Bilancio: la Provincia fantasma naviga a vista

Previsti lavori sulle strade per 12milioni di euro e nelle scuole per 5,5 milioni, di cui quasi la metà per il Callegari Olivetti

Se per il Comune il bilancio dovrebbe essere discusso e approvato ad inizio 2018, è molto probabile che in Provincia i tempi si allunghino. L’ente di piazza Caduti ha approvato il previsionale 2017 soltanto a giugno e nella relazione si parlava di una situazione finanziaria “gravissima” dovuta soprattutto alla situazione istituzionale: come si ricorderà, era prevista l’abolizione delle Province con il referendum del 4 dicembre che però è stato bocciato. Così, in assenza di un piano B, questi enti vivono in una situazione a “metà del guado”, con un calo enorme dei trasferimenti. Tanto che il bilancio previsionale 2017, anziché con programmazione triennale, si è limitato all’anno in corso. Per quanto riguarda il prossimo anno, al momento l’unico documento approvato è quello del piano triennale dei lavori pubblici che, per il 2018, prevede investimenti pari a 19 milioni di euro in gran parte finanziati dalla Regione.

Bagna

Alle porte di Bagnacavallo l’A14 Dir scavalca la statale 253: la realizzazione di uno svincolo di collegamento tra le due arterie in questo punto è uno dei pochi progetti che la Provincia dovrebbe avviare nel 2018 per un costo di 5,8 milioni di euro

I lavori sono previsti nei due settori principali rimasti alle Province: strade e scuole. Per quanto riguarda la viabilità, ci sono 12,156 milioni di euro, realizzati in larghissima parte grazie a contributi regionali (7,5 milioni) o statali (due milioni). Tra i progetti più costosi la bretella tra A14 dir e San Vitale a Bagnacavallo (5,8 milioni di euro). L’altro centro di spesa importante è quello dell’edilizia scolastica: oltre 7,1 milioni di euro (5,5 quelli che arriveranno dalla Regione). Gli interventi principali sono all’Olivetti-Callegari (2,57 milioni).
I lavori pubblici soffrono la scarsità di risorse. Da marzo 2017 gli enti provinciali girano allo Stato le entrate da Ipt (l’imposta di trascrizione che si paga sui veicoli) e le imposte sulle assicurazione dell’auto, un tempo le loro maggiori entrate (in totale a Ravenna valgono oltre 28 milioni di euro). Il risultato è che per la Provincia sono sempre più importanti le sanzioni amministrative, lievitate grazie all’uso di autovelox. Nel 2017si è arrivati a 4,2 milioni di euro di incassi. Non trascurabili anche i 650mila euro che si incassano da rimborsi vari e da canoni di locazione. A questo proposito, i bar all’interno delle scuole portano in cassa 82mila euro, a cui si aggiungono 193mila euro che comprendono i canoni delle caserme dei carabinieri di Lugo, Cervia e San Pietro in Vincoli e dei bar nei locali del palazzo di piazza Caduti.
Come detto, questi sono i conti del 2017 che, data la stagnazione della situazione delle province, dovrebbero essere confermati il prossimo anno.

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