Anche il grande attore americano John Malkovich all’Emilia Romagna Festival

Presentato il programma della 17esima edizione: attesi tra gli altri il pianista Ramin Bahrami e la China National Opera House di Pechino

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Ramin Bahrami

L’Emilia Romagna Festival arriva alla XVII edizione e, come di consueto, scruta verso l’Estremo Oriente, salpando dalla tradizione musicale dell’America Latina e seguendo Bach in questo ideale tragitto che la porterà fino alle sperimentazioni delle generazioni più vicine.

Il filo conduttore dei trentasei appuntamenti in programma dal 14 luglio al 9 settembre, rimarrà quello del Barocco, nella riscoperta delle radici della musica occidentale, mosso dal ritmo ispanico e dalle evocazioni elettroniche, fino ai classici della Classica e alla tradizione coreana.

L’Emilia Romagna Festival, quest’anno espanso in cinque province – Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini – e in circa venti comuni, continuerà a coltivare l’interesse per i nuovi giovani interpreti, noti e meno noti, per antichi o moderni repertori, uniti alle esibizioni di importanti orchestre e dei grandi Maestri di oggi.

Tra i grandi concerti in programma – concentrandoci solo sulle tre province romagnole – il 16 luglio alle 21.30 a Cotignola, presso L’Arena delle balle di paglia, quello sostenuto dal Corean Cultural Institute e dall’University of California-Irvine e realizzato a Umbria Jazz. In questo teatro bucolico andrà in scena “Wing Dance”, evento in cui gli strumenti tradizionali coreani, incontreranno gli archi dell’Umbria Music Ensemble e musicisti Jazz dando vita al PanCulturalWorldMusic Ensemble che collega così tra di loro le culture attraverso la condivisione di interpretazioni ed innovazioni uniche e attraverso la ricerca di radici comuni.

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John Malkovich

Il 18 luglio alle 21 al Teatro Diego Fabbri di Forlì l’evento di punta del cartellone 2017: il grande attore statunitense John Malkovich, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua recitazione sottile e intelligente, presenterà in prima nazionale il suo ultimo progetto, narrando brani tratti da Report on the Blind dello scrittore argentino Ernesto Sabato, accompagnato da Anastasya Terenkova al pianoforte e dall’orchestra de I Solisti Aquilani, sulle note del Concerto per pianoforte (1979) del compositore russo d’avanguardia Alfred Šnitke. La voce di John Malkovich penetrerà negli angoli più bui della mente di Fernando Vidal, personaggio paranoico e delirante, impaurito dal potere della Setta dei Ciechi e dal suo dominio sul mondo. Sarà Alvise Casellati a dirigere questo concerto, che vedrà una prima parte musicale con l’orchestra aquilana e la solista Lana Trotovšek al violino. L’evento è prodotto in collaborazione con il Ljubljana Festival e il Mittelfest 2017 di Cividale del Friuli.

Di particolare rilevanza saranno anche i due concerti in cui si esibirà la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta dal giovanissimo e promettente Maestro Alpes Chauhan, direttore intuitivo e attento, è stato apprezzato indifferentemente da pubblico e orchestre. “La Toscanini”, conosciuta in tutto il mondo, si esibirà il 25 (21.15 Imola, Rocca Sforzesca) e il 29 luglio (21, Forlì, Chiesa di San Giacomo), eseguendo alcuni tra i più famosi brani della tradizione classica, come le sinfonie, i ballabili e le ouverture di Verdi e Rossini, figli di questa stessa terra e la meravigliosa Settima Sinfonia di Beethoven.

Il 6 agosto sarà da non perdere l’incontro a tu per tu con Ramin Bahrami (dalle 17.30, a Tredozio, presso Palazzo Fantini), in occasione dell’assegnazione del Premio ERF alla carriera. Tra musica e letteratura, il grande pianista eseguirà alcuni brani di Bach, per poi presentare il suo ultimo libro. Prima del concerto, che si terrà alle 19.15, sarà possibile partecipare alla visita guidata dello splendido giardino all’italiana di Palazzo Fantini, e alla degustazione nella limonaia attigua al giardino.

Il 19 agosto, alle 21 nella Chiesa di San Giacomo a Forlì, sarà invece l’occasione per conoscere e apprezzare la cultura musicale cinese con l’esibizione dei solisti, del coro e dell’orchestra della China National Opera House di Pechino, diretta da Yang Yang, che per l’occasione eseguirà in forma di concerto l’opera La Lunga Marcia, ispirata all’epopea storica della gigantesca ritirata militare dell’Armata Rossa guidata da Mao Zedong. Il più grande Teatro d’Opera della Cina e della regione Asia-Pacifico sarà anche il giorno dopo a Rimini Fiera, alle ore 21.45, in collaborazione con il Meeting di Rimini, presentando Madama Butterfly di Puccini in forma semi scenica, con costumi e proiezioni video.

Tornando a Forlì, il 22 agosto alle 21, nel Chiostro dei Musei di San Domenico, il grande violoncellista armeno Alexander Chaushian eseguirà alcuni brani per violoncello solo, dalla Suite n. 1 in sol maggiore per violoncello solo BWV 1007 di Bach, ad Alone di Giovanni Sollima, passando per una trascrizione del Capriccio n. 17 in mi bemolle maggiore, di Niccolò Paganini. E ancora il 3 settembre (ore 21 Forlì, nel Chiostro dei Musei di San Domenico), Sebastian Knauer, pianista potente e versatile dal vasto repertorio, si esibirà in recital con brani che andranno da Schubert a Beethoven fino alla famosa Rapsodia in Blu di Gershwin.

Il filone ispano-barocco. Dai primi accordi al clavicembalo ai ritmi spagnoli dell’America Latina, da Vienna a Cuba alla Spagna, in un viaggio che occupa due continenti e cinquecento anni di storia: quest’anno Emilia Romagna Festival trascinerà lo spettatore da un focolaio all’altro della cultura musicale occidentale, tra jazz e quartetti d’archi ben temperati. Siccome il mondo latino è riserva di ritmi e di storie, si comincia il 18 luglio (21.15 Mezzano, Casa Ruffini) con “Hebra de Luz”, un concerto tratto dal primo album di Sorah Rionda, erede della tradizione musicale cubana, residente in Italia dal 2013. La cantante sarà accompagnata da una formazione già rodata, con Thomas Sinigaglia, fisarmonicista jazz, e Filippo “Giatamuta Giatà” Dalla Valle alle percussioni, in un concerto che lascerà spazio all’improvvisazione. Ancora America Latina con il Trio del Barrio, un gruppo spesso ospite del festival che si caratterizza per la ricerca di un linguaggio personale e creativo, avendo come punto di partenza il folclore argentino, ancora semi-sconosciuto al di fuori dei confini nazionali. Da Cuba e Buenos Aires alla penisola iberica, la narrazione prosegue il 20 luglio nella suggestiva cornice di Castel Bolognese, nel cortile di Palazzo Ginnasi alle 21, con un concerto di “Musica Spagnola per Violoncello e Pianoforte” dell’americano Andrew Smith e del pianista spagnolo Alfredo Oyagüez Montero, che diletteranno il pubblico con opere di compositori di tradizione spagnola e catalana, come Granados e Cassadò. l 27 luglio (Alfonsine, Giardino della biblioteca comunale) sarà invece il turno del concerto “Suoni Migranti”, un’immersione nel potere molcente della musica, capace di “liberare l’uomo dagli Inferi della Terra”, tra suoni antichi e moderni di America Latina e Caucaso, ad opera della flautista Filomena de Pasquale e del chitarrista Giorgio Albiani, partendo da Piazzolla e arrivando a Machado e Boutros.

La riscoperta della musica Barocca comincia a spron battuto, con il concerto “Festa Barocca” (8 agosto, Imola, Cortile di Palazzo Tozzoni), con brani di Geminiani, Bach e Telemann, ad opera dell’oboista Gordana Josifova, capace – secondo il Maestro Morricone – di momenti di eloquente e rasserenante tenerezza, e di Maria Luisa Baldassari al clavicembalo, che vanta numerose registrazioni e collaborazioni, tra cui – per la RAI – una serie di 9 CD di musica sacra per voci e clavicembalo. Josifova e Baldassari si esibiranno anche il giorno successivo, il 9 agosto alle ore 21 alla Rocca di Bagnara di Romagna, con il violinista italo-turco Ediz Yaslicam, giovanissimo ma promettente, in un concerto dall’evocativo titolo di “Bach to Balkan”, che porta compositori atavici come Corelli, Geminiani e Bach a miscelarsi con brani di compositori macedoni e turchi.

Il 23 agosto alle 21, nel giardino della biblioteca comunale di Alfonsine, gli Zanca Quartet, ovvero Giuseppe Zanca (tromba), Luca Bonucci (pianoforte), Stefano Casali (basso) e Stefano Paolini (batteria), spazieranno dalla musica jazz a sonorità spagnole, senza disdegnare brani classici e leggeri.
Il viaggio termina infine il 29 agosto a Russi, nella ex chiesa in Albis, alle ore 21, con un concerto del grande trombettista spagnolo Vicente Campos e di Maria Luisa Baldassari, che quest’anno riempirà il festival con la varietà delle sue interpretazioni – e qui si esibirà con l’organo, in un concerto barocco che va da Purcell a Albinoni, dal bolognese Torrelli a Haendel.

Primo Premio. Come ogni anno il festival è alla ricerca di nuovi talenti: in questo segno si svolge la sezione Primo Premio!, che permette di far conoscere al pubblico i giovani vincitori di alcuni tra i migliori concorsi di musica classica, come il Fischoff e il Salieri-Zinetti. Si comincia proprio con i vincitori del Primo Premio e Medaglia d’Oro del Fischoff Chamber Music Competition, per l’edizione del 2016: il quartetto d’archi Ulysses Quartet, composto da Cristina Bouey, Rhiannon Banerdt, Colin Brookes e Grace Ho, che suoneranno il 26 luglio, alle ore 18 a Bologna, nella Business Lounge dell’Aereoporto Marconi, con pezzi di Turina, Haydn, Golijov e Janàček. Successivamente, sempre l’Ulysses Quartet, si esibirà il 28 luglio alle ore 21 a Riolo Terme, alla Rocca, con un altro repertorio, dimostrando la versatilità dell’ensemble e l’attenzione ai luoghi in cui il concerto si svolge: stavolta si potranno ascoltare Schubert e Debussy, oltre a Haydn e Turina. Il 31 luglio alle ore 21, invece, al Museo Zauli di Faenza al termine della visita guidata, Jean Chrostoph Croisé (violoncello) e Oxana Schevchenko (pianoforte), vincitori del Primo Premio e Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza del Concorso Internazionale di Musica da Camera Salieri – Zinetti 2016, si esibiranno con sonate di Brahms e Prokof’ev, e pezzi di Čajkovskij e Paganini, in un saggio di bravura e duttilità.

Il programma dettagliato sul sito www.erfestival.org

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