sabato
02 Agosto 2025

Tre medici di base accolgono i 1.400 assistiti di una collega in maternità

Soluzione temporanea adottata dall’Ausl. Altri 700 pazienti già assegnati a un’altra professionista per fronteggiare l’uscita di un altro

MedicoLa direzione dell’Ausl Romagna fa il punto sulla ridistribuzione dei duemila pazienti di due medici di medicina generale della Casa della Salute di San Pietro in Vincoli.

Dal primo giorno di marzo ha sospeso l’attività la dottoressa Lorenzi che è stata sostituita dalla dottoressa Simoni con l’affidamento di un incarico provvisorio: come previsto dalle indicazioni aziendale, al fine di ridurre il disagio degli assistiti e garantire l’accesso alle cure primarie, si sono contestualmente attivate le procedure di passaggio che hanno riguardato complessivamente 707 assistiti.

La dottoressa Medolla sostituiva dall’1 settembre 2021 la dottoressa Omicini ma dal 10 gennaio è assente per gravidanza e a marzo ha comunicato l’impossibilità a reperire  un medico sostituto. Si è provveduto a distribuire i 1.465 assistiti di Medolla ad altri tre medici in relazione alla loro effettiva capacità di accogliere nuovi assistiti: 866 a Simoni, 200 a Valbonesi e 400 a Socci. Resta il diritto di scelta di ogni assistito di procedere alla revoca del proprio medico e di optare per una nuova scelta nell’ambito delle disponibilità. È una soluzione temporanea per garantire la sostituzione di Medolla.

Alla Casa della Salute di San Pietro in Vincoli è attiva una Medicina di Gruppo che garantisce la continuità assistenziale per dieci ore al giorno dal lunedì al venerdì. Tale assetto organizzativo consente agli assistiti dei Medici di Medicina Generale che la costituiscono di rivolgersi in assenza del proprio medico per urgenze di tipo clinico e amministrativo ai Medici presenti durante l’orario di attività. Le richieste di rinnovo di prescrizioni farmacologiche, possono essere inviate attraverso i consueti canali di comunicazione attivi presso la Casa della Salute e/o a quelli individuati dai singoli Medici (servizio di accoglienza e segreteria, email, Whatsapp) evitando l’accesso e il medico provvede all’invio alla farmacia per il conseguente ritiro del farmaco.

Il Consar entra in società e Ravenna riparte dalla serie A2 con Marco Bonitta

Presentato un progetto di risalita triennale. Nuovo presidente è il vice del gruppo cooperativo ravennate, Matteo Rossi

Giovanetti RossiBonitta E Rosetti
Da sinistra: quella uscente, il nuovo presidente Rossi, Bonitta e Rosetti

Dopo la retrocessione, il Porto Robur Costa 2030 ripartirà regolarmente dalla serie A2. E lo farà con una compagine societaria tutta nuova, con un rilancio importante del gruppo Consar e con un progetto di risalita triennale, affidato a Marco Bonitta, che dopo una stagione all’estero torna a Ravenna e riprende in mano le redini della prima squadra, la cui costruzione sarà affidata a lui, oltre all’intera direzione tecnico-sportiva, che comprende anche il settore giovanile. Dal quale, peraltro, il coach e la società attingeranno per comporre parte del roster che affronterà il prossimo campionato di A2, disputato l’ultima volta nel 2010/11.

Archiviata la stagione più amara della sua storia, la società si è subito rimessa in moto con la voglia di rilanciare forte, «tracciando le basi per dare continuità alla pallavolo maschile in città – ha detto il presidente del Consar, Veniero Rosetti – dando nuova linfa a un progetto di medio-lungo termine che ha valori e criteri validi. Lavoreremo per consolidare ulteriormente questo progetto rendendo ancora più sostenibile sia con le risorse umane sia confidando nel supporto di aziende, anche non ravennati, e di imprenditori che credono in questo progetto. A questo proposito, confido molto nella possibilità che il Gruppo Rainone possa essere ancora al nostro fianco in questa esperienza».

Il rilancio è anche nella decisione del Consar di entrare nella gestione diretta del club, assumendo la maggioranza delle quote, e di ridisegnare completamente il governo della società. C’è un nuovo presidente, Matteo Rossi, attualmente uno dei due vicepresidenti del gruppo cooperativo, e ci sarà un cda completamente nuovo.

Anche il settore giovanile, nell’ottica di un’unica e unitaria visione, viene ridisegnato: la Scuola di Pallavolo, realtà che gestiva l’attività giovanile, cederà le sue quote mantenendo la sua autonomia e sarà rappresentata da un suo consigliere nel nuovo cda.

La presidente uscente, Daniela Giovanetti, non nasconde la sua emozione per avere «vissuto un’esperienza bella, impegnativa, che mi ha permesso di conoscere un mondo che prima non conoscevo e persone fantastiche. Abbiamo fatto un anno sotto le aspettative e da parte nostra possono essere stati commessi degli errori in sicura buona fede ma tutti noi ci siamo spesi pensando di fare le cose giuste. Anche io faccio un passo indietro ma resto a disposizione soprattutto per quelli che possono essere dei compiti legati al mio lavoro di commercialista e mi metto a disposizione del nuovo presidente».

Dal canto suo, il neopresidente Matteo Rossi ha esordito sottolineando «l’importanza dell’incarico che mi è stato affidato. Sono consapevole che assumo una bella responsabilità, ma accompagnata dalla voglia di fare qualcosa per portare avanti quella che io reputo una delle parti più belle dell’attività sportiva: quella legata ai giovani. Molto stimolante poter lavorare su questo aspetto».

Nuova sfida per Marco Bonitta che, pur avendo la gestione della nazionale femminile slovena, non ha saputo resistere al richiamo della sirena Ravenna e si è messo a disposizione del club. Tornerà ad allenare in A2 dopo dieci stagioni: l’ultima volta fu nel 2011/12 alla guida del Club Italia maschile. Per lui sarà la quarta volta con il club bizantino, dopo gli esordi e i tanti trionfi nelle giovanili dal ’90 al ’96, l’esperienza vincente in B1 con l’allora Porto Donati nel 2012/13 e l’anno successivo di A1 e due annate in SuperLega prima di quella da poco conclusasi. «Sono due le parole con cui voglio ripartire: motivazione, quella di poter accompagnare i tanti obiettivi di questo nuovo percorso ma anche di allenare i ragazzi che sono cresciuti nel nostro settore giovanile, che sono cresciuti nelle nostre palestre e sono figli dei nostri amici. La seconda parola è emozione: quella di ritornare a Ravenna per l’ennesima volta con un nuovo progetto, sperando che anche questo possa andare a buon fine. Sul piano tecnico c’è la volontà di poter riportare a Ravenna giocatori che stanno militando in altre squadre tra SuperLega, A2 e A3 cercando di dare alla squadra un’impronta ravennate molto forte».

Veltroni presenta il suo nuovo romanzo in municipio a Faenza

VeltroniLunedì 4 aprile alle 18.30 nella sala del Consiglio Comunale a Faenza (Piazza del Popolo, 31) Walter Veltroni presenta il suo ultimo romanzo La scelta, appena edito da Rizzoli.

Interverrà il sindaco Massimo Isola.

L’evento è organizzato dalla Libreria Moby Dick in collaborazione con il Comune di Faenza.

Il romanzo racconta una storia ambientata nel torrido luglio del 1943, in una casa dei un quartiere popolare di Roma dove la quattordicenne Margherita diventa donna e si sente sola. La madre Maria è sempre fuori casa in cerca di cibo, il fratello maggiore Arnaldo si ribella alla famiglia, il padre Ascenzo, fascista della prima ora, lavora come usciere all’agenzia di stampa Stefani. Ma tutto sta per cambiare: Roma è bombardata, Mussolini cade e padre e figlio si ritrovano nemici. Ognuno deve fare la propria scelta di fronte alla Storia.

Walter Veltroni è stato direttore de “L’Unità”, vicepresidente del Consiglio, sindaco di Roma e segretario del Partito Democratico.

Cgil attacca il Comune: «Esternalizza una scuola materna solo per il bilancio»

“Mani fiorite” esce dalla gestione diretta di Palazzo Merlato e diventa polo 0-6 anni ma il sindacato non apprezza e raccoglie firme: «Se è questione economica allora vanno messi in discussione anche i fondi alle paritarie»

«Non è accettabile che, senza una visione pluriennale ma per pure ragioni contingenti di bilancio, il Comune di Ravenna abbia deciso di utilizzare strumentalmente la domanda aggiuntiva di posti nido per giustificare l’esternalizzazione della scuola dell’infanzia “Mani fiorite” e la contestuale trasformazione in polo 0-6 anni». La Fp-Cgil ha avviato una raccolta firme rivolta a tutte le operatrici comunali sul tema dei servizi per l’infanzia. Già Cisl e Uil avevano espresso la loro critica.

Attraverso la raccolta firme, la cui proposta è emersa nel corso di assemblee organizzate con il personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali, la sigla di categoria chiede un accordo che stabilisca quante scuole e quanti nidi sono e resteranno a gestione diretta pubblica; l’individuazione di tempi e modi per i percorsi di statizzazione delle scuole dell’infanzia; un percorso in cui si progettino e si costruiscano le tutele per tutte le lavoratrici coinvolte; il pieno e totale coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nelle scelte del Comune sull’organizzazione dei servizi. La Fp-Cgil chiede inoltre che il Comune garantisca di mantenere l’attuale livello di gestione diretta e che si impegni ad aumentare le sezioni di nido e/o materna gestite direttamente proporzionalmente, alle nuove aperture di sezioni e/o plessi.

«La sostenibilità economica e la dimensione della gestione diretta sono aspetti importanti per la programmazione futura – si legge in un comunicato della Fp-Cgil  di cui Lisa Dradi è responsabile provinciale – ma non possono e non devono essere motivo sufficiente per esternalizzazioni dei servizi, che abbiano come unica finalità quella di produrre un risparmio per il Comune». Il sindacato afferma che non esistono ostacoli organizzativi che impediscano la gestione della nuova sezione di nido e delle due sezione di scuola dell’infanzia con personale dipendente. «Se è solo una questione economica, di mero risparmio e non di visione complessiva dei servizi educativi 0/6 di questa città, allora chiediamo di mettere in questa discussione anche i fondi destinati alle scuole private paritarie, alle quali l’amministrazione elargisce cospicui finanziamenti pubblici».

Dal 2015 al 2021, fa sapere Cgil, le sezioni di scuole dell’infanzia gestite direttamente sono diminuite, così come in precedenza le sezioni dei nidi, anche per effetto degli andamenti demografici. «Ulteriori assestamenti devono essere il frutto di una condivisione complessiva del progetto che il Comune intende attuare sui servizi 0-6, con un confronto che sia preventivo e finalizzato a garantire oltre alla qualità del servizio per i bambini e le bambine, i diritti e le condizioni delle lavoratrici tutte: pubbliche, del terzo settore e private».

Due giovani ravennati nelle Nazionali giovanili: «Obiettivo Mondiale 2026»

Raimondo (Under 18) e Giovane (Under 19) tra le speranze azzurre: «Qui ci sono troppi stranieri e si guarda troppo al fisico. Dateci la possibilità di sbagliare»

Raimondo Italia
Antonio Raimondo

Proprio nei giorni in cui la Nazionale maggiore stava preparando gli spareggi per i Mondiali in Qatar, clamorosamente mancati, due giovani ravennati (entrambi cresciuti nelle giovanili del Cesena) erano impegnati con le selezioni azzurre giovanili.

Si tratta di Antonio Raimondo – centravanti 18enne del Bologna, che ha già debuttato in serie A alla fine dello scorso campionato – e di Samuel Giovane, 19enne centrocampista dell’Atalanta.

Raimondo è stato impegnato in due amichevoli con l’Under 18 contro i pari età di Austria e Svizzera, segnando anche il suo primo gol in azzurro nel 5-1 finale contro gli elvetici. Giovane è invece ormai quasi un veterano delle nazionali giovanili e con la fascia da capitano al braccio ha guidato l’Under 19 alla vittoria del proprio girone del cosiddetto round élite, conquistando così la qualificazione alla fase finale dell’Europeo di categoria, in programma questa estate in Slovacchia.

Giovane Italia
Samuel Giovane

Li abbiamo contattati dai rispettivi ritiri (Raimondo a Novarello, Giovane in Finlandia), per una breve intervista doppia.

Cosa provi a indossare la maglia azzurra?
R.: «Un’emozione unica, che spero di riprovare tante altre volte in futuro».
G.: «Una grande emozione, perché so di rappresentare il mio Paese. Sono nel giro della Nazionale dall’Under 15, ma ogni volta è come se fosse la prima volta, impossibile da descrivere».

Ci sarai nell’Italia, al prossimo Mondiale che disputerà?
R.:
«Nel 2026 avrò 22 anni, la speranza di esserci c’è sempre, poi si vedrà…».
G.: «Avrò 23 anni, sono un ragazzo molto ambizioso: penso che ci sarò».

Come ti spieghi la mancata qualificazione dell’Italia per due mondiali consecutivi? Mancano i talenti?
R.:
«La mancanza di grandi talenti credo che nasca anche dal fatto che in Primavera ci sono tantissimi stranieri, che tolgono spazio a ragazzi italiani che magari avrebbero bisogno di più tempo per emergere».
G.: «Semplicemente, non me lo spiego, per un paese che vive di calcio come il nostro. Anche perché vedendo le prestazioni e i giocatori a disposizione, non lo meritavamo».

Perché i giovani italiani faticano a emergere?
R.: «Spesso in Italia nei settori giovanili si tende a dare più spazio a giocatori più pronti fisicamente rispetto ad altri più bravi tecnicamente ma più indietro fisicamente. E questo va a discapito di tutti, perché quando i più grossi non sono più così grossi rispetto agli altri, non riescono a fare più la differenza, e nel frattempo gli altri sono stati messi da parte…».
G.: «Come negli altri paesi, i talenti italiani ci sono ma qui non vengono valorizzati nel modo giusto e nel nostro calcio non si dà loro la possibilità di sbagliare».

Qual è la differenza, quando vi confrontate con loro, con i ragazzi di squadre straniere?
R.:
«All’estero fanno esperienza prima. Quando abbiamo giocato contro la Francia, per esempio, quasi tutti loro avevano già diverse presenze in prima squadra, in Ligue 1. Tra di noi, invece, praticamente nessuno ne aveva. Ed è quindi normale che loro siano molto più pronti».
G.: «Con squadre del nostro calibro estere non abbiamo mai fatto brutte figure, anzi, spesso le abbiamo messe in grossa difficoltà».

Obiettivi per questo finale di stagione?
R.:
«Visto che ho già debuttato in serie A, l’obiettivo è di giocarci qualche altra partita. E perché no, di fare il primo gol».
G.: «Recentemente sono stato convocato in prima squadra, all’Olimpico (per Lazio-Atalanta, ndr) ed è stata una grande emozione. Ma il primo obiettivo era qualificarmi con la Nazionale per l’Europeo di questa estate; ora è finire con grandi prestazioni nel mio club».

Pandemia, il centro vaccinale lascia la fiera e si sposta alla Casa della Salute

In tredici mesi sono state somministrate 130mila dosi anti-Covid

DSCF1070Dopo 130mila dosi di vaccini anti-Covid somministrate in tredici mesi di attività, chiude l’hub vaccinale alla fiera di Faenza. Ieri, giovedì 31 marzo, è stato l’ultimo giorno di apertura, coinciso con l’ultimo giorno dello stato di emergenza nazionale. Da oggi l’hub distrettuale si sposta in via della Costituzione, nella Casa della Salute Centro-Nord: per chi ha più di 12 anni al Punto prelievi al piano terra tre giorni la settimana (martedì, giovedì e sabato) dalle 14 alle 19.30; per la fascia di età 5-11 anni alla Pediatria di Comunità in via della Costituzione 28/51.

Nella serata di ieri, prima della chiusura, il sindaco Massimo Isola e l’assessore ai Servizi alla comunità, Davide Agresti, hanno voluto incontrare il personale che per un anno ha lavorato in quegli spazi. «Questo luogo e ciò che all’interno si è svolto – ha detto Isola – ha accompagnato la città nel difficile percorso d’uscita dall’emergenza del Covid permettendo di vaccinare la stragrande maggioranza della popolazione (86 percento per gli over 5 in provincia, ndr). Possiamo dire che questo spazio ha assunto per la storia della nostra città, un significato importante anche se siamo già proiettati nel futuro. Se da un lato avremo la possibilità di continuare a vaccinare in città, pur con numeri i più bassi, nella Casa della salute della Filanda, dall’altro siamo al lavoro per la realizzazione della nuova Casa della salute della comunità. In ultima analisi, questa esperienza ha avvicinato un pezzo di città alla comunità e portato le grandi questioni sociosanitarie al centro del dibattito».

Annullato per maltempo incontro inaugurale de “I Sabati da Scattisparsi”

Previsioni di pioggia e freddo hanno indotto gli organizzatori a rinviare il primo appuntamento con la rassegna, previsto per il 2 aprile sotto i portici della libreria di via Sant’Agata

Librearia Scattisparsi«Con grande dispiacere la rassegna “I Sabati da Scattisparsi” – si legge in un comunicato degli organizzatori – avvisa il pubblico dell’annullamento dell’appuntamento inaugurale previsto sabato 2 aprile, sotto i portici della libreria di via Sant’Agata, con il giornalista Fausto Piazza in dialogo con Matteo Pezzani, sul tema del giornalismo e della stampa locale.
Considerate le previsioni meteo non favorevoli, si è deciso a malincuore di spostare la data dell’incontro. L’appuntamento verrà riprogrammato al più presto. Il prossimo incontro della rassegna è dunque per sabato 9 aprile».

Il Comune di Ravenna taglia 106 ore di illuminazione pubblica

Si tratta del 2,6 percento in meno, salvaguardando la soglia stabilita dalla Regione

RAVENNA 23/09/2003. NUOVA ILLUMINAZIONE DI PIAZZA SN FRANCESCO
Piazza San Francesco

A fronte dell’aumento del costo delle materie prime energetiche, la giunta del Comune di Ravenna ha deliberato una lieve rimodulazione e riduzione delle ore di funzionamento degli impianti di illuminazione pubblica. Non si arriva al 2,6 per cento in meno delle ore totali di funzionamento, salvaguardando la soglia stabilita dalla Regione per un livello di illuminazione che garantisca standard adeguati di servizio e sicurezza.

L’attivazione di questa riprofilazione degli orari di accensione e spegnimentopartirà a metà aprile e per ora è prevista fino alla fine dell’anno, per consentire al Comune di valutare il risparmio economico relativo ai costi dei consumi energetici sulla base delle modifiche tariffarie legate al prezzo dell’energia.

Il monte ore passerà dalle attuali 4.106 a 4.000 ore annue.

Per minimizzare al massimo i possibili effetti di tale riduzione verranno stabiliti differenti slittamenti degli orari di accensione e spegnimento, così da sfruttare maggiormente i periodi di luce giornaliera nel periodo estivo rispetto al periodo autunnale e primaverile.

Spiluccando in cucina con Angela Schiavina

Si inaugura un nuovo format video della rubrica Cose buone di casa: la Maestra di cucina aprirà una volta al mese le porte della sua casa alle telecamere di R&D e a tutti i suoi lettori, svelando non solo ricette ma anche accorgimenti e curiosità sulle tradizioni culinarie locali e italiane

Angela Schiavina Maestra Di Cucina

Angela Schiavina apre le porte della sua calda e colorata cucina alle telecamere di R&D per la nuova rubrica video Spiluccando in cucina, pubblicata mensilmente sul blog di ricette firmato dall’insegnante di gastronomia.
Oltre ad avere la qualifica di Maestra, Angela è un’esperta di buone maniere e raffinate apparecchiature, già presidente e membro direttivo dell’Aici – l’associazione nazionale delle insegnanti di cucina, ha conseguito diversi riconoscimenti sul campo ed è più che nota in città per l’autenticità e la bontà delle sue preparazioni.

Da oltre 10 anni collabora con la testata Ravenna&Dintorni, curando sia sul portale web che sul settimanale cartaceo la rubrica Cose buone di casa. Il successo dell’appuntamento settimanale e l’affetto dei lettori l’hanno portata alla pubblicazione di due libri, editi da Reclam, che collezionano le ricette più prelibate della cuoca declinandole secondo la stagionalità dei piatti. 

Il consueto appuntamento con Cose buone di casa riserva quindi una sorpresa: la ricetta sarà corredata da un video dove la nostra  “azdora” – se così possiamo chiamarla – racconterà passo per passo i segreti delle sue preparazioni. Non il solito video tutorial, freddo e schematico, piuttosto una chiacchierata tra lo sfrigolio dei fornelli, sul buon cibo e le tradizioni.
La filosofia di Angela è quella di una cucina domestica, di cuore, che non si snatura per andare incontro ad ogni costo alla novità, all’etnico o al gourmet, restando però aperta e curiosa verso le influenze e gli spunti gastronomici anche oltre i confini del Bel Paese. Proprio mentre trita le erbette fresche per accompagnare un’antica ricetta dell’Artusi, sprigionando profumo di basilico, menta e coriandolo, ci rivela che quelli sono gli stessi aromi utilizzati poco prima per la realizzazione di un’orientalissima babaganoush

L’ibridazione, il contrasto, ma soprattutto il riuso sono infatti alcuni degli elementi chiave della soul kitchen di Angela, attenta agli sprechi e alla sostenibilità. Più volte durante la preparazione ci svela accorgimenti e piccoli trucchi per sfruttare al meglio ogni materia prima: preferire l’uso di piselli freschi, piuttosto che surgelati o in scatola e riutilizzarne i baccelli per la realizzazione di zuppe e risotti; rosolare aglio e cipolla con uno spicchio di mela per aumentarne la digeribilità, sostituire il semolino al pangrattato in caso di necessità e magari abbondare (in certe preparazioni) con una spezia come la noce moscata.
Questi alcuni dei consigli che condiscono le “spiluccature” di casa della Schiavina, nel nuovo appuntamento mensile che non vuole semplicemente sciorinare ricette, ma parlare di amore per la cucina a tutto tondo, tra le memorie gastronomiche della
moda di un tempo e le più moderne innovazioni, avvalendosi anche dell’aiuto del direttore di R&D, messo per l’occasione a montare albumi e sbucciare piselli, per incalzare la conversazione. 

Sformato Signora AdeleIn questo primo incontro, Angela ci prepara la ricetta numero 346 dello storico ricettario di Pellegrino Artusi, Lo sformato della signora Adele, piatto che viene narrato dal gastronomo con queste parole: «La bella e gentilissima signora Adele desidera vi faccia conoscere questo suo sformato di gusto assai delicato.» Angela segue i passaggi della ricetta fedelmente, mostrando le sue già note abilità di cuoca, rivisitando però alcuni ingredienti per aggiungere un tocco personale alla preparazione: ed ecco quindi che lo stampo da budino dove cuocere lo sformatino si divide in una serie di piccoli pirottini monoporzione (più adatti a un ricevimento o all’eventuale congelamento), il groviera francese è sostituito con hemental bavarese nella balsamella, e per arricchirla ulteriormente si aggiunge una spolverata di saporitissimo parmigiano stagionato. Mentre i sapori forti del contorno di umido di rigaglie di pollo e animelle suggerito dall’Artusi si trasformano in un freschissimo accompagnamento di piselli saltati, speziati e aromatizzati impreziositi nel gusto e nel colore dall’aggiunta di prosciutto cotto di alta qualità e fiori eduli, ideali per contrastare la burrosità e la delicatezza del soffice sformatino.

Il momento dell’assaggio viene innaffiato da un buon vino bianco e da qualche altra chiacchiera sulle tradizioni culinarie, in particolare quelle medioevali e rinascimentali, considerazioni che magari troveranno spazio nei prossimi incontri video con la maestra di cucina, che mese dopo mese impreziosiranno la sua amatissima rubrica Cose buone di casa.

 

Allarme al porto per gli emendamenti sulla Concorrenza. Il Pd: «Pericolosi»

Di Martino contro Lega, Fi, Fdi e Italia Viva: «Parlamentari senza conoscenze in materia tentano di destabilizzare il sistema»

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Denis Di Martino

Forte dissenso dal mondo sindacale e politico sugli emendamenti al disegno di Legge sulla Concorrenza riguardanti il sistema portuale nazionale, all’esame al Senato, che introdurrebbero modifiche alle normative relative al lavoro e le concessioni nei porti.

Il fronte sindacale compatto chiede il ritiro degli emendamenti, contestando in particolare l’introduzione della possibilità di interscambio di manodopera tra concessioni in capo a uno stesso soggetto all’interno dello stesso porto.

«Apprendiamo con tristezza, ma non troppa sorpresa, del nuovo ed ormai innumerevole tentativo da parte della destra politica italiana, di “infilare” all’interno di un qualsiasi decreto, emendamenti legislativi atti a modificare drasticamente le regole in banchina – si legge in un comunicato firmato dal direttore della Compagnia Portuale di Ravenna, Denis Di Martino, in qualità di segretario del circolo Pd del Porto -. Questa volta ci troviamo di fronte alla prepotente e strumentale azione di Lega, Forza Italia, Italia Viva e Fratelli d’Italia, che propongono di ridurre il potere e l’autonomia delle Autorità di Sistema Portuale, andando ad agire in particolare sui meccanismi che regolano le concessioni ed in maniera più generale, creando ulteriore burocratizzazione su tutto ciò che attiene alla gestione dei porti».

«Degno di particolare nota – continua Di Martino -, appare l’intervento della Senatrice Santanchè, colei che il 23 febbraio 2022, dichiarava che: “a Cortina serve l’aeroporto, per arrivarci è un calvario”. Oggi s’improvvisa “esperta di portualità” e firma l’emendamento al Ddl Concorrenza, che punta a legittimare lo scambio di manodopera in porto. Ci troviamo nuovamente dinanzi all’azione di parlamentari che, con dubbie motivazioni e nessuna esperienza e conoscenza della materia portuale, propongono iniziative legislative destabilizzanti e pericolose, attaccando l’attuale sistema portuale».

Le finalità contenute negli emendamenti proposti – secondo Di Martino – «mirano sostanzialmente a sostenere la deregolamentazione del sistema portuale e sostengono di fatto una prospettiva economica basata sulla concorrenza al ribasso. Il Circolo del Porto, insieme a tutto il Partito Democratico Ravennate, si oppone decisamente a questa visione di portualità, atta a mettere in discussione la pace sociale all’interno degli scali nazionali. Ci adopereremo con tutte le nostre forze, per contrastare le suddette iniziative legislative ed esprimiamo fin da ora la nostra vicinanza alle Organizzazioni Sindacali (Cgil, Cisl e Uil), che fin dal primo minuto, hanno espresso la loro contrarietà a queste irrispettose ed improvvisate proposte. Tutta la portualità italiana deve fare quadrato ed opporsi a questi emendamenti».

Carofiglio all’università di Ravenna per “correggere” il linguaggio dei giuristi

Lo scrittore terrà le lezioni del laboratorio dal 6 aprile al 13 maggio

Gianrico Carofiglio
Gianrico Carofiglio

Dal 6 aprile al 13 maggio, lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio terrà per gli studenti del I anno del corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza – Campus di Ravenna le lezioni del laboratorio di “Lingua e scrittura giuridica di base”.

Strutturato in tre segmenti, il laboratorio affronterà una riflessione generale sul linguaggio dei giuristi con l’individuazione dei difetti comunicativi dello scrivere (e del parlare) dei professionisti del diritto. Saranno esaminati i testi tratti dalla pratica giudiziaria, dalla giurisprudenza e dalla dottrina, individuandone debolezze logiche, errori espositivi, inutili oscurità e verranno, infine, enunciate le regole fondamentali della buona scrittura giuridica.

Il laboratorio di “Lingua e di scrittura giuridica di base” dell’Università di Bologna ha l’obiettivo di introdurre le matricole ad un uso consapevole e appropriato delle parole del e nel diritto e stimolare l’acquisizione di competenze chiave, come la comprensione del testo e l’individuazione dei passaggi e degli elementi giuridicamente rilevanti.

I ritratti di Naomi Campbell e Kate Moss entrano nella collezione del Museo d’Arte

Donazione di Paolo Roversi. I due scatti esposti in una sala dedicata ai “corpi in movimento” del Mar di Ravenna

Naomi+Paris+1997+for+Vogue+Italia++Paolo+RoversiNel 2020-21 il Mar-Museo d’Arte della città di Ravenna ha dedicato a Paolo Roversi una personale dal titolo Studio Luce, che ha ripercorso tutta la carriera del grande fotografo di moda ravennate e parigino d’adozione.

Grato a tutta la città per l’affetto dimostrato, Roversi ha deciso di donare due sue fotografie al Mar, che entrano a far parte della collezione permanente.

«Il Museo e il patrimonio della nostra città – afferma l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia –  si arricchiscono delle fotografie di un grande maestro di fama internazionale, non a caso scelto nel 2020 per gli scatti del Calendario Pirelli e recentemente dalla famiglia reale inglese per i ritratti della Duchessa di Cambridge. Con i suoi scatti Roversi porta con sé Ravenna, riconduce la sua ricerca a una bellezza pura, quasi spirituale, allo sfavillio dei mosaici di Sant’Apollinare, San Vitale e Galla Placidia, all’atmosfera rarefatta di un luogo pervaso da una bellezza serena, tersa, silenziosa e avvolto dalla nebbia. Non possiamo che essere grati a Paolo Roversi per questo dono».

Kate+New+York+1993+for+Harpers+Bazaar++Paolo+RoversiLe due fotografie ritraggono Naomi Campbell e Kate Moss immortalate per Vogue Italia e Harper’s Bazaar e, in occasione del ventennale dell’Istituzione del Mar, sono esposte insieme ad altre fotografie e video delle collezioni del museo in un percorso espositivo curato dalla conservatrice Giorgia Salerno dal titolo NUDES. Corpi in movimento.

La sala si completa con nomi prestigiosi della fotografia italiana e internazionale come Dino Pedriali, autore, da poco scomparso, dell’iconica fotografia di Pasolini; Carlo Ludovico Bragaglia, ideatore del fotodinamismo con il fratello Anton Giulio insieme a Yuri Ancarani, che proprio in questi giorni ha presentato al Moma di NewYork il suo ultimo film “Atlantide” e al cortometraggio “Esodo” di Alex Majoli realizzato in occasione delle celebrazioni dantesche dello scorso anno.

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