Uninominali: a Ravenna eletti i candidati Pd, ma a fatica contro il centrodestra

Tre riconferme dal Ravennate: Collina al Senato, Pagani e Di Maio alla Camera, Movimento 5 Stelle sempre terzo

Paganicollina

Da snistra: Collina, Barattoni (segretario pd) e Pagani

Sono sempre stati in testa, ma con uno scarto che raramente ha superato i 2 punti percentuali, eppure alla fine sono stati tra i pochissimi a spuntarla. Stefano Collina al Senato e Alberto Pagani alla Camera saranno tra i pochi parlamentari che sono riusciti a farsi eleggere all’uninominale nelle file del Pd, nonostante nella circoscrizione complessivamente abbia prevalso il centrodestra.

A Rimini, per esempio, sarà il candidato di Lega e Forza Italia ad andare a Roma nella Camera alta.

Una curiosità: ce l’ha fatta invece il tanto discusso Pierferdinando Casini, grazie ai voti del Pd e nonostante Liberi e Uguali, che gli aveva candidato contro il ravennate ex governatore Vasco Errani, che ha ottenuto un 7,6 percento, ampiamente sopra il deludente risultato della nuova forza politica che anche nella città di Errani, Ravenna, ha superato di poco il 4 percento.

A fine scrutinio nel collegio uninominale ravennate del Senato, Stefano Collina supera i 96mila voti, pari al 32,5 percento, seguito da Massimiliano Alberghini che per la seconda volta in pochi mesi sfiora l’impresa e ottiene quasi 93mila voti pari al 31,2 percento, con la Lega che da queste parti doppia Forza Italia (oltre il 18 il Carroccio, sopra il 9 Forza Italia). Terzo il forlivese Alessandro Ruffilli del Movimento 5 Stelle che sfiora il 27 percento.

E ce l’ha fatta anche Alberto Pagani alla Camera, in una circoscrizione in cui il centrodestra supera il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle supera il Pd. Complice anche in questo caso lo scarso risultato degli ex Pd, che non sono stati decisivi.

Quando siamo a 292 seggi su 302, Pagani è stabile in testa al 32,3 percento mentre Samantha Gardin (centrodestra) è al 30,7. Più alto qui il dato del Movimento 5 Stelle rispetto al Senato, nonostante il candidato (ferrarese) David Zanforlini fosse stato sospeso dal Movimento per non aver voluto dichiarare se in passato abbia fatto o meno parte di una loggia massonica. Rispetto a Ruffilli arriva al 28 percento (forse perché alla Camera votano anche gli under 25).

Nel collegio di Forlì, che includeva Faenza, ce l’ha fatta il forlivese Marco Di Maio, anche lui del Pd.

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