al 3 percento della superficie consumata al 2017. Rielaborando i dati ISPRA, si trova che tale soglia è già stata ampiamente superata da 21 comuni che hanno prorogato più volte l’approvazione del Pug. Con questo trend allo scattare del limite del 3% rischieremo paradossalmente di non avere più suolo consumabile. Questa è la prova ulteriore di come la legge 24/2017, così come è stata progettata, non ha posto un freno al consumo di suolo»

Tra passeggiate filosofiche e “trebbi” in pineta: la festa del cammino consapevole

Dal 1° al 13 settembre la sesta edizione di ItineRa. Il programma

RAVENNA 17/05/2015. ROMAGNA TRAIL Ravenna Milano Marittima Off Road, Correre Per PiacereGiunge alla sesta edizione ItineRa, la festa del cammino consapevole ideata e organizzata da Trail Romagna in compartecipazione con il Comune di Ravenna, il sostegno del Consorzio di Bonifica della Romagna e la media partnership di Reclam.

Dal 1° al 13 settembre il verde pubblico di Ravenna – naturale palestra outdoor per l’attività dell’associazione – si farà teatro e luogo d’incontro per racconti, momenti di confronto, performance site-specific, passeggiate filosofiche e poetiche intorno al tema “coltivare il proprio giardino”.

La rassegna inaugura giovedì 1° settembre al Refettorio del Museo Nazionale dove, alle ore 18, Don Claudio Cicillo con “Remoti Eremi” porterà l’esperienza dell’eremo del Cerbaiolo. In un periodo in cui l’isolamento è stato spesso forzato, l’incontro può aiutare a comprendere e superare la condizione umana di isolamento, trasformando la disconnessione dal mondo in un momento di crescita.

Venerdì 2 settembre al Giardino Rasponi alle ore 18, sarà la volta di Massimo Venturi Ferriolo con “oltre il giardino”. L’evento, in collaborazione con Terzo Paesaggio – Rete Almagià, vedrà il filosofo affrontare il tema del paesaggio tra etica ed estetica, tra teoria e progetto con l’obiettivo ‘ideale’ di trasformare il mondo in un giardino. Il giardino diventa metafora del vivere in armonia per disporsi a una relazione, che va ripensata, fra uomini, animali e natura.

Il tema del terzo paesaggio sarà protagonista anche della giornata di sabato 3 settembre quando, alle ore 15, il pubblico sarà condotto “a spasso tra i giardini collettivi”. Si partirà dalla storia dei Giardini Pubblici raccontata da Alberto Giorgio Cassani per approdare al parco “il deserto rosso” descritto da Massimiliano Costa e Sabina Ghinassi. Lungo l’itinerario di 4 km la Rocca Brancaleone, il parco Teodorico, il parco Spartaco e la Passeggiata in Darsena saranno raccontati da Enrico Cavezzali, Lorenzo Sarti, Matteo Gritti e Paolo Gueltrini che sarà anche la guida paesaggistica della camminata.

La serie dei trebbi nelle case pinetali del Comune di Ravenna inizierà domenica 4 settembre alle 18 con Silvia Togni che dalla Ca’ Nova, nella Pineta di San Vitale, racconterà la pineta e i suoi abitanti. Si prosegue giovedì 8 settembre, sempre alle ore 18, alla Casa delle Aie della Pineta di Classe (Parco 1° Maggio) dove Rocco Penazzi sarà protagonista de “i racconti delle Aie”. Il trebbo conclusivo si svolgerà venerdì 9 settembre alle 18 alla Ca’ Vecia nel cuore della Pineta San Vitale dove Francesco Rivola, in una passeggiata guidata da Atlantide, condurrà tra “natura e folletti”.

Sabato 10 settembre alle ore 10 al Parco 1° Maggio (ritrovo e partenza dall’Idrovoro di Fosso Ghiaia) due percorsi sveleranno i sentieri meno esplorati dell’antica Pineta di Classe: un tracciato di camminata sportiva “walk in nature” di 8 km e una passeggiata poetica di 3 km guidata da Nevio Spadoni che declamerà versi di Dante, Byron, Wilde e D’Annunzio nella pineta dei poeti.

Un tour fuori porta accompagnerà i partecipanti di ItineRa lungo la rotta Ravenna-Venezia: dall’Abbazia di Pomposa in collaborazione con la Società di Studi Ravennati con delle guide straordinarie come Alessando Volpe, Enrico Cirelli e Maria Cristina Carile a Bosco Mensola con la guida di Giovanni Nobili dei Carabinieri Forestali.

Lunedì 12 settembre alle ore 18 torna l’appuntamento che unisce ItineRa ad Ammutinamenti, il festival di danza urbana e d’autore di Cantieri Danza: tra la Loggetta Lombardesca e i Giardini Vincenzo Cappuccio darà corpo alle coreografie di Francesco Favale che presenta la performance site-specific “le supplici | The Halley Solo”.

ItineRa si chiude martedì 13 settembre al Parco Teodorico alle ore 18 con una passeggiata filosofica di Rocco Ronchi “il Canone minore”. Prendendo spunto da ‘Verso la filosofia della natura’ (Feltrinelli) l’incontro itinerante sarà accompagnato da Francesca Masi.

Come consuetudine al termine degli eventi il pubblico di ItineRA potrà trascorrere un momento conviviale assieme ai protagonisti. Durante la rassegna saranno organizzate dimostrazioni gratuite di fitwalking e nordic walking per avvicinare il pubblico al mondo del cammino. Il calendario delle lezioni a porte aperte e delle proposte gastronomiche è pubblicato sul sito di Trail Romagna.

Tutti gli eventi di ItineRA sono gratuiti (ad esclusione dell’escursione dell’11 settembre) e a numero chiuso con prenotazione obbligatoria compilando il form sul sito.

Dall’1 al 13 settembre sarà aperto il punto di informazioni di Trail Romagna presso lo Iat in Piazza San Francesco: tel. 338 5097841.

Scuola, mascherine solo per raffreddati e “fragili”. Niente Dad per i positivi

Il vademecum del ministero in vista dell’inizio delle lezioni

Mascherina ScuolaCon la ripresa delle lezioni a settembre, gli studenti che si ammaleranno di Covid non potranno più fare ricorso alla Dad come è stato negli ultimi tre anni di scuola: “la normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus Sars-Cov2, che consentiva questa modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022”, spiega il ministero dell’Istruzione in un vademecum inviato ieri (28 agosto) alle scuole con le principali indicazioni in vista dell’avvio dell’anno 2022/2023.

MASCHERINA A RAFFREDDATI E FRAGILI

A scuola si potrà andare anche se raffreddati ma i sintomi respiratori devono essere “di lieve entità” e le condizioni generali buone e senza febbre. In tal caso bisogna indossare la mascherina Ffp2, prevede la nota del ministero di viale Trastevere, firmata dal capo dipartimento Jacopo Greco. Le mascherine sono previste anche per gli alunni e per tutto il personale fragile in possesso della certificazione necessaria: in tal caso la dotazione di Ffp2 e di dispositivi per gli occhi arriverà dalla stessa scuola. Anche il personale che vuole proteggersi, potrà usare un dispositivo di protezione respiratoria del tipo FFP2 e strumenti per la protezione degli occhi. La mascherina quindi non è più obbligatoria tranne che per gli studenti e il personale scolastico a rischio.

NIENTE MISURAZIONE FEBBRE

Non è più prevista la misurazione della temperatura all’ingresso ma qualora in classe emergesse che qualcuno tra il personale scolastico o gli studenti presenta sintomi indicativi di infezione da Sars-CoV-2, deve essere ospitato nella stanza dedicata o nell’area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di bambini o alunni minorenni, devono essere avvisati i genitori. Per il rientro a scuola dei casi confermati è necessario l’esito negativo del test (molecolare o antigenico).

NIENTE SCUOLA SE SINTOMI COVID

Il documento prevede inoltre che la permanenza a scuola degli alunni non sia consentita nei casi di sintomatologia compatibile con il Covid, temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi, test per il covid positivo. Il ministero raccomanda la sanificazione ordinaria periodica dei locali, che deve essere straordinaria e tempestiva in presenza di uno o più casi confermati e il ricambio frequente dell’aria. I dirigenti scolastici dovranno chiedere ad Asl e Arpa attività preliminari di monitoraggio della qualità dell’aria. Un tema, questo, che ha sollevato in questi giorni le perplessità e le critiche di alcuni presidi.

MISURE POTRANNO CAMBIARE

Il ministero infine prevede che “nell’eventualità di specifiche esigenze di sanità pubblica” siano previste “ulteriori misure, che potrebbero essere implementate, singole o associate, su disposizione delle autorità sanitarie per il contenimento della circolazione virale e la protezione dei lavoratori, della popolazione scolastica e delle relative famiglie qualora le condizioni epidemiologiche peggiorino”.

Bufera a Marina di Ravenna, cade un albero e travolge ciclista

L’incidente sabato pomeriggio in via Spalato. L’uomo in bici è stato ferito seriamente e trasportato al Bufalini di Cesena FOTO

Albero Caduto Marina Polizia

Oltre ai notovoli e danni  disagi provocati dal fortunale che ha infuriato nel pomeriggio di sabato 27 agosto nel ravennate, a Marina si è registrata anche una “vittima” – fortunatamente solo ferito, non in pericolo di vita–, un ciclista travolto da un albero schiantato dal vento in via Spalato.

L’uomo di 53 anni colpito in pieno dalla pianta che si è abbattuta anche su di un’auto in sosta –  soccorso da una auto medicalizzata  e da una ambulanza del 118 è stato trasportato al Bufalini di Cesena con un codice di media gravità.
Il caso vuole che dallo stesso albero, evidentemente in precarie condizioni di stabilità, si èra già staccato un grosso ramo una decina di giorni fa che veva colpito una vettura in sosta. Sul posto, per rimuovere l’albero e i rilievi dell’incidente, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia Locale.

Foto di Massimo Argnani

 

 

 

Prog Fest a Russi con le band Arancia Meccanica e Guercia Figura Goffa

Iniziativa domenica 28 agosto del Mei a Palazzo San Giacomo per riscoprire e valorizzare storia e protagonisti del rock in provincia di Ravenna

Guercia Figura Goffa
La rock band nata negli anni ’70 a Russi Guercia Figura Goffa (secondo da sinistra il frontmen Vittorio Bonetti)

Ci saranno le nuove leve del rock locale ma anche le vecchie glorie del prog all’evento musicale promosso dal Mei a Russi, nell’ambito del “Ziggy Fest” di Nicola Fabrizio che in questi giorni ha animato di concerti live il “pratone” di Palazzo San Giacomo.
L’appuntamento è per domenica 28 agosto a partire dalle 18, fino alle 23, con ingresso a offerta libera.

Apriranno le band punk Manovalanza  e dei Debunk. A seguire le esibizioni dei vincitori della Legge sulla Musica della Regione Emilia Romagna: il cantautore Ognibene e la band degli Ecofibra. Dalle ore 20 saliranno sul palco i protagonisti del Prog Fest: Favole & Veleno, rappresentanti del boom del rock in provincia di Ravenna negli anni Novanta e, di seguito, gli Arancia Meccanica guidati
da Moreno Lombardi, storica band forlivese che festeggia quest’anno i 50 anni di attività. Il gran finale è riservato  ai russiani della Guercia Figura Goffa, guidati da Vittorio Bonetti, anche loro per festeggiare con l’ultimo concerto il cinquantenario dall’esordio in piena epoca progressive rock.

Si tratta di un’edizione numero zero, a cura del Mei di Faenza, che vuole porre le basi con istituzioni e associazionismo per attivare un lavoro costante sulla memoria della storia del rock nel ravennate e in Romagna. Un lavoro gia’ avviato in collaborazione con Memorie Magnetiche attraverso la raccolta di decine e decine di testimonianze in provincia, con tanti altri soggetti del territorio faentino allo scroso Ferragosto sotto le Stelle. Gli obiettivi sono quelli di un docuflm, una pubblicazione e dell’allestimento dal prossimo anno dopo questa puntata zero a Russi di un festival vero e proprio dedicato alla musica e ai musicisti degli anni 70/80/90 che celebri gli anni del boom del primo pionieristico rock indipendente a livello locale.

Questo primo evento è dedicato, in particolare, ai 50 anni compiuti della storica rock prog beat band di Russi Guercia Figura Goffa che ha visto poi spiccare il cantautore Vittorio Bonetti e alla figura di uno degli animatori musicali locali noto a livello nazionale, il giornalista, promoter e conduttore radiofonico faentino Eddie Ponti, omaggiato recentemente a Roma alla mostraì di Villa Pamphili Musica beat, prog e rock degli anni 60 e 70.

 

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