
La composizione del consiglio comunale di Ravenna uscita dalle ultime elezioni dice che il Partito democratico ha i numeri per poter governare da solo, senza bisogno degli alleati di coalizione. Il 40 percento dei voti ottenuto dal Pd (meglio del 2021 e del 2016) vale 16 seggi su 32 disponibili, in base ai dati disponibili sul sito del ministero degli Interni. Se si considera che in consiglio può votare anche il sindaco, segretario provinciale del Pd, il conto dice 17 su 32.
Nella gara delle preferenze la spunta Fabio Sbaraglia, vicesindaco con De Pascale e poi divenuto sindaco facente funzioni negli ultimi mesi della passata consiliatura. Il 41enne è stato scelto da 1.199 persone (nel 2021 la più votata era stata Ouidad Bakkali, oggi in Parlamento, che arrivò a 986). Massimo Cameliani è l’altro tra i 507 candidati che supera quota mille (1.025). La top 10 è quasi monocolore: solo Daniele Perini (Ama Ravenna) con 678 guasta il filotto dem. Una curiosità: il 12 percento dei candidati ha ottenuto zero preferenze (tre anni e mezzo fa gli “zeristi” erano stato il 25 percento di 833 aspiranti consiglieri).
Centrosinistra (21 seggi)
Pd: 40%, 16 seggi
Già detto di Sbaraglia e Cameliani, gli altri 14 nomi sono Federica Del Conte (801), Federica Moschini (731), Greta Cavallaro (685), Petia Di Lorenzo (615), Luca Cortesi (551), Francesca Impellizzeri (486), Domenico Antonio Esposito (471), Livia Molducci (465), Igor Bombardi (462), Gianmarco Buzzi (454), Idio Baldrati (430), Nicolò Pranzini (412), Fama Lo (411), Michela Venturi (410). Tra questi compaiono quattro assessori uscenti: la probabile conferma in giunta farebbe entrare in consiglio i primi dei non eletti: Maria Gloria Natali (401), Federica Savini (299), Guido Fabbri (252), Stefania Beccari (236), Fabio Bazzocchi (226). Se si considerano i primi 16 più votati (al netto dei 4 consiglieri), sono 9 quelli che erano nel consiglio comunale uscente.
M5s: 4,43%, 1 seggio
I pentastellati sono la seconda forza della coalizione per 49 voti in più di Avs. Il più votato è stato Giancarlo Schiano: con 341 preferenze, il consigliere comunale uscente (63 preferenze nel 2021) ha vinto il derby grillino quasi doppiando l’assessore Igor Gallonetto (184). I due potrebbero quindi darsi il cambio tra giunta e consiglio: i numeri dicono che i Cinque Stelle potranno chiedere la poltrona del vice Barattoni.
Avs: 4,34%, 1 seggio
Nicola Staloni è il più votato (234 preferenze), probabile l’incarico da assessore. Poi Meho Sulemanski (141) e Marco Maiolini (131). Curiosità: 11 preferenze per Federica Fariselli, la più giovane dei 507 candidati (18 anni compiuti a novembre).
Pri: 4,23%, 1 seggio
Per un pugno di voti l’Edera si ritrova quarta forza della coalizione e per la prima volta dopo diverse tornate elettorali vede vacillare la poltrona da vicesindaco. Giannantonio Mingozzi, già vicesindaco in passato, ha riscosso 314 voti. Segue Andrea Vasi, consigliere uscente, con 243. Poi Francesco Stucci (204).
Ama Ravenna: 3,66%, 1 seggio
La lista vicina al mondo del volontariato e degli anziani mostra bene il peso del suo fondatore: i 678 voti di Daniele Perini sono un terzo del totale sotto al simbolo. Johannes Donati al secondo posto (172).
Progetto Ravenna: 2,43%, 1 seggio
Il posto in municipio per la lista civica che riuniva Più Europa, Psi, Azione e Italia Viva andrà a Barbara Monti, membro del cda di Acmar. Le sue 219 preferenze lasciano staccata Chiara Francesconi, ex repubblicana poi passata con Calenda: 163 voti.
Centrodestra (11 seggi)
Fdi: 16,78%, 6 seggi
Il primo partito di opposizione è Fratelli d’Italia, così come era stato nel 2021: raddoppiata la percentuale e raddoppiata anche la consistenza della compagine a Palazzo Merlato, anche grazie al seggio del candidato sindaco Nicola Grandi, di recente tesserato per il partito. I primi cinque per preferenze sono: Patrizia Zaffagnini (239), Mauro Falco Caponegro (228), Renato Esposito (202), Pietro Maria Moretti (202) e Anna Greco (124). Esposito e Greco erano già in consiglio.
Lega-Lpr-Pdf: 5,59%, 2 seggi
La lista che univa tre forze riesce portare due esponenti in consiglio comunale dove è la terza forza dopo Pd e Fdi: il candidato sindaco Alvaro Ancisi e Gianfranco Spadoni (266 preferenze), entrambi di Lista per Ravenna. Il leghista Luca Cacciatore, segretario comunale, ha raccolto 167 voti, 118 per Elena Marin del Carroccio.
Forza Italia: 4,79%, 1 seggio
Tra gli azzurri compare il nome del più votato del centrodestra ravennate: Alberto Ancarani, consigliere uscente, ha convinto 364 persone a votarlo. Al secondo posto Eleonora Zanolli (311) che sarebbe stata la vicesindaca di un eventuale giunta guidata da Nicola Grandi.
La Pigna: 4,35%, 1 seggio
Il vessillo della lista civica sarà ancora nelle mani di Veronica Verlicchi, consigliera uscente e candidata sindaca. La più votata della lista è Emily Tassinari (155). L’89enne Terzo Giorgini, il più anziano dei 507 candidati, ha preso 6 voti.
Viva Ravenna: 2,84%, 1 seggio
La lista civica nata nel 2021 dimezza il risultato percentuale della scorsa tornata ma elegge comunque un consigliere. Questa volta sarà Filippo Donati (219 voti), che l’altra volta era candidato sindaco ed entrò accanto a Nicola Grandi ora transitato in Fdi. Tra le preferenze seguono Claudio Fiocco (210) e Gabriele Agostini (106).