Torna l’Arena delle balle di paglia a Cotignola. «Come un asino che vola…»

A presentare la nuova edizione, il presidente dell’associazione culturale Primola, Mario Baldini

BallepagliaL’estate, tempo di riti agresti, notti stellate, corpi accaldati, sogni, tavole all’aperto, caccia al refrigerio e ai piaceri dello stare insieme. E a Cotignola, dove il Canale Emiliano Romagnolo incontra il fiume Senio, rivive il mito dell’Arena delle balle di paglia, il più grande teatro di paglia del mondo, ovvero 6 giorni di festa su 100 ettari di campagna e 2 km di fiume, con oltre 50 eventi culturali e artistici.

La Raccolta Delle Balle, 6 Luglio 2019 (foto Di Marco Zanella)Dopo un’anteprima fatta di escursioni, conferenze e concerti l’1 e il 2 luglio a Tebano sulle colline di Castel Bolognese e la tradizionale raccolta delle balle di paglia a Cotignola all’alba di sabato 6 luglio; l’Arena inaugura ufficialmente giovedì 11 luglio (per poi proseguire sino a martedì 16 luglio) la sua edizione numero 11.

L’idea di una comunità che fa cultura, che si diverte e sta unita, è cara agli organizzatori, il direttivo e gli instancabili volontari dell’associazione culturale Primola. L’Arena delle balle di paglia è un modo di essere, di vivere. Né festival, né evento. Le definizioni vanno strette. Funzionano le suggestioni, le evocazioni. C’è un’immagine trascinate per questo appuntamento 2019: somari che volano. Protagonista celebrato, il somaro del Senio vi accoglie davvero sull’argine: un enorme asino fatto con la paglia e le canne dagli artisti ospiti Dem Demonio e James Kalinda.

Mario Baldini, presidente dell’associazione, argomenta: «L’Arena dopo 10 anni, cos’è? È come un asino che vola, una chimera, una cosa che c’è e non c’è, esiste e non esiste, è fatta di una parte concreta e di altre parti effimere, come le relazioni che servono per costruirla o i sentimenti che risiedono in chi la vive. Tutti gli anni mi chiedono – e noi stessi ci chiediamo – cos’è l’Arena. Un festival, un evento… Sono parole che non ci soddisfano. Abbiamo trovato un’immagine che ci piace: un somaro che vola. Una cosa vera mentre la nomini a un bambino ma che è un’invenzione. Un ricordo, una carezza del tempo passato quando i nostri vecchi – se avevi visioni, cose strampalate in testa – dicevano ecco un asino che vola! Ma l’asino è anche il somaro, lo stupido, il ciuco di Pinocchio. Un animale che ha tante facce quante gli sono date dall’interpretazione umana, un animale sottovalutato, non è un cavallo, raglia, sgobba, è poco elegante. Però approfondendo in letteratura si scopre che è un animale filosofo, un animale che pensa. C’è il trattato sulla filosofia asinina di Giordano Bruno. L’asino come figura rappresentativa dell’umanità, in positivo e in negativo, l’asino si presta a questa doppia lettura, l’asinità come forma di conoscenza: per avere voglia di conoscere bisogna sentirsi asini. Ecco, noi siamo per questo sentirci asini, testardi contro la contemporaneità che considera il successo un elemento fondante del vivere».

Baldini parla degli appuntamenti dell’Arena come «carezze culturali per l’estate», una raccolta degli «stati d’animo di una comunità da mettere, come le ciliegie, sottospitirito per le fredde notti d’inverno» o «pomodori di sole da conservare», la cultura è nutrimento. E snocciola programma e artisti coinvolti: ci sono Antonio Catalano e il suo Villaggio fragile; gli spettacoli per i bambini con El Bechin, clown muto che allestirà Horror Puppet Show, l’Officina teatrale A_ctuar di Ferrara, La rivolta dei malvagi di Enea Pignatta e Joele Mariani; Fabio Pignatta e il suo Fantasma dell’opera; la colazione col dj set di Luca Fronza; Bob Messini che si cimenta in un recital di musica e sorrisi; il suono dei tamburi di latta degli Psycodrummers e le atmosfere destrutturate sci-fi e psicadeliche degli Horseloverfat, il rap di Polly, Alfre D, Geema, Zesta, la terra, il blues e la Romagna di Vince Vallicelli con La Fevra…

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Nada

Sul palco centrale vanno in scena Cenerentola, opera lirica di Rossini con l’Orchestra Corelli diretta da Jacopo Rivani (giovedi 11 luglio alle 21,30); il concerto dell’amatissima e sempre attuale Nada, che presenta il suo ultimo disco È un momento difficile, tesoro (venerdì 12 luglio alle ore 21,15); La Vita di Leonardo da Vinci, l’avventura di vedere davvero, un ritratto originale di Leonardo interpretato da Roberto Mercadini (sabato 13 luglio, ore 21,15); lo scrittore Ermanno Cavazzoni con gli Extraliscio (domenica 14 luglio, ore 21,30); gli originali Orange Combutta in concerto (lunedì 15 luglio alle ore 21), sino alla serata di chiusura martedì 16 luglio con il trio Pupi di Sulfaro, vincitore del premio Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty 2018, e il ballo finale dei Cucòma Gran Combo.

IL PROGRAMMA COMPLETO, GIORNO PER GIORNO, A QUESTO LINK

L’Arena è raggiungibile dal centro di Cotignola a piedi percorrendo l’argine sinistro del Senio. Con l’auto si parcheggia nel campo sportivo di via Cenacchio, poi a piedi o in bicicletta, per circa 900 metri (è necessaria una torcia ed è vietato lasciare la carraia).
Servizio navetta per mobilità ridotta a cura di Auser (chiamare il 333 4183149, attivo nei giorni dell’Arena dalle 16 alle 20).

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