Il vicesindaco vuole una via dedicata alla fine del potere pontificio su Ravenna

Fusignani, segretario provinciale del Pri, annuncia che la commissione toponomastica sta lavorando per la reintroduzione della dedica al 13 giugno 1859

Garibaldi In BiciIn centro storico a Ravenna tornerà una via denominata “13 giugno 1859”, data che corrisponde alla fine del Governo pontificio a Ravenna e in tutta la Romagna e per per 150 anni ha indicato il tratto di strada tra piazza del Popolo e via Paolo Costa. L’annuncio è del vicesindaco Eugenio Fusignani, segretario provinciale del Partito repubblicano, particolarmente legato ai temi risorgimentali.

Fusignani, titolare della delega Affari istituzionali, ha espresso la propria volontà intervenendo alla presentazione del volume “Garibaldi e il suo mito, nei 140 anni dalla morte”. Secondo il numero due di Palazzo Merlato, il toponimo è un modo per «rendere onore alla memoria di Ravenna nella sua qualità di una delle capitali del Risorgimento italiano grazie all’importante ruolo svolto in quel periodo storico così determinante per la nascita della nostra Repubblica, attestato dalla presenza di preziose testimonianze culturali e storiche diffuse su tutto il nostro territorio».

La commissione competente sta già valutando la reintroduzione della toponomastica: «Asseconderemo un comune sentire e riporteremo all’attenzione e al ricordo dei più giovani una data fondamentale che segna la fine del potere temporale della Chiesa a Ravenna e in tutta la Romagna e apre all’affermazione dei valori risorgimentali che sono alla base della nostra Repubblica e fondamento della nostra Costituzione, valori di laicità indispensabili per garantire a tutti l’essere pienamente cittadini. Sono concetti peraltro ripresi più volte anche da Pontefici come Giovanni XXIII e Paolo VI che tanto rilievo hanno avuto nella storia non solo della Chiesa, ma anche del nostro Paese».

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