giovedì
21 Agosto 2025

Gas, la Danimarca diventa indipendente grazie alla piattaforma costruita a Ravenna

L’Ad di Rosetti Marino: «Anche l’Italia dovrebbe sfruttare il gas naturale»

Rosetti MarinoLa piattaforma Tyra II, realizzata nel cantiere Rosetti Marino di Marina di Ravenna, è partita oggi, mercoledì 16 marzo, per la Danimarca. Il convoglio, dopo circa un mese di navigazione, porterà il Modulo Alloggi di Tyra II nell’omonimo sito del Mare del Nord.

La piattaforma, del peso di oltre 5.400 tonnellate, è stata caricata lo scorso 18 febbraio sulla chiatta “H-408” che, al traino di un potente rimorchiatore, la porterà a destinazione. Dopo oltre 2.800.000 di ore lavorate e picchi giornalieri di 600 persone impiegate nella costruzione, è ora pronta a lasciare l’Italia.

La piattaforma permetterà a TotalEnergies di aumentare la produzione di gas naturale minimizzando l’impatto ambientale: le emissioni di CO2 diminuiranno del 30% nell’intero ciclo di estrazione, trattamento e invio del gas a terra.

Con questo impianto la Danimarca si rende indipendente dall’import di gas. «Con il progetto Tyra II – afferma Oscar Guerra, amministratore delegato della Rosetti Marino – la Danimarca diventa indipendente dalle importazioni di gas naturale dall’estero, obiettivo sul quale sarebbe utile anche per l’Italia avviare una seria riflessione sulle potenzialità inutilizzate dei nostri importanti giacimenti di gas naturale e sui benefici di maggior sicurezza energetica, ricchezza e occupazione che deriverebbero al nostro Paese se questi venissero adeguatamente sfruttati».

Arrivata a destinazione, a circa 200 km a nord-ovest della città di Esbjerg, la gru galleggiante più grande del mondo (lo Sleipnir) collocherà Tyra II in posizione, permettendo i lavori di avviamento della piattaforma, che dopo circa tre mesi inizierà ad essere “abitata” dagli addetti.

Tyra II è alta più di 55 metri ed è stata progettata ponendo massima attenzione al benessere di chi alloggerà nelle 80 cabine singole presenti nella piattaforma, che è dotata di tutti i servizi necessari (area ricreativa, mensa, sauna, sala fitness). Inoltre, sono presenti i generatori di potenza e le sale di controllo, per l’alimentazione e il monitoraggio delle principali utenze e dell’intero impianto.

«Sono molto orgoglioso del nostro team della TotalEnergies e della Rosetti Marino – ha dichiarato Eric Delattre, Amministratore Delegato di TotalEnergies EP Danimarca, durante la cerimonia di preparazione alla partenza– che hanno portato a termine la costruzione, nonostante tutte le circostanze difficili imposte dalla pandemia durate gli ultimi anni».

Alla Classense un “cantiere aperto” per ammirare il restauro della pala di Zaganelli

Il 24 marzo e il 13 aprile sarà possibile seguire dal vivo i lavori, che termineranno a maggio

Restauro Opera ZaganelliSono in corso i lavori sulla “Resurrezione di Lazzaro”, la grande pala d’altare rinascimentale del pittore Francesco Zaganelli, conservata nella Sala Muratori della biblioteca Classense di Ravenna. Dopo aver vinto il concorso “Opera tua” (con poco più di 129.000 voti online) circa un anno fa, a maggio il dipinto sarà completamente restaurato.

I lavori sono iniziati nel 2021 grazie al contributo di Coop Alleanza 3.0.

La modalità prescelta è quella del “cantiere aperto”: il 24 marzo e il 13 aprile (ore 16.30) sono in programma due appuntamenti, denominati “Cantiere Zaganelli”, durante i quali il pubblico potrà seguire dal vivo le operazioni di restauro (prenotazione allo 0544 482116 o scrivendo a segreteriaclas@classense.ra.it).

«La pala meritava di risplendere per se stessa – afferma Maurizio Tarantino, direttore della Classense – e nella sua recuperata integrità. Grazie a Coop Alleanza 3.0 e alla valanga di voti ricevuti stiamo per raggiungere il nostro obiettivo».

«Mi preme sottolineare – aggiunge Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna – la soddisfazione che proviamo nel vedere questa possibilità raggiunta attraverso la forte spinta che i ravennati hanno voluto e saputo dare al progetto di restauro che testimonia il rapporto profondo che lega la città al suo patrimonio artistico e culturale».

Restauro Opera Zaganelli 1Il restauro ha già coinvolto metà della superficie visibile dell’opera, che è stata sottoposta ad esami preventivi e puliture da parte del Laboratorio del Restauro di Ravenna, diretto da Ada Foschini.

I lavori si svolgono sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e con la collaborazione del Laboratorio diagnostico del Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna (Campus di Ravenna). Il coordinamento delle attività, invece, è affidato all’Ufficio tutela e valorizzazione del patrimonio museale della biblioteca Classense.

In particolare, il Laboratorio diagnostico e il Centro studi sull’opera d’arte del Dipartimento di Beni culturali hanno promosso il progetto Diagnostica e Arte: l’ultimo Zaganelli, con l’obiettivo di caratterizzare i materiali e la tecnica esecutiva del dipinto. Le indagini diagnostiche, coordinate da Chiara Matteucci, saranno realizzate in collaborazione con Lumière Technology.

«Siamo molto soddisfatti – afferma Enrico Bressan, presidente di Fondaco Italia, promotore del concorso insieme a Coop – di osservare come il progetto “Opera tua” di Coop Alleanza 3.0, giunto alla sua quinta edizione nel 2021, sia stato capace di coinvolgere e unire così tante energie positive al servizio della cultura e per la crescita del territorio. Si è giunti al 37esimo restauro dando vita ad un vero e proprio museo diffuso dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, tutto ciò anche grazie alla collaborazione con l’Associazione beni italiani patrimonio mondiale e il Touring club italiano».

Restauro Opera Zaganelli 2La “Resurrezione di Lazzaro” è un’opera di notevole importanza, citata anche dal pittore Giorgio Vasari nelle sue celebri “Vite”. Il dipinto, considerato l’ultimo realizzato dall’autore, potrebbe essere stato lasciato incompiuto e completato da alcuni suoi allievi.

Francesco Zaganelli è nato a Cotignola (in provincia di Ravenna) intorno al 1460 ed è morto a Ravenna nel 1532. Le opere del pittore, che in quei tempi era il più affermato della Romagna, oggi si trovano in importanti musei internazionali: la Pinacoteca di Brera, il Rijksmuseum di Amsterdam e la National Gallery di Londra, oltre al Mar di Ravenna.

Il prefetto vieta per «almeno sei mesi» manifestazioni nell’area portuale

Protesta Camion PortoDopo gli ultimi disagi provocati dalla protesta dei camionisti, il nuovo prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, ha deciso di vietare le manifestazioni nell’area portuale per almeno sei mesi.

Lo ha annunciato dopo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di ieri (15 marzo).

A tal riguardo sarà presto emanata un’ordinanza, alla luce anche dei lavori che interesseranno l’hub portuale nei prossimi mesi, relativi all’approfondimento del canale.

I profughi dalla guerra nel Faentino sono 150, aiutati da una rete di 60 realtà

Per lo più si tratta di donne e bambini, la metà circa ospiti di familiari e conoscenti, gli altri nelle strutture della diocesi

Aiuti1Nel territorio dei sei comuni della Romagna faentina sono circa 150 i profughi arrivati dall’Ucraina a seguito degli eventi bellici. Per lo più si tratta di donne e minori; un centinaio vengono ospitati in famiglie di connazionali, gli altri nelle strutture messe a disposizione dalla Diocesi di Faenza e Modigliana attraverso la rete costituita da Caritas, Comune di Faenza e Unione della Romagna faentina.

La rete del volontariato messa in piedi nel faentino sta lavorando a pieno regime per assicurare alimenti e generi di prima necessità. Su questo fronte la Croce Rossa Italiana e la Pubblica Assistenza supportano le istituzioni anche per raccogliere i dati degli ospiti che poi dovranno essere sottoposti dal personale Asl per gli screening sanitari.

Aiuti2Un form online accessibile dalla home page dei Comuni e dal sito dell’Unione della Romagna Faentina permette a associazioni, residenti e psicologi di comunicare la propria disponibilità a fornire aiuti. In circa 10 giorni di operatività dello strumento digitale allestito, oltre 200 le disponibilità per fornire aiuti: vestiario, generi di prima accoglienza, alloggi, cibo e accompagnamento in strutture di accoglienza o negli uffici per sbrigare le formalità per la permanenza in Italia.

Aiuti5C’è poi un indirizzo mail (emergenza.ucraina@romagnafaentina.it) che può essere usato da associazioni di volontariato che vogliono proporre specifiche attività o servizi; ad esempio a corsi di lingua italiana o inglese dedicate a minori e adulti rifugiati. Una volta raccolte le disponibilità e la natura dei progetti, il Comune farà da tramite con la comunità ucraina. Al momento una sessantina le associazioni che stanno collaborando per affrontare al meglio l’emergenza ma anche per organizzare piccole iniziative di inclusione e vicinanza per agevolare o rendere più facile questo momento drammatico per i rifugiati.

Stoccaggio di Co2, la Lega attacca: «Qual è la posizione della Regione?»

L’assessore Colla: «Necessario continuare la ricerca, ma…». Il consigliere del Carroccio: «La giunta sia chiara»

Fridays Future Ravenna Co2
Una protesta a Ravenna contro l’impianto di stoccaggio di Co2

«Qual è la posizione della Giunta in merito alla realizzazione dell’impianto di cattura e stoccaggio di CO2 di Ravenna e sulle azioni da mettere in campo per contrastare il declino dell’area offshore e del polo tecnologico energetico di Ravenna?». A chiederlo è il consigliere Emiliano Occhi (Lega) che, nel corso della commissione Economia presieduta da Manuela Rontini, chiede una presa di posizione netta sul tema “energia” che, spiega «il progetto in questione permetterebbe di avviare filiere nazionali. Questo progetto è stato portato avanti anche dal Comune di Ravenna e l’assessore Colla e il presidente Bonaccini ne hanno parlato bene. Purtroppo nell’ultima legge di Bilancio dello Stato è istituito un fondo per finanziare la nuove tecnologie anche per la cattura e lo stoccaggio di CO2, ma un emendamento che ha escluso gli stanziamenti a favore del progetto di stoccaggio di Ravenna: l’emendamento è stato votato da Leu e Movimento 5 Stelle ed è stato approvato grazie all’astensione determinante del Pd».

«Dobbiamo accelerare la transizione ecologica, accompagnare con una transizione a gas fino a quando il numero di energie rinnovabili non saranno sufficienti per ridurre l’energia da combustibili fossili. Ciò detto, in questa fase di transizione le fonti fossili continueranno a svolgere un ruolo cruciale, quindi è necessario continuare con la ricerca per la riduzione dell’emissione di CO2», è la replica dell’assessore Vincenzo Colla, per il quale «la vicenda di Ravenna merita grande attenzione e grandi valutazioni per non perdere un’esperienza industriale cresciuta negli ultimi 60 anni, ma allo stesso si deve avere la consapevolezza della rilevanza delle attività legate al mare perché l’economia blu è molto importante».

Parole alla luce delle quali Occhi si dice insoddisfatto perché «capisco la necessità dell’assessore di tenere insieme una coalizione molto complessa, ma bisogna che la Giunta dica chiaramente in che direzione andare e le parole di Colla non lo dicono».

“Forget” è il primo album del rapper cervese Spiro «per non essere dimenticato»

Sette tracce inedite per Simone Giannattasio (produzione Majorizm). Il lancio del disco con una incursione notturna sulla riviera per appendere manifesti e bandiere

14079f41 4261 42a5 Ab7c Cc24b8bbb1ee«La mia peggior paura è quella di non essere ricordato». Il rapper Spiro, all’anagrafe il cervese Simone Giannattasio, prova a esorcizzarla con il suo primo album che intitolo proprio “Forget”. Il disco – dieci tracce, prodotto da Majorizm (Massimiliano Giorgetti) – include anche produzioni di Marco Scaia e dell’artista milanese Chakra (all’anagrafe Luca Ferraresi).

Al suo interno tre brani già usciti (Cleopatra, Kintsugi ed Spdt) e sette pezzi inediti. In uno di questi (Senz’anima) c’è anche la voce di Bonnie, all’anagrafe Asia Bandini, mentre i Meglio di Enrico hanno dato il loro supporto strumentale al brano “Overdose”. Al progetto discografico hanno lavorato, per la parte grafica, anche Samuele Apperti e per il marketing Alessandro Cappelletti. «La musica per me è un bisogno fisiologico, una necessità ossessiva. Negli ultimi tre mesi sono riuscito a canalizzare tutte queste emozioni in un unico progetto: il mio primo album».

98677bff 81f5 42fe 8f93 43bd3c2ca87ePer promuovere l’uscita dell’album, nella notte fra il 9 e il 10 marzo in alcune località della riviera romagnola (Cervia, Cesenatico e Gatteo Mare) sono comparsi manifesti e bandiere con il logo “Forget” collocati nei punti più significativi delle cittadine: la statua di Pantani, il monumento dedicato a Garibaldi, la stazione ferroviaria, la multisala Uci.

Un percorso ciclopedonale con 7 nuove opere d’arte per un museo a cielo aperto

L’acqua sarà l’elemento principale del progetto, realizzabile grazie a un finanziamento regionale di 40mila euro. I lavori termineranno entro aprile

Montaggi Della BarcaContinuano i lavori, a Conselice, per la realizzazione di “Waterways” (le vie dell’acqua), un “museo a cielo aperto” con sette nuove opere di land art pensate per riscoprire il rapporto con la natura.

Sono già partiti quattro cantieri per altrettante opere, nella zona di Conselice e Frascata. Altri partiranno nei prossimi giorni a San Patrizio e Lavezzola. I lavori termineranno entro aprile.

Si tratta di un percorso ciclopedonale lungo la ciclabile Albaco, che collega Conselice al Parco del delta del Po e ai territori circostanti. Tutte le aree di interesse storico e ambientale scelte per la realizzazione delle opere sono anche ricollegabili al tema dell’acqua.

Un’opera sarà collocata al parco “Maria Fontana” di Lavezzola, una presso l’idrovora Sabbadina di Lavezzola, tre troveranno sede nell’area di riequilibrio ecologico “Bacini di Conselice” e due saranno installate nel canale dei mulini di San Patrizio. Per chi vorrà approfondire, le opere saranno supportate da Qr code. Inoltre, saranno presenti indicazioni per proseguire nel percorso.

Il progetto, coordinato dall’associazione Crac – Centro in Romagna, è stato possibile grazie a un finanziamento regionale di 39.961,61 euro nell’ambito del programma di sviluppo rurale 2014-2020 e va incontro alla richiesta dei cittadini di Lavezzola per azioni di riqualificazione urbana e ambientale, emersa nei tavoli del percorso partecipato “Rigeneriamo Lavezzola”.

«Diventerà occasione per tutti – ha dichiarato Paola Pula, sindaca di Conselice – di riscoprire il rapporto con l’ambiente in una nuova prospettiva, immergendosi in un paesaggio arricchito da elementi artistici ispirati alla natura e che utilizzano materiali naturali».

Queste installazioni artistiche si aggiungono alle tante presenti in Bassa Romagna e realizzate nell’ambito di Terrena, festival dedicato alla land art. Per informazioni sull’itinerario, visitare il sito: www.bassaromagna.it.

L’allarme di Conad: «Psicosi collettiva, così aumentano i prezzi sugli scaffali»

Con la crisi in Ucraina è scattata la corsa all’acquisto di farina, pane, olio

Furto SupermercatoCome già  in altre situazioni di emergenza, ad esempio durante la pandemia, «si sta manifestando una sorta di psicosi collettiva, anche alimentata dal tam tam mediatico e social, che produce una corsa all’acquisto indotta dalla paura soprattutto su alcuni generi primari come farina, pane e olio».

Lo scrive in una nota inviata alla stampa Cia-Conad, sottolineando come tutto ciò stia mettendo in difficoltà le filiere interessate, «innescando direttamente indesiderati effetti speculativi che producono un aumento immediato dell’ansia e della reazione emotiva, così come dell’inflazione».

«Come sempre – termina la nota – siamo impegnati al massimo per mantenere approvvigionati gli scaffali dei nostri punti vendita e difendere  per quanto possibile il potere di acquisto dei nostri clienti e dei consumatori in generale».

Quasi 10mila profughi ucraini in Emilia-Romagna: «Un contributo a chi li accoglie»

La proposta della Regione. Continua la raccolta fondi

UcrainiUn contributo economico di autonoma assistenza a chi accoglie le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina, o in casa propria o mettendo a disposizione un alloggio.

È questa la proposta della Regione Emilia-Romagna, presentata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nella riunione fra la Conferenza delle Regioni e il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Proposta rivolta al Governo e messa sul tavolo anche nella nuova riunione della Cabina di regia regionale per l’accoglienza dei profughi.

Il sistema di accoglienza, in Emilia-Romagna e nel Paese, continua ad essere diffuso e soprattutto presso famiglie e cittadini. È dunque necessario – secondo la Regione – sostenere questa rete spontanea, che al momento integra con grande efficacia la rete dei Cas (Centri accoglienza stranieri) gestita dalle Prefetture insieme agli enti locali.

Da qui la proposta di un contributo per autonoma assistenza, come avviene già in altri Paesi europei, destinato alle famiglie che stanno accogliendo i profughi o perché vi sono ucraini che hanno fatto arrivare connazionali o perché mettono a disposizione locali e alloggi.

Dal presidente Bonaccini arriva anche la proposta, sempre rivolta al Governo, di un rafforzamento della rete Cas attraverso la Protezione civile, con accordi con Prefetture e Regioni per reperire posti aggiuntivi.

I numeri in Emilia-Romagna

Sono 9.264 i profughi ucraini in fuga dalla guerra accolti al 14 marzo in Emilia-Romagna. Di questi, 3.604 sono donne, 4.250 sono minori.

Sono già stati consegnati 5.756 codici STP (Straniero Temporaneamente Presente), i tesserini sanitari provvisori che permettono a tutti i profughi di usufruire di qualunque servizio o prestazione sanitaria, secondo le regole e le modalità ordinarie.

Lo screening anti-Covid previsto ha riscontrato attualmente una positività del 3,2%.

Trasporti. Agevolazioni in materia di trasporto per la popolazione in fuga dalla guerra in Ucraina. Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha firmato un’ordinanza in base alla quale i cittadini provenienti dall’Ucraina possono viaggiare gratuitamente sul territorio nazionale, entro 5 giorni massimo dall’ingresso in Italia, per raggiungere il primo luogo di destinazione o di accoglienza. Il provvedimento comprende la gratuità del trasporto sui treni della società Trenitalia (Gruppo FS) che effettuano servizio di Intercity, Eurocity e regionali, sui servizi marittimi e sulla rete autostradale.

La raccolta fondi

Prosegue la raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque può versare – indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” – al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Un convegno in parrocchia per conoscere come fermare pedofilia e pedopornografia

Iniziativa promossa dalla onlus Pro Vita & Famiglia. Interviene don Fortunato Di Noto che lavora su questa materia dal 1989 con l’associazione Meter

Bambina Che Legge 550Si terrà a Ravenna un convegno organizzato in ambito ecclesiastico per conoscere gli strumenti di contrasto a pedofilia e pedopornografia che trovano nelle reti telematica un terreno che facilità la condivisione. L’incontro si terrà alla parrocchia di Santa Maria del Torrione (via Umberto Majoli 8) il 15 marzo alle 21, promosso dall’associazione onlus Pro Vita & Famiglia, dall’associazione Meter Onlus e dalla stessa parrocchia ospitante.

«Con la pandemia, nel 2020 la quantità di video denunciati ha raggiunto il numero esorbitante di 2.032.556, le chat segnalate dall’associazione Meter e bloccate dalla polizia postale sono state 456: 92 gruppi su WhatsApp, 100 su Telegram e 262 su Facebook», sottolinea il giornalista Simone Ortolani, referente regionale di Pro Vita & Famiglia Onlus, il quale, con il parroco don Paolo Pasini, ha fortemente voluto l’organizzazione di questo convegno a Ravenna.

Dopo i saluti iniziali del parroco don Paolo Pasini e del portavoce di Pro Vita & Famiglia, Jacopo Coghe, interverranno don Fortunato Di Noto e l’avvocato Maria Suma, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Meter, e l’arcivescovo di Ravenna – Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale Tutela Minori della Conferenza Episcopale Italiana. Modererà l’incontro la giornalista Daniela Verlicchi, vicedirettore del settimanale interdiocesano «Corriere Cesenate – Risveglio Duemila – Il Piccolo». Don Fortunato Di Noto, dal 1989, con l’associazione Meter Onlus, in collaborazione con la polizia postale e la magistratura, ha denunciato innumerevoli episodi di pedopornografia e ha svolto fondamentali attività per il sostegno alle vittime degli abusi.

Nell’ambito ecclesiale, con i pontificati di Benedetto XVI e di Francesco, sono state emanate norme giuridiche più severe e intensificati i rapporti con le autorità degli Stati per stroncare il fenomeno degli abusi sui minori perpetrati da sacerdoti e religiosi. Anche in seno alla Cei, a partire dalla pubblicazione delle Linee guida contro gli abusi del 2019, è nato un Servizio nazionale e una rete, con funzione di prevenzione e di ascolto delle eventuali vittime, che fa capo proprio all’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Ghizzoni e ha referenti in ogni diocesi italiana.

Omicidio Ballardini, le femministe: «Eliminata da un uomo quando non più utile»

L’accusa di associazioni e centri anti violenza: «Non è un dramma della disperazione, è femminicidio»

7Le associazione femministe e i centri anti violenza ribadiscono, in una nota inviata alla stampa, un concetto sui cui in questi giorni si è dibattuto molto sui social: quello di Maria Ballardini è stato un femminicidio.

Si tratta della 82enne uccisa a coltellate dal marito, il 77enne Claudio Cognola, che ha poi tentato di suicidarsi.

«Non è un dramma della disperazione e della solitudine il cui responsabile è lo Stato che non si prende sufficientemente cura e abbandona al loro destino anziani e anziane – si legge in una nota inviata alla stampa da  Casa delle Donne, Udi, Donne in Nero, Linea Rosa, Demetra, Sos Donna, Fmp, coordinamento regionale dei centri antiviolenza -. Non lo è perché molte donne si trovano quotidianamente nella situazione di Cognola: accudiscono mariti anziani e malati, essendo a loro volta bisognose di cure. Lo fanno con fatica, sopportando la propria sofferenza e quella dei loro compagni, la frustrazione nel vedere gli ultimi anni della propria esistenza dedicati al prestare cure, sopportando il senso di impotenza per quel poco che si può fare in certe situazioni e con la paura di lasciarli soli senza assistenza, nel caso venissero a mancare prima di loro. Eppure, non li uccidono, li curano».

«Lo si dà per scontato – continua la nota inviata alla stampa – perché lo stereotipo vuole che il ruolo della donna sia quello di cura. Ma quando sono le donne a necessitare di cure amorevoli e non sono più in grado di fornirne, ecco che siamo pronti a giustificare persino l’omicidio».

Secondo le femministe, quindi, si tratta di un femminicidio: una parola che «non indica il genere di chi è morto, indica il perché. Gli uomini eliminano fisicamente le donne quando sono loro di intralcio, quando non stanno al proprio posto, quando minano la loro supremazia. E, come il caso in questione evidenzia, quando non sono in grado di sopportare la nostra sofferenza, o la loro nel doverci accudire».

«Cosa differenzia Claudio Cognola, uxoricida di Maria Ballardini, da altri mariti che hanno brutalmente soppresso la vita delle mogli? Niente – continuano le associazioni -. Anche lei è stata eliminata da un uomo, nel momento in cui non è più stata utile, si è sottratta al suo compito di cura, addirittura necessitando di essere da lui curata».

Riunione a Ravenna per il gruppo internazionale che studia i disturbi del sonno

Dal 17 al 19 marzo alla Classense, la seconda volta in 14 edizioni: saranno presenti i maggiori esperti al mondo

Sonno

Per la seconda volta, dopo il buon risultato di partecipazione nel 2016, Ravenna ospiterà l’incontro del gruppo di studio internazionale del comportamento in sonno Rem (Rbd) giunto alla 14esima edizione. L’evento si svolgerà alla biblioteca Classense, da giovedì 17 a sabato 19 marzo.

È uno dei più prestigiosi incontri nell’ambito della ricerca scientifica sulle neuroscienze e prevede la partecipazione dei maggiori esperti al mondo dei disturbi del sonno, in particolare del comportamento in sonno Rem. L’Rbd è un disturbo motorio-comportamentale, caratterizzato dall’agire fisicamente i propri sogni, con possibili lesioni a sé stessi e al compagno di letto.

Il gruppo di studio internazionale nasce nel 2010 con lo scopo di promuovere la ricerca e la divulgazione scientifica di questo disturbo, che risulta essere uno dei principali marcatori precoci di malattie neurodegenerative a grande impatto sociale, come il Parkinson. Riconoscere precocemente l’Rbd permette di applicare trattamenti neuro protettivi e di prevenire l’avanzamento della malattia.

L’incontro, che ha lo scopo di potenziare le conoscenze scientifiche su questo disturbo, nel corso degli anni ha avuto sede in prestigiose città del Giappone, Usa, Germania, Finlandia, Spagna, Danimarca e Repubblica Ceca.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi