“A cosa serve la scuola?”: se ne parla al festival di storia del Novecento

Con approfondimenti su Don Milani e la situazione femminile nei Paesi islamici

Ph Fausto Fabbri (2)

Foto Fausto Fabbri

Il 900fest – festival di Storia del Novecento a cura della Fondazione Alfred Lewin – dedica la decima edizione, in programma a Forlì dal 25 al 28 ottobre, al titolo-tema A cosa serve la scuola?

«Alcune domande sono alla base del 900fest 2023 – spiegano i promotori -. La scuola sta tenendo fede alla sua missione di levatrice di una società egualitaria e inclusiva? Perché la tradizione pedagogica italiana è segnata dal primato del liceo classico? Quali sono stati gli effetti di due anni di pandemia e di DaD? Cosa fanno i Maestri di strada di Napoli? La scuola deve anche insegnare un lavoro? Merito è una parola da tenere o da buttare? E le competenze? Serve insegnare la Shoah? A cosa? E infine: a cosa serve la scuola?».

«Piero Calamandrei definiva la scuola “l’organo vitale della democrazia – aggiungono -. Accanto a sessioni di taglio storico, parleremo, tra l’altro, di grandi pedagogisti del Novecento, di “buone pratiche”, ma anche di come funziona in Europa e delle sfide che questa istituzione si trova oggi ad affrontare».

Nel centenario della nascita di don Lorenzo Milani, sarà inoltre presentato Cammelli a Barbiana. Don Lorenzo Milani e la sua scuola di e con Luigi D’Elia. Lo spettacolo ha recentemente vinto il Premio della Critica al Palio Ermo Colle 2023.

Parteciperanno al 900fest (in ordine di apparizione): Bochra Bel Haj Hmida, Giuliana Sgrena, Sapeda, Cinzia Sciuto, Somayeh Haghnegahdar, Tiziana Dal Pra, Jamila Hassoune, Maria Cristina Rossi, Raffaella Baccolini, Luigi D’Elia, Alessandro Mariani, Tommaso Codignola, Carlo De Maria, Carla Xodo, Vittoria Gallina, Michele Battini, Fabio Levi, Claudio Giunta, Cesare Moreno, Santa Parrello, Filomena Massaro, Guido Armellini, Massimo Tesei, Marco Oberti, Moris Triventi, Marco Pitzalis, Gianluca Argentin, Fiorella Farinelli, Orazio Giancola, Luciano Benadusi, Fabio Minazzi, Adolfo Scotto di Luzio, Anna Maria Ajello, Wlodek Goldkorn.

In apertura del festival è in programma una sessione internazionale dal titolo Il velo che protegge è l’istruzione. Donne, scuola e Islam, con ospiti afghane, iraniane, marocchine, tunisine: una giornata di approfondimento e di solidarietà con le donne e gli uomini democratici di questi Paesi.

Ingresso libero e gratuito a tutti gli appuntamenti in programma. QUI IL CALENDARIO

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