“Cristallino” a Cesena lungo le vie periferiche per esplorare i paesaggi di confine

Il festival riparte con la mostra di Piovaccari e Turroni. Live painting di Gola Hundun

Luca Piovaccari, Ricognizione Sul Paesaggio, 2008, Fotografia Su Pellicole Trasparenti, 38x38 Cm

Luca Piovaccari, Ricognizione Sul Paesaggio, 2008, Fotografia Su Pellicole Trasparenti, 38×38 Cm

Dopo il circuito In-Studio, il Festival Cristallino riparte il 13 ottobre a Cesena con una programmazione dedicata al paesaggio, nelle sue traiettorie sociali, naturali e architettoniche a Corte Zavattini 31.

Scrive la direttrice artistica Roberta Bertozzi a proposito di questa nuova stagione del festival: «Anche per l’edizione 2018 Cristallino si dirama in una serie di percorsi diffusi, sempre nel solco di una rotta artistica tesa a rimarcare come all’interno di un territorio, nel suo complesso ecosistema storico, ambientale e antropico, siano proprio le realtà liminali, di confine o borderline, a svolgere una funzione determinante circa lo sviluppo e la precisazione della sua stessa identità. Ogni occasione del festival sarà intesa a dare corpo a ciò che si muove per vie periferiche, ciò che, per natura e configurazione, appare minoritario e dunque utopico o atopico». Ecco il programma.

Verter Turroni

Verter Turroni

Sabato 13 ottobre alle 18 inaugurazione della mostra Vie periferiche di Luca Piovaccari e Verter Turroni sempre a Corte Zavattini, un progetto espositivo che intende riflettere sulle traiettorie urbane e sul possibile innesto di habitat naturale e habitat artificiale. La mostra coniuga linguaggio fotografico e linguaggio scultoreo. In occasione di AMACI Giornata del Contemporaneo, ci sarà anche un evento di live painting a cura dello street artist Gola Hundun, con il suo Urban Manifesto, che curerà una serie di piccoli interventi di street art destinanti a ridisegnare il paesaggio delle aree limitrofe al fiume Savio dall’11 al 13 ottobre. Il pubblico avrà la possibilità di assistere in diretta all’esecuzione dei murales con una festa finale che coinvolgerà tutta la cittadinanza.

Domenica 21 ottobre alle 10.30 sarà invece la volta di Limen, un progetto speciale sempre sul Savio dell’artista Roberto Ghezzi che spiegherà il suo progetto. Le “naturografie” di Ghezzi sono opere che nascono dalla collaborazione effettiva tra uomo e ambiente in cui l’artista prepara i supporti che verranno installati nel paesaggio, sceglie i luoghi dove collocarli e decide i tempi di esposizione. Tutto il resto lo fa la natura che, lasciata agire indisturbata per giorni, mesi o anni sulle superfici delle naturografie, agisce come un pittore su una tela bianca. Per il festival l’artista realizzerà un ricalco della vita chimica e dinamica del fiume Savio.

Domenica 28 ottobre alle 10 si terrà invece un workshop dell’artista Eugenio Tibaldi dal titolo “Estetiche del margine”. Da sempre attratto dalle dinamiche delle aree marginali, Tebaldi ha scelto di vivere e lavorare a Napoli. Sue opere sono esposte in importanti istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Nell’ambito del progetto “Vie periferiche” l’artista proporrà un workshop sulle architetture minime e i nuovi contesti dell’habitat urbano.

Info: www.cristallino.org.

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