giovedì
17 Luglio 2025

Grave incidente a Savio di Cervia: madre e figlio di due anni portati al “Bufalini”

Sono otto in tutto i feriti di uno scontro frontale avvenuto in via Nullo Baldini poco prima delle 16 del 3 settembre

L'incidente di Savio
L’incidente di Savio

Due feriti gravi e altre sei persone portate all’ospedale con ferite di più lieve entità. Questo è il bilancio di un frontale avvenuto nel pomeriggio di martedì 3 settembre, poco prima delle 16, tra Savio di Cervia e Lido di Savio. A scontrarsi sono state due auto (una Opel e una Dacia). In totale otto i coinvolti: sulla Opel c’era una famiglia con due bambini. Proprio un bimbo di due anni e la madre sarebbero i feriti più gravi, portati in elicottero all’ospedale di Cesena. Sul posto cinque ambulanze con il supporto dei vigili del fuoco del distaccamento dei Cervia insieme alla polizia locale e ai carabinieri. L’incidente è avvenuto in viale Nullo Baldini: l’auto con la famiglia viaggiava verso Milano Marittima e si è scontrata contro la Opel proveniente dalla direzione opposta.

 

Sant’Agata sul Santerno: nove persone multate per abbandono dei rifiuti

Gli abbandoni in piazza Ugo La Malfa, zona defilata dove spesso viene lasciata la spazzatura.  Le indagini della polizia locale hanno permesso di risalire ai trasgressori

Abbandoni In Piazza U. La Malfa A S. Agata Sul S. (03 09 19)
La spazzatura in piazzaUgo La Malfa

Nove persone sono state multate per aver abbandonato i rifiuti in una piazza a Sant’Agata sul Santerno. In mattinata la polizia locale della Bassa Romagna durante un sopralluogo ha trovato numerosi sacchi di rifiuto indifferenziato e organico. La piazza è spesso un luogo prescelto per gli abbandoni dei rifiuti – scrive l’amministrazione –  per via della sua comodità (è in prossimità della San Vitale) e per il fatto che è in una posizione piuttosto defilata, quindi protetta da sguardi indiscreti. Alla fine di alcune indagini sono stati individuati nove cittadini, sanzionati per lo smaltimento errato dell’immondizia.

“L’amministrazione comunale ed Hera stanno monitorando puntualmente tutte le Isole ecologiche di Base (IEB) diffuse sul territorio, al fine di evidenziare eventuali criticità e rispondere alle esigenze degli utenti con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini un servizio efficiente e funzionale – precisa Elisa Sgaravato, assessore all’ambiente del comune di S. Agata sul Santerno -.Stiamo attraversando una fase transitoria di conferimento dei rifiuti che vedrà l’Unione dei Comuni a regime rispetto alla raccolta porta a porta della frazione umida e indifferenziata già dai primi mesi del 2020”.

“Chiediamo ai cittadini una collaborazione fattiva sia in termini di qualità della raccolta dei rifiuti, sia in termini di segnalazioni di problemi ai canali istituzionali (di persona, telefonicamente o via mail all’Urp e tramite l’applicativo Rilfideur) – conclude l’assessore Sgaravato – Ricordiamo che l’isola ecologica self service è aperta tutti i giorni 24 ore su 24 e garantisce uno sconto di 15 centesimi/kg sulla propria bolletta Tari”.

A S. Agata sul Santerno è in atto dal 6 maggio scorso il graduale riordino in atto di tutte le isole ecologiche di base. Si tratta di raggruppamenti di contenitori (cassonetti e bidoni carrellati), collocati nelle varie strade, che consentiranno di effettuare in un unico luogo la raccolta separata dei rifiuti. Nelle IEB è possibile conferire carta/cartone, plastica, vetro/lattine, organico, scarti vegetali e frazione secca residua.

La finanza sequestra 13mila articoli privi degli standard minimi di sicurezza

Abbigliamento, bigiotteria, giocattoli sequestrati dalle Fiamme Gialle in un negozio. Valore commerciale di circa 70mila euro

Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna hanno svolto un mirato controllo in materia di sicurezza dei prodotti, sequestrando circa 13.000 articoli privi degli standard minimi previsti dalla normativa a tutela dei consumatori.

In particolare, i Finanzieri della Compagnia di Faenza hanno sottoposto a controllo un’attività commerciale gestita da un imprenditore di origine cinese, individuando tra gli scaffali 12.905 articoli, tra cui prodotti sanitari e per l’estetica, bigiotteria, accessori di abbigliamento, attrezzature sportive e giocattoli per un valore commerciale di circa 70.000 euro, non conformi alle norme del Codice del Consumo in materia di sicurezza e, dunque, potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

I prodotti sono stati sequestrati e ritirati dal mercato ed il responsabile dell’attività commerciale è stato segnalato alla Camera di Commercio per la definizione della sanzione amministrativa, che potrebbe superare i 35.000 euro. L’operazione di servizio conferma l’efficacia del presidio economico-finanziario esercitato quotidianamente dalla Guardia di Finanza a contrasto degli illeciti economico-finanziari, compresi quelli connessi al commercio di prodotti non sicuri o contraffatti, con il duplice obiettivo di salvaguardare l’economia legale e di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini.

I carabinieri forestali: il cinghiale avvistato sulla spiaggia è fuggito in pineta

Le tracce dell’ungulato si perdono a ridosso della zona retrodunale. In passato altri avvistamenti simili tra città e lidi

I cinghiali avvistati nel 2017 nell’area della Bassona

I carabinieri forestali hanno seguito le tracce del cinghiale avvistato nella mattinata di oggi, martedì 2 settembre, in spiaggia ma senza riuscire a rintracciare l’animale che dopo l’escursione mattutina sulla battigia è tornato in mezzo alla confinante pineta.

Il comandante del Nucleo Biodiversità Giovanni Nobili riconosce la particolarità dell’evento: «Il cinghiale non è stanziale nella nostra pineta e in effetti questa è la prima volta che ci capita una segnalazione di questo genere in spiaggia». Dopo il “lupo di mare” , un esemplare che a inizio estate era stato avvistato nella pineta litoranea, quello del cinghiale è un altro episodio da segnare nell’agenda della fauna fuori contesto.

I cinghiali nelle zone di pianura sembrano comunque più comuni dei lupi: il primo giugno scorso un’auto a Lido Adriano ne ha investito un esemplare e in quell’occasione Coldiretti ricordava che la popolazione di questi animali è raddoppiata negli ultimi anni. Nel 2017 fece scalpore il ritrovamento di un branco di sette cinghiali nella riserva dell’Ortazzo Ortazzino.  Da ricordare anche un caso avvenuto nel 2014, quando un ungulato fu avvistato in piena cintura urbana, in viale Alberti: in questo caso l’esemplare era del tutto fuori controllo e la polizia fu costretto ad abbatterlo.

Cede il controsoffitto nella scuola elementare, nove aule inagibili a inizio anno

È successo durante i lavori di adeguamento sismico. Interrogazione della Lega in Regione

Scuole Pezzani Solarolo
L’edificio delle scuole Pezzani di Solarolo

A pochi giorni dall’inizio delle lezioni, durante i lavori di adeguamento sismico, due travi hanno ceduto ed è caduta una parte del controsoffitto della scuola elementare.

È accaduto alla “Pezzani” di Solarolo, come riporta oggi (3 settembre) il Carlino Ravenna.

I lavori, che sarebbero dovuti terminare entro l’inizio della scuola, verranno così prolungati e nove aule saranno inagibili. «Sei o forse sette troveranno spazio alle scuole medie», ha dichiarato al Carlino il sindaco Briccolani, mentre per le altre si valutano soluzioni alternative.

Il caso è finito anche sui banchi della Regione Emilia-Romagna,  con un’interrogazione depositata dal consigliere faentino della Lega Andrea Liverani.

«Il crollo comporterà un prolungamento dei lavori – conferma Liverani –, e quindi sarà impossibile alle classi nella data di inizio dell’anno scolastico. Dovranno trovarsi luoghi alternativi per gli alunni e sperare che il cantiere non si protragga per troppo tempo. Purtroppo lo stato degli edifici scolastici su tutto il territorio provinciale è preoccupante, nonostante i tanti interventi le scuole ormai vecchie hanno gravi carenze strutturali, e a Solarolo ci è andata bene che la scuola fosse chiusa per il periodo estivo».

Liverani chiede alla Regione «se si attiverà per ulteriori verifiche strutturali, e se è disponibile ad aiutare economicamente il Comune di Solarolo di fronte a questo imprevisto. Monitoreremo la situazione per verificare che le strutture siano solide, non abbiano carenze, e che sia ripristinato il precedente servizio nel più breve tempo possibile».

Un cinghiale, libero, avvistato in spiaggia a Punta Marina – VIDEO

Le immagini stanno diventando virali sui social

Stanno diventando virali sui social alcuni video del cinghiale che è stato avvistato poco dopo l’alba di questa mattina (martedì 3 settembre), libero, sulla spiaggia di Punta Marina.

Un avvistamento senza dubbio anomalo, su cui si stanno interrogando in particolare gli utenti di Facebook dei gruppi “Sei di Ravenna se” e “Sei di Punta Marina se”.

Le letture di “Hors d’Oeuvre” danno il via al festival Dante2021

Dal 4 al 7 settembre protagonisti la giornalista Silvia Brasca, l’editore Daniele Olschki, il linguista Emanuele Banfi e lo storico dell’arte Carlo Francini

Brasca
Silvia Brasca

Dante parla a ognuno di noi – “a la futura gente” (Par., XXXIII, v. 72), come vuole il titolo della nona edizione di Dante2021 – e ognuno di noi ha un Dante da raccontare: è questa la premessa di D.H.O. Dante Hors d’Oeuvre, preludio in quattro parti del festival dedicato al padre della lingua italiana e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca.

Le brevi letture dantesche di D.H.O. sono affidate non a dantisti ma a professionisti di altri settori, che mescolano esperienze scolastiche, ricordi personali, incontri inconsueti, memorie di famiglia; un appuntamento del tardo pomeriggio – alle 17 – nell’antico Refettorio del monastero benedettino di San Vitale (oggi Museo Nazionale), nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, ma anche nello spazio informale del Caffè Letterario in via Diaz. E, dopo il punto di vista inusuale di Dante Hors d’Oeuvre (dal 4 al 7 settembre), il programma di Dante2021 si inaugura mercoledì 11 settembre e continua fino a domenica 15 con incontri, concerti, spettacoli sempre sotto il segno di Dante, poeta ma anche uomo che continua a parlarci a dispetto della distanza dei secoli. Tutti gli eventi, compresi gli appuntamenti di D.H.O., sono a ingresso libero.

Mercoledì 4 settembre, al Museo Nazionale di Ravenna, D.H.O. riparte anche quest’anno da una delle più alte pagine della letteratura del Novecento…e da uno dei più attenti commenti a un passo della Commedia: “Il canto di Ulisse” da Se questo è un uomo di Primo Levi, l’indimenticabile episodio in cui Levi accetta di insegnare la lingua italiana al compagno di prigionia Pikolo (Jean Samuel) e sceglie di farlo attraverso la Commedia. Così, in quell’altro Inferno che è il campo di concentramento, le parole di Ulisse sopraggiungono nella tragedia dell’Olocausto e consentono di ritrovare, sia pure per pochi momenti, il senso e il valore della dignità umana e della libertà. Lettura e commento sono affidati a Silvia Brasca, giornalista e caporedattrice del TG La7; formatasi sulla cronaca di Mani Pulite, è stata caporedattore del programma televisivo Matrix ai tempi della direzione di Enrico Mentana.

Giovedì 5 settembre è la Sala Dantesca della Biblioteca Classense a ospitare – con l’introduzione del Direttore della Biblioteca, nonché dirigente alla Cultura del Comune di Ravenna, Maurizio Tarantino – Dante Alighieri: una questione di famiglia. La testimonianza è quella dell’editore Daniele Olschki, erede di una tradizione iniziata nel 1886 con il bisnonno Leo Samuel. Tedesco di origini polacche, in Italia Leo si dedicò all’attività editoriale e al commercio antiquario dei libri: un esordio che ha segnato la storia di famiglia, sviluppatasi sotto il segno di Dante. L’incontro alla Classense è per Daniele Olschki anche una… visita di famiglia: nelle sue sale si conserva infatti la splendida collezione dantesca che nel 1905 la Biblioteca acquistò dal bisnonno, collezione che comprende tutte le principali edizioni a stampa della Commedia fin dai primi incunaboli.

Venerdì 6 settembre appuntamento al Caffè Letterario (via Diaz 26) con Il mio Dante: da L’inferno di Topolino alle traduzioni in cinese e giapponese della Commedia. Emanuele Banfi, glottologo dell’Università di Milano-Bicocca, racconta momenti salienti, formativi, ma anche divertenti della propria vita. Un percorso lungo il quale Dante è sempre stato, da quando Banfi aveva poco più di sei anni, un fido compagno: dalle pagine del fumetto più famoso, e dalle avventure di Topolino nell’Inferno dantesco, fino al confronto con la sfida delle traduzioni della Commedia in lingue che appartengono a una sfera culturale lontanissima dalla nostra e che forse sono, in particolare nel caso del cinese, le lingue del futuro. Banfi si è occupato di storia linguistica dei Balcani e quindi di lingue orientali (arabo, cinese, giapponese, coreano), trascorrendo periodi di studio in Cina e in Giappone.

Sabato 7 settembre ancora al Caffè Letterario per la conclusione di D.H.O.: la parola passa a Carlo Francini, storico dell’arte e responsabile dell’Ufficio Unesco del Comune di Firenze. Il racconto del “suo” Dante è una narrazione divertita – ma profondamente competente – a partire dal confronto fra la statura imponente dello studioso e la piccolissima eppur fedelissima copia di riferimento della Commedia. Così Un metro e novanta per il Dante minuscolo hoepliano (cm 7,5 x 12) è una passeggiata fra ricordi e strade fiorentine – quelle che furono testimoni della vita, della poesia e dei pensieri dell’Alighieri – con una guida d’eccezione.
Francini ha curato numerosi restauri di monumenti fiorentini per conto dell’Amministrazione Comunale e pubblicato monografie sulla scultura fiorentina del Cinquecento e sulla museologia tra Otto e Novecento a Firenze; fra i suoi principali interessi Baccio Bandinelli e Michelangelo (è infatti anche membro del comitato scientifico della Fondazione Casa Buonarroti).

L’assessore suona il rock: Fagnani sul palco centrale della festa dell’Unità

E in giunta a Ravenna non è l’unico musicista…

Fagnani
Roberto Fagnani sul palco della Festa dell’Unità

Un assessore tra gli ospiti della Festa dell’Unità non è certo una notizia. Lo diventa invece, forse, se l’assessore in questione non partecipa a un dibattito ma imbraccia una chitarra elettrica sul palco centrale, lo stesso che domani (4 settembre), tanto per dire, ospita Gino Paoli.

È il caso di Roberto Fagnani, in giunta a Ravenna con le deleghe a Sport e Lavori pubblici, che il 2 settembre si è esibito alla festa nazionale del Pd in cover che hanno fatto la storia del rock con alcuni musicisti professionisti come Ricky Portera, chitarrista di Stadio e Lucio Dalla, Gigi Puzzo dei Corvi, il batterista Roby Morsiani e Mimmo Camporeale.

Fagnani è chitarrista per hobby e non è l’unico musicista all’interno della giunta di Ravenna.

Gianandrea Baroncini (assessore all’Ambiente) è infatti cantautore a tempo perso (ne aveva pure parlato il nostro Moldenke…) e anche Valentina Morigi (assessora al Bilancio) ha calcato i palchi della zona come bassista, con la band Caracoles.

Sul suv teneva undici cuccioli di cane stipati in due trasportini: denunciata

Una 41enne trovata dalla polizia in una area di servizio dell’autostrada: era diretta in Germania

Senza Titolo1Viaggiava a bordo di un Suv con undici cuccioli di cane di razza meticcia di tre mesi di vita stipati in due trasportini di plastica senza documenti e senza microchip: una 41enne tedesca è stato denunciato dalla polizia per detenzione di animali vivi in condizioni incompatibili con la loro natura. L’episodio è avvenuto nelle prime ore della mattina di ieri, 1 settembre, nell’area di servizio Santerno sulla A14, nel comune di Solarolo. La donna si è dichiarata proprietaria dei cuccioli che a suo dire erano diretti in Germania.

Un equipaggio del distaccamento della polizia stradale di Faenza è intervenuto dopo le segnalazioni di altri automobilisti che avevano visto nell’autogrill una Alfa Romeo Stelvio con a bordo un anomalo numero di cuccioli. Per verificare lo stato di salute degli animali i poliziotti hanno fatto intervenire il veterinario reperibile: le bestiole si presentavano denutrite e sono state sequestrate e affidate alle cure della onlus Amici degli Animali.

Rifiuti in fiamme, analisi Arpae sull’aria: «Valori di poco superiori ai limiti»

Incendio alla ditta Albatros nella zona industriale. L’agenzia per l’ambiente ha sistemato una strumentazione a Marina di Ravenna per valutare le ricadute

Incendio Baiona RicI campionamenti dell’aria fatti da Arpae per valutare l’impatto ambientale causato dall’incendio sviluppatosi il 31 agosto nell’area della ditta Albatros, che si occupa di smaltimento rifiuti nella zona industriale di Ravenna, hanno dato risultati «con valori molto contenuti e di poco superiori al limite di quantificazione». Lo rende noto l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.

Dopo aver verificato le previsioni di vento col Servizio Meteo, è stato collocato un campionatore di aerosol a Marina di Ravenna, zona indicata significativa per le possibili ricadute dei fumi provocati dal rogo. Mentre durante le prime fasi dell’incendio il vento (molto debole) proveniva da sudest – spostando in quota la colonna di fumo verso nordovest – successivamente  ha cambiato direzione verso est-nordest. Il primo campione di aerosol è stato raccolto tra sabato sera e domenica mattina per 12 ore. Il secondo, nella medesima località, quando l’incendio era già spento, è stato raccolto per 24 ore tra ieri mattina e questa mattina. La raccolta del terzo campione – a scopo precauzionale – è tuttora in corso (da oggi a domani mattina).

Queste le informazioni divulgate da Arpae: «I risultati del primo campionamento mostrano una concentrazione di diossine/furani di 0,035 pg Who-Te/m3, con assenza del congenere più tossico Tcdd, e di  Benzo(a) Pirene di 0.027 ng/m3. Valori molto contenuti e di poco superiori al limite di quantificazione». Sono in corso le analisi dei metalli. Nella centralina di Ravenna San Vitale (sottovento rispetto all’incendio, almeno nelle prime fasi) non si sono riscontrati valori anomali di concentrazioni di polveri Pm10 e Pm 2,5.

Due auto si scontrano, due bambini tra i 7 feriti. Illeso il cane in uno dei veicoli

Frontale sulla rampa che collega via Stradone e la Classicana. Le persone coinvolte tutte al pronto soccorso con ferite di media gravità

Due auto si sono scontrate frontalmente, nel pomeriggio del 2 settembre, a Porto Fuori sulla rampa di collegamento tra via Stradone e la Classicana: il bilancio è di sette feriti tra cui due bambini, per tutti le ferite sono di media gravità e sono stati trasportati al pronto soccorso. Illeso il cane che viaggiava a bordo di uno dei veicoli. Su un suv viaggiavano quattro adulti, due uomini e due donne originari della provincia di Modena e con loro l’animale, mentre su un monovolume si trovava una donna con il figlio e un suo compagno.

Il 118 è intervenuto sul posto con quattro ambulanze e l’elicottero. Per il recupero dei feriti anche i vigili del fuoco hanno fornito il proprio contributo mentre la polizia locale si occuperà dei rilievi di legge.

«Erbacce, furgoni e quel cartello stradale in piazza San Francesco davanti allo Iat»

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione con tanto di fotogallery di un lettore che si lamenta dello stato di piazza San Francesco e dintorni, in centro a Ravenna.

«Di Dante a Ravenna si straparla da qualche anno a questa parte, complice la ricorrenza del 2021, eppure il contenitore (allargato) che ne contiene i resti mortali non è esattamente al centro delle attenzioni di questa amministrazione, esattamente come non lo è stato per quelle che l’hanno preceduta. Nel selciato di Piazza San Francesco si lascia crescere l’erba, negli interstizi tra una pietra e l’altra e, per agevolare la formazione di quegli interstizi, si continua colpevolmente a chiudere entrambi gli occhi sui furgoni che quotidianamente utilizzano la piazza per fare inversione ed uscire dal cul de sac di via Corrado Ricci. L’erba nel selciato è visibile anche con google street view: ne sarà fiero lo smart assessore che ha la delega anche del Turismo. Siccome al peggio non c’è limite, da tempo un cartello stradale è inspiegabilmente legato con filo di ferro alla recinzione del giardino intitolato a Rinaldo da Concorezzo: nessuno lo avrà notato, men che meno lo avranno notato dal prospiciente ufficio turismo, ufficio al quale il decoro della città dovrebbe stare a cuore».
Enrico Bonfatti

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