A Classe un mosaico lungo 33 metri in attesa dell’apertura del museo nel 2017

Nuova opera di RavennAntica mentre continuano i lavori all’ex zuccherificio. Già investiti 6 milioni di euro dalla Fondazione Cassa

Un’onda di mosaico lunga 33 metri, all’ingresso del nuovo Museo di Classe, per cui sono in corso da anni i lavori all’ex zuccherificio e che potrebbe aprire al pubblico nella primavera del 2017.

La suggestiva opera – inaugurata nella mattinata di sabato (vedi fotogallery in fondo all’articolo) – è stata ideata dall’architetto Andrea Mandara, curatore del progetto di allestimento del Museo di Classe, e dal mosaicista Paolo Racagni, mentre è stata realizzata dal Laboratorio di Restauro del Mosaico Antico di RavennAntica. L’onda caratterizzerà in modo permanente l’ingresso al Museo di Classe, a sancire lo stretto legame tra Ravenna e il mare, suggerendo la presenza dell’acqua in movimento con il contributo e le suggestioni delle rifrazioni della luce naturale sulle tessere dai colori del blu marino, collegando simbolicamente il Museo all’Antico Porto di Classe.

«L’inaugurazione di oggi è un’autentica anteprima – ha dichiarato Elsa Signorino, Presidente Fondazione RavennAntica –. Dopo la restituzione dell’Antico Porto con esiti di attenzione e affluenza di pubblico davvero sorprendenti, ora anche i lavori di allestimento del Museo entrano nella fase conclusiva. Nel segno del mosaico e dell’acqua l’Onda, realizzata secondo i canoni della tradizione musiva ravennate, caratterizzerà l’intero parco di ingresso al museo. E sarà fruibile anche indipendentemente dall’accesso all’area espositiva. Ci auguriamo che l’Onda, già di per sé straordinaria, possa essere l’avvio di un più ampio progetto capace di coinvolgere, con l’apporto dei mosaicisti ravennati che vorranno aderirvi, tutto l’abitato di Classe e di realizzare un percorso capace di condurre, nel segno dell’arte, dal Museo alla Basilica fino all’Antico Porto».

«Quest’opera – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Matteucci – è una parte fondamentale dell’allestimento del Parco Archeologico ed uno dei progetti forti di Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015. Il Parco Archeologico di Classe è una “pietra” importante della nostra offerta culturale. Ad oggi quasi 10.000 persone hanno visitato l’Antico Porto, confermando che siamo sulla strada giusta».

«La Fondazione Cassa ha sempre pienamente condiviso il percorso delineato fin dall’origine per la costituzione del Parco Archeologico di Classe – ha commentato Lanfranco Gualtieri, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – credendo nell’importanza strategica, culturale e di promozione turistica legate alla sua realizzazione, anche in relazione al non secondario aspetto dei risvolti legati alla formazione didattica rivolta al mondo scolastico e del sapere in genere. Per questo abbiamo investito, nella sola realizzazione del Museo, oltre 6 milioni di euro. Nonostante le difficoltà implicite legate alla complessità del progetto, cogliamo oggi attraverso questa importante inaugurazione importanti auspici per la progressione dei lavori e per la loro positiva conclusione».

«Abbiamo deciso di destinare al Museo di Classe una parte importante delle risorse della Capitale Italiana della Cultura perché ad esso si legano alcune delle sfide e delle opportunità più rilevanti per la Ravenna del futuro – ha spiegato Alberto Cassani, Coordinatore Ravenna 2015 –. In particolare, ci siamo concentrati su alcuni interventi riguardanti l’area esterna, di cui il Mosaico dell’Onda rappresenta la prima realizzazione. In questa fase cruciale, che, dopo l’inaugurazione della prima stazione del Parco Archeologico, prelude all’apertura del Museo, tutta la città deve unirsi nel sostegno a questo grande progetto strategico. In questo contesto, sono molto contento che Ravenna 2015 abbia contribuito alla realizzazione di un’opera in grado di connettere passato e futuro».

Il Mosaico dell’Onda resterà esposto fino all’8 novembre, poi verrà ricoperto per essere protetto dalla contemporanea presenza di tre distinti cantieri: quello relativo all’allestimento del Museo, quello del Parco pubblico antistante il Museo e quello del recupero della palazzina che diverrà sede di RavennAntica.
«Tutti e tre i cantieri – scrivono da RavennAntica – sono già avviati e, seppur con diversi tempi di realizzazione, verranno a compimento nella primavera del 2017».

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