Dopo l’alluvione: le foto. E il sindaco chiede ai cittadini le stime via mail

«Indicateci i danni riportati entro mercoledì mattina. Ma non voglio creare illusioni: finora calamità riconosciuta solo per opere pubbliche»

Dopo le associazioni economiche, il sindaco Fabrizio Matteucci ha incontrato i presidenti delle Consulte Territoriali. «A loro ho chiesto una cosa ben precisa: di darci una mano per quantificare la stima dei danni causati dal maltempo sugli edifici privati da inserire nella richiesta di stato di emergenza per condizioni di calamità. Abbiamo chiesto loro di utilizzare lo stretto legame con il territorio per fare circolare questa informazione: i cittadini che hanno avuto dei danni alle loro abitazioni possono inviare una mail all’assessorato comunale dei Lavori pubblici (assllpp@comune.ra.it) indicando oltre a generalità, numero di telefono, indirizzo del fabbricato, i danni riportati e, se sono in grado, una sommaria stima della somma necessaria per il ripristino». È necessario indicare solo i danni alle strutture della casa (ad esempio pavimenti, intonaci, impianti elettrici). Non indicare invece danni a elettrodomestici o mobili.

Il tutto deve arrivare all’indirizzo e mail dell’assessorato entro mercoledì 11 febbraio alle 9, questo per consentire alla Regione di avviare la pratica di richiesta al Governo entro giovedì.

«Non voglio creare false illusioni – spiega il sindaco –. Finora lo stato d’emergenza per calamità è stato riconosciuto solo per opere pubbliche. D’accordo con il Presidente della Regione Emilia Romagna abbiamo deciso di percorrere questa strada anche per i danni subiti dai privati cittadini. È una soluzione inedita che può assumere solo il Governo. Lo sottolineo con forza perché, lo ripeto, non voglio creare illusioni».

Intanto qui sotto tra gli allegati una gallery fotografica di Fabrizio Zani sui lidi ravennati post alluvione.

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