Chiusa l’inchiesta sul calcioscommesse Quattro ex del Ravenna tra i 130 indagati

Il presidente Fabbri, il direttore sportivo Buffone, l’allenatore Rossi e il preparatore dei portieri Santoni rischiano il rinvio a giudizio

Ci sono quattro ex tesserati del Ravenna Calcio tra i nomi delle 130 persone cui la procura di Cremona ha notificato l’avviso di conclusione indagini, il cosiddetto 415 bis, per l’inchiesta denominata Last Bet sul calcioscommesse. Gli ex giallorossi sono Gianni Fabbri, Giorgio Buffone, Leonardo Rossi, Nicola Santoni che in passato sono stati rispettivamente presidente, direttore sportivo, allenatore e preparatore dei portieri. Tra gli indagati compare poi il nome di un altro ravennate che non aveva legami professionali con la società calcistica bizantina, l’imprenditore faentino Luca Burini. Altro faentino indagato è l’ex calciatore di Serie A, il 41enne Davide Bombardini.

Il reato ipotizzato, nella maggior parte dei casi, è la frode sportiva nell’ambito della giustizia ordinaria. Molti degli indagati hanno già attraversato le strettoie della giustizia sportiva. L’inchiesta è durata quattro anni, condotta dal procuratore capo Roberto Di Martino, e tra i 130 vede nomi di spicco del pallone italiano a partire dall’attuale commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte (per fatti che risalgono a quando allenava il Siena) e calciatore ed ex calciatori di serie A.

L’avviso di conclusione indagini è l’atto che, solitamente, precede la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero. Gli indagati ora hanno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o presentare una memoria.

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