«Vietare l’ingresso agli asili ai genitori con green pass? Una sciocchezza»

Il sindaco risponde all’appello dei dieci candidati sfidanti e respinge la proposta: «Chiedo a quelli che hanno un minimo di buon senso, concedendo loro il beneficio del dubbio, di dissociarsi». Ancarani (Fi) fa subito dietrofront: «Uno sbaglio»

«Si sta chiedendo di privare l’80 per cento dei genitori della possibilità di accompagnare i figli a scuola perché il 20 per cento non si è voluto vaccinare. È evidente a chiunque che si tratta di una follia inaccettabile». Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e candidato per il bis con il centrosinistra, respinge al mittente l’appello sottoscritto da tutti i dieci sfidanti alle prossime elezioni. Per la precisione la richiesta rivolta al Comune è quella di non fare entrare ai nidi e alle materne i genitori vaccinati o in possesso di green pass, così come accade per quelli non in possesso di green pass.

De Pascale non risparmia toni decisi con qualche venatura di sarcasmo: «Comprendo che siano giorni trafelati di campagna elettorale e può essere comprensibile compiere una sciocchezza. Chiedo ai candidati sindaco che hanno un minimo di buon senso, concedendo loro il beneficio del dubbio, di dissociarsi pubblicamente dalla nota. Già i non vaccinati penalizzano i loro figli, in più si vorrebbe penalizzare anche i genitori vaccinati e i loro figli. Non stupisce la posizione di alcuni candidati sindaco apertamente no vax, stupiscono invece le posizioni degli altri che almeno a parole finora avevano avuto posizioni pubbliche che a tratti avevo anche apprezzato».

Il primo cittadino ricorda poi che la disposizione è una legge dello Stato. Norma e circolari dicono chiaramente che per l’accesso alle scuole è necessario il green pass: «Quindi non è la giunta che emana linee guida, ma si applica una norma dello Stato, analogamente a quanto stanno facendo i comuni vicini. In questi giorni, ad esempio, ci siamo confrontati con il Comune di Forlì che si comporta esattamente come noi». Il riferimento è a una amministrazione di centrodestra.

E chi non può vaccinarsi? «Togliamo di mezzo qualsiasi forma di retorica: se risultano dei malfunzionamenti nelle procedure di esenzione dall’obbligo di green pass possono essere immediatamente segnalati».

Infine c’è un tema di gestione logistica. Alle materne e ai nidi non si entra tutti insieme come alle elementari, ma si entra scaglionati in fasce orarie che vanno dalle 7.30 alle 9: «Emerge dalla proposta, inapplicabile, una totale non conoscenza dell’organizzazione dell’offerta dei servizi educativi e questo, accanto all’ambigua posizione sui vaccini, mi preoccupa e inquieta molto».

A stretto giro di posta dalle dichiarazioni del sindaco, è arrivato il primo dietrofront. Alberto Ancarani di Forza Italia ritira la firma: «Ho erroneamente messo la mia firma, a seguito di una narrazione di fatti evidentemente non del tutto precisa, a un comunicato che nell’intento, almeno mio, di voler tutelare i bambini non responsabili delle scelte dei genitori, finisce per schierarmi contro la mia volontà e la mia posizione politica contro i vaccini e contro il green pass. Non intendo rimanere fra i firmatari di quel comunicato».

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