Per Marcegaglia la vita di un operaio vale meno di 1.250 euro?

Con la metà di un millesimo del fatturato del gruppo si potrebbe installare un nuovo sistema di sicurezza sui 180 carriponte di via Baiona ma il colosso dell’acciaio temporeggia e non rilascia interviste. Bene la spinta verso l’innovazione, ma il tempo corre: due morti in sette anni

La vita di un lavoratore può davvero valere meno di 1.250 euro per Marcegaglia? Non possiamo che farci questa domanda dopo aver appreso le vicende del progetto Icoy. Con 2,5 milioni di euro, la metà di un millesimo del suo fatturato, l’azienda potrebbe alzare il livello di sicurezza dei carriponte che spostano 3 milioni di tonnellate di acciaio ogni anno nello stabilimento di Ravenna sulle teste di quasi duemila persone. La cronaca dice che spesso è così che accadono gli incidenti. Facendo i conti della serva, sarebbe come una spesa pro capite di 1.250 euro.

Marcegaglia dice che non considera il sistema Icoy ancora affidabile a sufficienza. Ambire alla perfezione è lodevole. Ma due riflessioni sono legittime ugualmente. La prima: sicuri che aggiungere un sistema seppure imperfetto non sarebbe comunque un passo avanti migliorativo rispetto a oggi? La seconda è sui tempi: se tutto andrà bene ci potrebbero essere le prime installazioni quando saranno passati tre anni dall’annuncio. È un tempo accettabile se si considera che negli ultimi sette anni ci sono stati due morti? E visto che l’annuncio ufficiale è stato fatto accanto al sindaco in municipio, la casa dei ravennati, magari nel 2024 quando verrà presentato il nuovo piano industriale il prossimo sindaco potrebbe chiedere alla famiglia Marcegaglia cosa è stato fatto davvero per la sicurezza.

Sia chiaro: a Marcegaglia va riconosciuto lo slancio innovativo. E non è poco. Preso atto che c’è un problema di sicurezza, si è rivolta a un’eccellenza in città come Itway per inventare una soluzione che non esiste nel mondo. Quindi non solo potrà migliorare le cose in casa ma potrebbe diventare un punto di riferimento per altre aziende, quanto di meglio si possa chiedere a un’impresa (che potrebbe anche trarne sgravi per i costi Inail).

Marcegaglia Ravenna AereaAvremmo voluto parlare con Marcegaglia non solo di Icoy ma di sicurezza sul lavoro più in generale. Abbiamo richiesto un’intervista che non ci è stata concessa. Ci è stato risposto che il momento è delicato perché c’è un’indagine in corso per l’ultimo incidente mortale e si vuole lasciare spazio alla magistratura. A fare i cinici verrebbe da rispondere che se le interviste potranno rilasciarle solo quando non ci saranno indagini in corso, si rischia di non poterle fare mai.

Ma noi non volevamo parlare della morte di Bujar Hysa. Avremmo parlato di sicurezza in generale e di quella se ne può parlare quando si vuole, basta volerlo. Avremmo chiesto che cosa ha fatto Marcegaglia per aumentare la sicurezza mentre progettava Icoy, quanti incidenti accadono ogni anno e come questo numero è variato nel tempo. Avremmo chiesto se è davvero necessario il sistema di appalti e subappalti. Avremmo chiesto se e dove sbagliamo quando ci sembra che si stia valutando la vita di una persona meno dello stipendio mensile che percepisce. Avremmo dato spazio alla replica alle critiche mosse dai sindacati che sono, per definizione, di parte. Marcegaglia assicura che appena ci saranno le condizioni sarà lieta di rilasciare l’intervista. Noi cominciamo ad aspettare la loro chiamata.

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