«Troppo le aree a rischio cementificazione». Ecco il dossier di Legambiente

In provincia riflettori su via Antica Milizia, sull’ampliamento del centro Teodora e sul caso dell’Arena Borghesi di Faenza

Viamilizia

L’area verde di via Antica Milizia, a Ravenna, dove dovrebbe sorgere il centro commerciale Conad

«Troppe le aree verdi nella nostra regione che corrono il rischio di essere coperte dal cemento, nonostante la crisi». È la fotografia del dossier pubblicato da Legambiente Emilia-Romagna. Un documento che raccoglie molti casi emblematici, che vedono terreni vergini in procinto di essere urbanizzati o sotto minaccia di esserlo in breve tempo.

Casistiche che in buona parte non rientrerebbero nei limiti posti alle nuove urbanizzazioni dalla proposta di legge urbanistica “Bonaccini”: una carenza normativa che il Dossier intende espressamente sottolineare. «Purtroppo – sottolinea Legambiente – la proposta di legge non sembra tener conto di questo fatto, non ponendo limiti a buona parte degli interventi edilizi che oggi risultano essere attuali. Inoltre la legge garantisce ai Comuni un periodo compreso tra 5 e 6 anni per trasformare il proprio territorio senza particolari restrizioni. Una possibilità che, si vede bene nel Dossier, buona parte dei Comuni e dei gruppi economici interessati dalla rendita fondiaria intendono sfruttare ampiamente».

Tra il 1975 ad oggi – sottolineano da Legambiente – il territorio urbanizzato della regione è più che raddoppiato, con oltre 100.000 ettari di campagna “consumata” e una perdita di produzione agroalimentare «sufficiente a sfamare oltre 2 milioni di persone».

«Il territorio vergine – si legge ancora nel comunicato – è un bene ormai in via di esaurimento e ogni ulteriore consumo di suolo costituisce quindi una sottrazione al benessere delle generazioni che verranno, indipendentemente dalla velocità con cui avviene. Legambiente sollecita quindi la consapevolezza e l’impegno di tutti i cittadini per chiedere alle amministrazioni, dal livello comunale a quello europeo, di fermare l’emorragia di consumo di suolo».

Nel dossier di Legambiente si pone l’attenzione anche sulla provincia di Ravenna. E in particolare a Ravenna sul progetto del centro commerciale Conad di via Antica Milizia su un’area complessiva di 69.000 mq (tra le opere di compensazione una pista ciclabile di collegamento tra via Don Carlo Sala e via Romea Sud, «un elemento necessario in quel tratto stradale, ma che di certo non risponde ai dubbi sollevati dalla realizzazione di un nuovo centro commerciale», si legge nel dossier) e sull’ampliamento del centro commerciale Teodora, di fronte al Pala De André. A Faenza invece Legambiente solleva il caso dell’Arena Borghesi – la tradizionale arena estiva cinematografica –, a rischio per l’ampliamento del centro commerciale Conad.

A questo link il dossier integrale; a quest’altro la mappa interattiva con le principali aree minacciate dal cemento in regione secondo Legambiente.

 

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