sabato
23 Agosto 2025

Dopo “Inferno” arriva “Purgatorio”: il secondo gioco da tavolo ispirato a Dante

Promosso dalla casa di produzione ravennate Cobblepot Games, è stato pensato con l’associazione Ravenna Parkinson per essere anche uno strumento di facilitazione all’inclusione delle persone che soffrono di malattie neurodegenerative. Prevendita dal 25 febbraio

PurgatorioDopo il successo di “Inferno” arriva “Purgatorio”. La casa di produzione ravennate Sir Chester Cobblepot presenta il secondo capitolo della saga di giochi da tavolo ispirati alle tematiche della Divina Commedia di Dante Alighieri. La prima uscita, Comedia Inferno, è stata il gioco ufficiale delle celebrazioni dantesche per il settimo centenario della morte del poeta nel 2021. Il secondo capitolo si intitola Comedia Purgatorio. Entrambi si basano sull’uso di un mazzo di carte.

«Tutto nasce dalla volontà di creare un gioco che prima di tutto fosse divertente, – afferma Giacomo Santopietro della Cobblepot – utilizzando i contenuti della Divina Commedia in modo coinvolgente. Quello che è stato inserito all’interno del gioco tenta di fare una ricostruzione dei messaggi chiave dell’opera di Dante».

L’ideatore del gioco è Gabriele Mari, game designer e operatore nell’ambito della disabilità. Infatti questa nuova uscita, realizzata con il contributo dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Ravenna, è realizzata in collaborazione con l’associazione Ravenna Parkinson e vuole essere anche uno strumento di facilitazione all’inclusione delle persone che soffrono di malattie neurodegenerative.

«Abbiamo cercato di tenere conto delle problematiche tipiche che una persona affetta da Parkinson ha, come la difficoltà di tenere in mano le carte», continua Santopietro. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto medico-scientifico del dottor Claudio Callegarini e al coinvolgimento dei pazienti e delle loro famiglie. “Purgatorio” ha una meccanica collaborativa, in cui i giocatori devono aiutarsi a vicenda, e favorisce la concentrazione e le capacità percettive, facilitando il confronto e la relazione.

L’associazione Ravenna Parkinson è stata fondata e promossa da volontari con lo scopo di aiutare gli ammalati e le loro famiglie. Ha deciso di sostenere il progetto per sensibilizzare la società civile su questa malattia e per combattere lo stigma sociale attraverso un veicolo di aggregazione, un gioco che possa essere giocato da tutti.

«Mi complimento con gli ideatori – afferma Gianandrea Baroncini, assessore alle Politiche sociali – e confermo la vicinanza dell’amministrazione a iniziative capaci di favorire ogni attività, compresa quella ludica, delle persone in difficoltà affinché non smettano mai di sentirsi e di essere parte attiva della comunità».

La casa di produzione Sir Chester Cobblepot ha rinnovato l’accordo con Top Hat Games per la pubblicazione di un’esclusiva Special Limited Edition del gioco, che verrà stampata in 700 copie limitate e numerate. La prevendita sullo shop di Top Hat Games inizia il 25 febbraio e termina il Dantedì del 25 marzo, o fino a esaurimento delle scorte. A quel punto inizierà la prevendita della versione standard. La distribuzione dei prodotti sarà da settembre.

Inoltre, al progetto hanno contribuito anche gli studenti del Liceo Artistico “Nervi-Severini” di Ravenna che hanno vinto lo stage alla Cobblepot Games. Tra gli incarichi a loro affidati, la rivisitazione a colori delle tavole da gioco ispirate alle opere in bianco e nero di Gustave Dorè, sotto la supervisione dell’artista Demis Savini.

Incontri, biciclettate, laboratori e spettacoli alla scoperta dei “Territori comuni”

Diritti, comunità, accoglienza, natura al centro di una serie di iniziative tra Ravenna e forese dell’assessorato all’Immigrazione

Territori ComuniDal 25 febbraio l’assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna lancia una lunga serie di iniziative che andranno avanti fino all’inizio di aprile. Convivenza, sostenibilità, equità sono i temi di questo percorso, dal titolo “Territori Comuni”, che esplorerà vari luoghi della città e del forese.

Il programma è suddiviso in cinque grandi aree: “Le forme del vedere i territori”, “Le forme dell’ascoltare i territori”, “Le forme del gustare i territori”, “Le forme del convivere” e “Le forme della città”. «Abbiamo pensato di proporre eventi che possano incuriosire molte persone – afferma l’assessora al Decentramento, Federica Moschini – che potranno confrontarsi con tante realtà e mettersi in gioco. “Territori Comuni” è proprio questo: condividere esperienze per essere sempre più consapevoli della ricchezza della nostra comunità».

A seguire alcuni appuntamenti in programma.

Per quanto riguarda la prima area, “Le forme del vedere i territori”, il 25 febbraio è previsto il primo incontro del laboratorio di fotografia “Abitare gli spazi”, che verrà condotto da Luca Gambi alla Casa delle culture di Ravenna. Permetterà ai partecipanti di imparare i fondamenti teorici e tecnici della fotografia, sperimentandoli anche sul campo.

Domenica 6 marzo alle 14 è in programma, a partire dalla Tomba di Dante, “Ci rubano le tombe! Storie di immigrati di successo”, una camminata interculturale che metterà in relazione i personaggi di Galla Placidia, Teodorico e Dante.

Domenica 20 marzo “Una pineta lunga sette colli”, ovvero una biciclettata tra le pinete di Ravenna. A ogni tappa, verranno letti brani tratti dalle opere di Dante, Boccaccio, Byron, Dryden, Pascoli, Coetzee e Guberti.

La seconda parte del programma, “Le forme dell’ascoltare i territori”, inizia il 23 marzo alle 21.30 al Teatro Socjale di Piangipane con Almar’à in concerto, la prima orchestra di donne arabe e del Mediterraneo.

Sabato 26 marzo si svolgerà “Il tessitore di foreste”, camminata poetica con Tiziano Fratus. Al cammino e all’osservazione degli elementi naturali presenti, si mescolano sessioni di meditazione, ascolto, scrittura e lettura.

Per “Le forme del gustare i territori” è in programma, il 15 marzo alle 20, al Teatro Socjale di Piangipane, “Pane e petrolio”, una coproduzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e Teatro delle Ariette. Lo spettacolo è il racconto di una generazione che ha attraversato il guado dalla civiltà contadina a quella operaia, per ritrovarsi in un mondo in cui tutto sembra sbriciolarsi e dove si fanno spazio intolleranze alimentari e sociali.

Per quanto riguarda la quarta parte, “Le forme del convivere”, a partire dal 3 marzo ci sarà “Territori comuni, il piacere di scrivere”, un corso di scrittura interculturale a cura della cooperativa sociale LibrAzione, in programma al centro sociale La Quercia di Ravenna.

Nell’ambito di “Territori Comuni” troviamo anche la rassegna letteraria sui diritti e contro le discriminazioni “Scritture di frontiera”, a cura dello scrittore Matteo Cavezzali. Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile ci saranno una serie di incontri con diversi ospiti alla Classense di Ravenna.

Questi sono solo alcuni degli appuntamenti di questo percorso di iniziative. Per consultare il programma completo visitare il seguente link: https://bit.ly/3HQMto3.

Per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì anche dalle 14 alle 18:
politicheimmigrazione@gmail.com
0544 482456
366 5738012

Prosegue la protesta dei camionisti: porto isolato, traffico in tilt

Il comitato provinciale dell’autotrasporto si dissocia

Sta proseguendo anche oggi (24 febbraio) la protesta dei camion contro il caro gasolio e l’aumento delle spese legate alla professione. Una protesta che sta isolando il porto di Ravenna, creando tanti disagi al traffico.

Si tratta di una sorta di sciopero nato quasi spontaneamente, dalle chat, cavalcata da gruppi informali.

A Ravenna, a prendere le distanze è stato il Comitato Unitario dell’autotrasporto della provincia, che pur condividendo i temi della protesta, si è apertamente dissociato sui modi, da iniziative non autorizzate e non programmate, parlando anche di possibili “infiltrati”, «arrivati a Ravenna esclusivamente per creare confusione ed illegalità agendo sul disagio dell’aumento dei costi».

E i ragazzi delle medie vanno a scuola di rap

Succede alla “Varoli” di Cotignola, grazie anche ai fondi Covid

Moder
Lanfranco “Moder” Vicari

Inizierà il 2 marzo e si concluderà a fine anno scolastico un laboratorio dedicato al rap per ragazzi e ragazze della scuola media “Luigi Varoli” di Cotignola.

Il laboratorio sarà tenuto dal rapper ravennate Moder (Cisim – Il lato oscuro della costa) e avrà frequenza settimanale, ogni mercoledì pomeriggio dalle 13.30 alle 15.

La partecipazione è gratuita grazie all’impiego di fondi Covid e saranno utilizzate l’aula magna e l’aula di musica della scuola, recentemente riqualificate con nuovi impianti e dotazioni.

Al termine del laboratorio i partecipanti saranno coinvolti in un evento musicale con un artista di livello nazionale.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Cotignola in collaborazione con l’istituto comprensivo “Don Stefano Casadio”.

Per il pm un omicidio premeditato per soldi: «Difesa di Nanni è stata farneticante»

Udienza 11 / La requisitoria dell’accusa conclusa con la richiesta di ergastolo per l’ex marito della 46enne Ilenia Fabbri, inquadrato come mandante, e il sicario reo confesso

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Angela Scorza

Per il mandante che ha saputo solo mentire non ci sono attenuanti possibili, per il sicario reo confesso ci sono ma non bastano a pareggiare le aggravanti: l’omicidio di Ilenia Fabbri, secondo l’accusa, è stato premeditato e mosso da motivi abietti. Quindi va dato l’ergastolo a Pierluigi Barbieri e Claudio Nanni, rispettivamente il killer che ha tolto la vita alla donna e l’ex marito che gli aveva affidato il compito in cambio di 20mila euro e un’auto usata di pari valore. Le richieste del pubblico ministero per il delitto commesso a Faenza il 6 febbraio 2021 sono arrivate stamani, 23 febbraio, dopo un’ora e mezza di requisitoria nell’undicesima udienza del processo in corte d’assise. Il 28 febbraio sarà il turno delle arringhe difensive e il 9 marzo la camera di consiglio con la sentenza.

È stata la sostituta procuratrice Angela Scorza a sostenere il grosso della requisitoria, con una dettagliata ricostruzione dei fatti e una precisa individuazione dei profili di presunta colpevolezza per i due imputati.

I FATTI
Quattro minuti è durata l’aggressione che ha messo fine alla vita della 46enne nella sua abitazione di via Corbara. Alle 5.58 è uscita di casa la figlia Arianna, alle 6.01 Babieri è entrato con una copia delle chiavi avuta da Nanni, alle 6.05 la fidanzata di Arianna rimasta a letto ha sentito le prime grida di Ilenia, alle 6.09 è piombato il silenzio, alle 6.17 arriva una pattuglia che trova il cadavere, poco dopo le 6.30 arriva ritorna la figlia che vedo la cruenta scena del crimine con la madre riversa sul pavimento con la gola tagliata.

LA PREMEDITAZIONE
I due imputati si incontrano di persona una dozzina di volte da agosto 2020, quando Barbieri esce dal carcere dove era in custodia cautelare per un pestaggio, al 29 gennaio 2021. Sul telefono di Nanni c’è un appunto di ottobre 2020 che recita “buco valigia chiavi” e dalla confessione di Barbieri pare essere un promemoria per scavare la buca in cui gettare il cadavere dentro a un trolley (quest’ultimo trovato nell’officina di Nanni e lo scavo sotto al ponte della ferrovia sul Lamone). Il 15 e il 30 ottobre vanno in scena due tentativi di omicidio: in uno Barbieri entra in casa ma non si orienta con le info ricevute, nell’altro invece c’è un’incomprensione e non entra nemmeno. A dicembre 2020 Nanni manda un vocale Barbieri: “Quando esco dal Covid si fanno tutte le cose che bisogna fare”.

NANNI SENZA SCRUPOLI
La prima ipotesi presa in considerazione come modalità di uccisione è simulare un suicidio per impiccagione. Fu Barbieri a opporsi facendo presente che l’avrebbe trovata la figlia. Nanni, secondo la versione fornita dal sicario, avrebbe risposto senza tanti dubbi: «Non me ne frega un cazzo, quella deve uscire morta da casa». Non stupisce quindi, secondo il pm, che il meccanico abbia usato la figlia e la sua passione per le auto per costruirsi un alibi: per il 6 febbraio aveva organizzato di andare a ritirare un’auto in provincia di Milano. Era una Bmw che la ventenne era orgogliosa di aver potuto comprare con i suoi risparmi (il padre contribuì forse proprio per accelerare l’acquisto).

SOLDI, SOLO SOLDI
Nel 2016 si apre in maniera esplicita la crisi coniugale tra Fabbri e Nanni con il marito che fa scrivere una lettera dall’avvocato alla moglie – «Nemmeno qui si è sporcato le mani”, dice Scorza – e si avvia la separazione. Il dispositivo del tribunale arriva nel 2017 e dice che entrambi devono vivere nella stessa abitazione fino alla vendita. Qui comincia a manifestarsi l’ossessione per il denaro di Nanni e il meticoloso percorso per lasciare la donna senza risorse. La estromette dall’azienda familiare, incassa 115mila euro dalla cessione di una gelateria e non le versa nulla, la lascia solo con una Conad card che le toglie quando comincia a pagare gli alimenti pur con ritardi.

DIFESA FARNETICANTE
Nanni si proclama innocente. O meglio, si proclama colpevole ma di un reato minore: a Barbieri aveva detto di andare solo a spaventare Ilenia perché chiudesse la causa di lavoro per mancate retribuzioni con cui chiedeva alcune centinaia di migliaia di euro. Il pubblico ministero definisce «farneticanti» le parole dell’imputato per proteggersi. Ma ragiona per assurdo e prova a prendere per buona questa versione. Restano due domande senza risposta. Perché Ilenia vedendo uno sconosciuto come Barbieri in casa avrebbe dovuto associarlo a Nanni e quindi capire che era una intimidazione perché lei mettesse a monte la causa di lavoro? Perché se questa era la richiesta fatta a Barbieri, il sicario si sarebbe autoaccusato di un reato più grave?

Un presidio in piazza a Ravenna contro la guerra

I sindacati lanciano un appello per «una de-escalation della crisi Russia-Ucraina»

PaceCgil, Cisl e Uil promuovono un presidio in piazza del Popolo a Ravenna il prossimo 28 febbraio alle 18, “aperto a tutta la società civile, alle associazioni e partiti politici”.

I sindacati ribadiscono l’appello «per una de-escalation della crisi Russia/Ucraina e la necessità della costruzione di una soluzione politica e negoziata che porti alla pace e tolga dal campo ipotesi e futuri rischi di un intervento armato. È necessaria un’iniziativa di neutralità attiva da parte delle istituzioni dell’Ue e degli Stati membri per ridurre la tensione e promuovere un accordo politico tra tutte le parti di fronte alla crisi aperta in Ucraina».

«Abbiamo assistito – continua la nota dei sindacati – a una preoccupante escalation di tensione tra Russia e Ucraina, con gli Stati Uniti e la Nato coinvolti nel possibile conflitto. Il silenzio delle Nazioni Unite e l’incapacità oggi dell’Ue di svolgere il ruolo di mediatore affidabile e autorevole, trattandosi di una crisi alle porte dell’Europa, sono segnali altrettanto preoccupanti e inaccettabili. Le conseguenze di un conflitto armato, che oggi nessun osservatore si sente di escludere, sarebbero gravissime per le popolazioni civili e per le possibili implicazioni che potrebbero coinvolgere l’intero continente europeo ed estendersi globalmente».

Hanno aderito all’iniziativa: Anpi, Arci, Coordinamento per la Pace Bagnacavallo, Libera, Arcigay, Sunia, Federconsumatori, Movimento Consumatori Ravenna, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale Provincia di Ravenna, PD Ravenna, Pri, Associazione Libere Donne, Casa delle Donne, Articolo Uno, Ravenna Coraggiosa, Acli Ravenna, Amnesty Ravenna, Gruppo Emergency di Ravenna, Associazione Nigeriana di Ravenna, Auser, Femminile Maschile Plurale, Comitato in Difesa Costituzione Bagnacavallo, Comitato in Difesa Costituzione Ravenna, Avvocati di Strada, Cooperativa Sociale Teranga, Associazione Life, Cooperativa Terra Mia, Romania Mare, Associazione Polonia, Ribellarti, Amici di Lourene, Associazione Cittadini del Pianeta, Jappo Associazione Donne Senegalesi, Amici di Rekko 7 Ravenna, Udi Ravenna, Linea Rosa, Rifondazione Comunista, Donne in Nero, Sinistra Italiana Ravenna, Overall, Terzo Mondo, Shahrazad.

In Romagna arrivano le prime 23mila dosi del nuovo vaccino Novavax

Non contiene mRna ma la proteina spike. L’assessore: «Speriamo di convincere i dubbiosi»

Novavax Vaccino Covid FgIn Emilia-Romagna è in arrivo, nei prossimi giorni, la prima consegna del nuovo vaccino di Novavax (“Nuvaxovid”): sono 74.500 le dosi (per un totale di 745 scatole contenenti 100 dosi l’una) attese per le quali è già stata definita la ripartizione sul territorio (23mila sono quelle destinate alla Romagna).

Come indicato nella circolare del ministero della Salute, è destinato alle persone dai 18 anni in su non vaccinate, che quindi non abbiano ancora iniziato il ciclo primario. Come per le altre tipologie di vaccino, è prevista la somministrazione di due dosi a distanza l’una dall’altra di 21 giorni e, ad oggi, non può essere utilizzato per completare un ciclo iniziato con vaccino mRna o a Dna né come dose booster.

La sua caratteristica è quella di non contenere mRna ma la proteina spike di Sars-CoV-2, assieme a una sostanza adiuvante che permette di potenziare la risposta del sistema immunitario all’antigene e solitamente di aumentare anche la durata di protezione.

Saranno previste linee vaccinali dedicate e le modalità d’offerta e di prenotazione verranno implementate a seguito delle indicazioni della Struttura Commissariale. Si invitano i cittadini a monitorare i siti web dell’Azienda territoriale del proprio territorio e il sito regionale.

«Con questo ulteriore vaccino speriamo di convincere a vaccinarsi quella porzione di popolazione, peraltro in Emilia-Romagna molto ridotta, che continua ad avere dubbi o paure – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Non appena saranno consegnate le dosi, le Aziende sanitarie potranno partire con le somministrazioni».

Debutto in Superlega per Alessandro Bovolenta: «Anche papà Vigor mi sta guardando»

Ha esordito con la Consar Ravenna il figlio del campione scomparso 10 anni fa

BovolentaHa debuttato in Superlega – il massimo campionato italiano di pallavolo – Alessandro Bovolenta, figlio del campione Vigor, scomparso 10 anni fa.

Il giovane, classe 2004, ha fatto il suo ingresso nel volley dei “grandi” domenica 20 febbraio a Milano con la maglia della Consar Ravenna mettendo a segno anche due punti, uno in più di quello che realizzò suo padre al debutto 32 anni fa.

«Ho sperato tantissimo di farlo con questa maglia, la stessa con cui ha esordito il mio papà. Non ho voluto prendere il suo numero perché comunque siamo due persone diverse». Sono state queste le prime parole di Alessandro, intervistato da alcune televisioni locali subito dopo la partita. «Volevo dedicare questo esordio ai miei nonni, che ci sono sempre stati», ha continuato il giovane, mostrandosi molto felice del suo debutto, nonostante la sconfitta (l’ennesima per la Consar, già matematicamente retrocessa in A2).

«I sogni che si possono dire sono giocare il più possibile – ha risposto riguardo le prospettive future – e far vedere come sono io in campo personalmente. Alla fine il sogno è farmi vedere».

«Anche il mio papà spero che mi stia guardando. Sono veramente felice e spero anche lui», ha concluso il giovane pallavolista.

Il giorno dopo sono arrivati anche i complimenti del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che sul suo profilo Facebook ricorda papà Vigor e si congratula con il figlio per il suo debutto. «Orgoglio di mamma Federica e dei quattro fratelli e sorelle. Buona fortuna Alessandro – scrive Bonaccini – non ho dubbi ti farai valere alla grande».

Vaccini anti Covid, al via le somministrazioni della quarta dose per i “fragili”

Le persone immunodepresse saranno contattate tramite Sms o direttamente dall’Ausl

INIZIO VACCINAZIONI COVID RAVENNA VACCINODAY 27 DICEMBRE 2020Quarta dose di richiamo “booster” di vaccino alle persone fragili, l’Emilia-Romagna è pronta a partire con le somministrazioni.

Dopo il via libera arrivato dal Commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, che ha fissato per martedì prossimo, 1 marzo, l’avvio della nuova fase della campagna vaccinale riservata alle persone gravemente immunodepresse, la macchina organizzativa della sanità regionale si è già messa moto per farsi trovare pronta all’appuntamento.

«Siamo in grado di affrontare nei tempi previsti questo nuovo step della campagna vaccinale – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – grazie all’efficiente organizzazione del sistema sanitario regionale e a tutto il personale impegnato con vari ruoli nelle vaccinazioni, a cui rinnoviamo il nostro grazie».

A chi e come verrà somministrata la quarta dose

I destinatari della quarta dose di richiamo saranno i pazienti con fragilità, dai 12 anni in su che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi (di cui la terza addizionale), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale.

È raccomandata, come indicato dalle autorità sanitarie nazionali, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria a causa di malattie, trattamenti farmacologici e trapianti di organo solido. Va fatta utilizzando uno dei vaccini a mRNA – Pfizer o Moderna – nei dosaggi autorizzati secondo l’età.

In Emilia-Romagna, secondo una prima stima, la platea dei soggetti immunodepressi ai quali è raccomandata la quarta dose addizionale è di oltre 53mila unità, su un totale di circa 900 mila a livello nazionale.

Queste persone fragili saranno contattate direttamente tramite sms o chiamata dalle singole Usl o dalle strutture sanitarie che le hanno in carico per fissare l’appuntamento per la somministrazione della quarta dose booster.

Con una circolare, la direzione generale dell’assessorato alle Politiche per la salute ha già inviato a tutte le Ausl e alle altre strutture sanitarie sul territorio le indicazioni operative.

Omicidio Fabbri, l’accusa chiede l’ergastolo per il sicario e l’ex marito di Ilenia

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Claudio Nanni

Al termine di un’ora e mezza di requisitoria, il pubblico ministero ha chiesto l’ergastolo per il 54enne Pierluigi Barbieri, sicario reo confesso della 46enne Ilenia Fabbri (uccisa un anno fa nella sua casa di Faenza), e per l’ex marito della vittima, il meccanico 55enne Claudio Nanni, inquadrato come mandante.

«Ci sono due vittime – ha ribadito in aula il Pm Angela Scorza – Ilenia e la figlia Arianna, a cui il padre ha lasciato delle macerie con cui dovrà convivere per sempre».

Seguiranno aggiornamenti.

Camion in fila al porto di Ravenna contro il caro gasolio. Traffico in tilt

CamionLa protesta degli autotrasportatori contro il caro gasolio – e l’aumento considerato insostenibile dei costi del lavoro – è arrivata anche al porto di Ravenna.

Dalle 7 di questa mattina (23 febbraio) camionisti ravennati e provenienti anche da fuori regione si sono dati appuntamento al porto per protestare, intasando il traffico e lasciando solo un piccolo passaggio per i mezzi diretti al porto.

Quasi duecento i camion presenti, con conseguenti disagi al traffico in tutta la zona.

“The passengers”, un film sulla seconda occasione dopo un “inciampo”

Gli autori Tommaso Valente e Christian Poli raccontano l’esperienza “Housing first”, progetto sociale ravennate che offre una casa a chi si è ritrovato senza tetto. Dal 25 febbraio a Cinemacity

The Passengers Housing First
Una scena dal docufilm “The Passengers”

È dedicato alle persone che ricercano ancora un posto nel mondo, ai viandanti segnati da storie dolorose che sperano in una casa per poter ripartire, il film documentario The Passengers di Tommaso Valente e Christian Poli.
Prodotta da Kamera Film e distribuita nelle sale da Emera Film, la pellicola arriva al Cinemacity di Ravenna – e in altre 35 città italiane – da venerdì 25 febbraio a giovedì 3 marzo.
Realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna e con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con il Consorzio di cooperative sociali Solco Ravenna e Instant Documentary, racconta la vita dei partecipanti a “Housing First – Prima la casa”, progetto di contrasto alla marginalità gestito da Solco sull’intero territorio provinciale.

Tommaso Valente, lei dal 1999 realizza documentari e corto metraggi, dimostrando un particolare interesse alle relazioni umane, al rapporto tra l’uomo e l’ambiente, come emerge da lavori quali Casilina Express, I ragazzi che si amano, Missione Alaska, The Ghosts of the Third Reich e Chronicles from the 20s. Come è stato coinvolto in questo nuovo progetto?
«Negli ultimi cinque anni mi è capitato di essere spesso a Ravenna per motivi professionali ed è qui che sono venuto a conoscenza del progetto. Inizialmente, le risorse erano così poche da immaginare solo un corto, poi siamo riusciti a sviluppare qualcosa di più lungo e articolato da far uscire nelle sale. Da tempo cercavo delle storie sulle tematiche a me care, raccontate dal punto di vista delle persone più fragili».

A distanza di tempo, cosa le ha regaato The Passengers?
«La possibilità di elaborare un nuovo linguaggio, di cambiare completamente il mio modo di approcciarmi ai soggetti, perché la cosa più importante è stato fare un film con i protagonisti e non sui protagonisti, coinvolgendoli. Loro sono parte integrante del lavoro».

Con Christian Poli, è stato il primo lavoro? Qual è stato il suo valore aggiunto?
«Già ci conoscevamo ma non avevamo mai fatto nulla insieme. È stata un’esperienza per- fetta perché, grazie alla nostra complementarietà, ci siamo arricchiti e aiutati a vicenda. Avendo lavorato principalmente come sceneggiatore, Poli ha trovato una serie di spunti e di modalità utili per entrare in sintonia con i protagonisti. Lavorando sui monologhi scritti da loro, è riuscito a tradurre la loro vita in linguaggio cinematografico».

Tommaso Valente The Passengers
L’autore e regista Tommaso Valente

C’è una storia che più di altre l’ha colpita a livello personale?
«Questo film ha toccato molto nell’intimo, Christian e me. Abbiamo attraversato storie vere, ciascuna delle quali trova forza nelle altre. Non c’è un senso individuale ma collettivo, perché proprio questo è il senso del progetto “Housing First”: poter condividere la propria difficile condizione di vita, in strada, senza casa. È un momento di riappropriazione e di riscatto verso la società: da soli si è soli, ma insieme si può fare qualcosa. Il film parla di persone, in prevalenza uomini, che hanno avuto un “inciampo” nella vita, qualcosa che potrebbe capitare a tutti: problemi genitoriali, rapporti complessi con il lavoro, dipendenze, relazioni sociali compromesse».

Cosa rappresenta la casa?
«Un punto da cui ripartire con la propria vita, prima di tutto. Una sorta di ancora che può aiutare, dopo innumerevoli difficoltà. E il nostro film è diventato la casa delle loro storie, in cui ciascuno di loro ha potuto raccontarsi come più desiderava».

Qual è stata la maggiore difficoltà incontrata a livello professionale?
«Dover lavorare in una maniera molto diversa da come ero abituato negli altri documentari. Siamo partiti con pochissime risorse e con un budget molto limitato rispetto allo sforzo richiesto nel raccontare queste storie. Però, lavorando in un contesto partecipativo, è stato possibile accedere a un finanziamento attraverso un crowfunding che ha raccolto il sostegno di ben 100 contributori».

E sotto il profilo umano?
«La difficoltà maggiore è stata trovare la giusta distanza dalle storie che ci coinvolgevano enormemente. Ogni volta, Christian e io sentivamo il bisogno di rimetterci, per così dire, in equilibrio. Ci siamo a lungo commossi, ma abbiamo anche riso in alcuni momenti. Con un’occhiata, una battuta o un gesto, siamo sempre riusciti ad affrontare anche le situazioni più delicate».

 

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