L’imposta di soggiorno non pagata da Bucci innesca lo scontro nell’opposizione

L’ex consigliere comunale e oggi presidente della Pigna indagato per peculato: non versò al Comune i soldi entro i termini. Forza Italia, Lega, Lpr e Alberghini lo attaccano: «Non siamo noi la finta opposizione, lui finanziava le attività con soldi non suoi». La difesa: «Non mi giustifico ma a quel tempo non avevo le risorse»

Maurizio Bucci

Maurizio Bucci

A circa otto mesi dalle elezioni comunali di Ravenna, nell’opposizione volano gli stracci come forse mai era accaduto prima. Lega, Forza Italia, Lista per Ravenna e gruppo Alberghini – le formazioni presenti in consiglio che nel 2016 in coalizione persero al ballottaggio sostenendo la candidatura di Massimiliano Alberghini – mettono nel mirino Maurizio Bucci, ex candidato sindaco quattro anni fa con la lista civica la Pigna di cui oggi è presidente dopo essere stato consigliere comunale.

Gli attacchi riguardano le vicende giudiziarie in cui Bucci si trova coinvolto per la sua attività di albergatore. La procura ha chiesto il suo rinvio a giudizio per peculato: a dicembre l’udienza preliminare per 27mila euro di imposta di soggiorno incassata dai turisti e non versata al Comune entro i termini (dalle indagini è emerso che negli anni 2015-2017 la contestazione di Ravenna Entrate era per un totale di 80mila euro: mancano 30mila euro dopo la rateizzazione). L’opposizione lo accusa di aver finanziato le sue attività imprenditoriali con soldi delle casse pubbliche, facendo notare come Bucci si candidasse mentre era debitore del Comune.

L’ex consigliere e imprenditore parla dalle pagine delle edizioni odierne di Resto del Carlino e Corriere Romagna. La difesa è semplice: il mancato rinnovo di un importante contratto con le Ferrovie per ospitare il personale nel suo albergo mandò in crisi l’azienda che non aveva la liquidità necessaria per il pagamento trimestrale della tassa di soggiorno, privilegiando altre voci di spesa come gli stipendi. Bucci non giustifica il suo operato e quello di altri 51 albergatori che si trovano indagati come lui, ma si sarebbe aspettato maggiore dialogo dal Comune. Va ricordato che il recente decreto Rilacio ha depenalizzato il ritardo del pagamento dell’imposta di soggiorno.

C’è poi un filone più politico della diatriba tra Bucci e il resto dell’opposizione. Ed è quella dell’accusa reciproca di aver fatto finta opposizione per agevolare le manovre e la vittoria del Pd e del centrosinistra con Michele de Pascale. Bucci lo ha detto più volte a proposito dello schieramento che appoggiava Alberghini. Questi ultimi si chiedono che opposizione potesse voler fare davvero uno che era debitore del Comune: quel 5,59 percento di voti raccolto dalla Pigna che si presentò da sola e non con il centrodestra, quanto aiutarono De Pascale? Su questo tema è probabile che arrivi una replica dalla Pigna proprio oggi, 9 ottobre, con una conferenza stampa convocata.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24