Elezioni a Faenza: 4 candidati e 15 liste ma per il sindaco sarà una sfida a due

Per il dopo Malpezzi si preannuncia un testa a testa tra Isola (centrosinistra) e Cavina (centrodestra) con le incognite 5 Stelle e, soprattutto, l’affluenza alle urne. Le candidature di estrema sinistra tentano di entrare in consiglio

Faenza Piazza Del PopoloSono quattro i candidati a sindaco che si presentano alle elezioni amministrative di Faenza, dove si vota il 20 e 21 settembre per il rinnovo del consiglio comunale e la scelta del sindaco dopo dieci anni di Giovanni Malpezzi (qui il suo saluto ai faentini).

A giocarsi la vittoria saranno il candidato sindaco del centrosinistra Massimo Isola, vicesindaco uscente (qui la nostra intervista), e quello del centrodestra Paolo Cavina (qui la nostra intervista), ex capogruppo in consiglio comunale di Insieme x Cambiare, lista civica che per circa nove anni ha sostenuto la coalizione oggi opposta, di centrosinistra.

Gli altri due sono esponenti dell’estrema sinistra con l’unico scopo di entrare in consiglio comunale (risultato oltretutto molto complicato, se non impossibile, da raggiungere, non essendo in coalizione): Paolo Viglianti per la lista comunista che riunisce (con tanto di falce e martello) Pci e Prc e Roberto Gentilini per Potere al Popolo.

In totale sono 15 (un record per Faenza) le liste che compariranno nella scheda elettorale. Sette sono quelle che formano la coalizione di centrosinistra. Oltre al Partito Democratico (di cui Isola è esponente di lungo corso) troviamo i renziani di Italia Viva, i Verdi (più precisamente Europa Verde, in cui è confluito anche Possibile), Coraggiosa, la lista di sinistra nata sul modello di quella regionale con Elly Schlein, e pure il Movimento 5 Stelle, primo caso in Italia di alleanza alle elezioni comunali. A completare la coalizione ci sono poi due liste civiche, Faenza Cresce (di ispirazione cattolico-moderata) e Faenza Contemporanea.

Dall’altra parte, Cavina è sostenuto, oltre che dalla sua Insieme X Cambiare, da simboli di partiti di destra come quello della Lega e di Fratelli d’Italia (ma anche il Popolo della Famiglia di Adinolfi), in qualche modo “compensati” dalla presenza di altre due liste civiche definite moderate, Per Faenza e Rinnovare Faenza. Difficile fare previsioni, anche a causa forse dell’incognita più grande, quella dell’affluenza, in epoca Covid.

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