Mani Fiorite diventa polo infanzia 0-6 anni e il Comune esternalizza la gestione

Una sezione della materna diventa nido. La critica di Cisl e Uil per la decisione di togliere la scuola di via Caorle dalla guida diretta del personale pubblico

Pexels Photo 1322611Dal prossimo anno scolastico una delle sezioni di scuola dell’infanzia Mani Fiorite a Ravenna verrà trasformata in sezione nido e contestualmente la scuola in via Caorle diventa polo per l’infanzia 0-6 anni. È la scelta fatta dal Comune che ha deciso inoltre di esternalizzare la gestione. I sindacati Uil e Cisl criticano la condotta di Palazzo Merlato.

«La comunicazione di una decisione già assunta, con tempi compressi rispetto alla pubblicazione programmata per il bando, ha chiuso la strada a una reale concertazione – scrive la Uil-Fpl –. I servizi per l’infanzia devono essere materia di un confronto di più ampio respiro, che definisca una visione di prospettiva del sistema educativo, coinvolgendo in maniera fattiva sia le parti sociali che i sindacati di categoria delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti». Secondo il sindacato le analisi del Comune andrebbero riconsiderate alla luce della guerra in Ucraina, che sta portando ad accogliere anche sul territorio ravennate centinaia di profughi, molti dei quali in tenera età. La Uil-Fpl ritiene che la gestione diretta dei servizi da parte del pubblico sia sempre un valore aggiunto.

Sulla vicenda interviene anche Mario Cozza, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica: «Le categorie del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil stavano affrontando insieme la questione, coinvolgendo anche i livelli confederali delle nostre organizzazioni, e qualcuno ha scelto di gettare alle ortiche il percorso unitario, cercando di interstarsi una posizione. È sconcertante e trova una unica spiegazione, che però non giustifica un simile atto: siamo a pochi giorni dal voto per il rinnovo delle Rsu».

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