Il preside del liceo: «Uno stage al McDonald’s aiuta gli studenti a capire il mondo»

Il dirigente dello Scientifico, Gianluca Dradi, replica alla rubrica di Massimo Gramellini che sul “Corriere della Sera” criticava il progetto ravennate di alternanza scuola-lavoro in collaborazione con il fast food: «Il suo articolo risente di uno snobismo intellettuale sconfortante»

Macdonald«Il lavoro non è solo quello intellettuale, ma anche quello routinario e non qualificato, penso che sperimentarlo, su base volontaria, per una settimana non sia affatto negativo». L’avvocato Gianluca Dradi, dirigente del liceo scientifico Oriani di Ravenna, replica così alle critiche piovute all’indirizzo della scuola che ha inserito il McDonald’s tra le aziende in cui poter svolgere il progetto di alternanza scuola-lavoro, ossia un periodo formativo di lavoro non retribuito.

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L’avvocato Gianluca Dradi, dirigente scolastico del liceo scientifico Oriani di Ravenna

Tra i primi a esprimere pubblicamente le proprie perplessità a proposito del valore formativo per uno studente liceale nel ritrovarsi a servire alla cassa di un fast food, dopo la pubblicazione del nostro articolo che riportava la testimonianza di una studentessa coinvolta, c’è l’onorevole ravennate Giovanni Paglia di Sinistra Italiana. Una polemica poi ripresa oggi in prima pagina dal Corriere della Sera da Massimo Gramellini nella sua rubrica Il Caffè. Da Facebook la replica di Dradi al giornalista: «Stimo e trovo molto simpatico Gramellini, tuttavia il suo articolo di oggi risente di uno snobismo intellettuale sconfortante; quel che dice è: sarebbe accettabile fare esperienza di alternanza scuola-lavoro come cuoco in una trattoria, per apprendere i segreti dell’artigianato italiano, non al McDonald’s perché questo è un lavoro standardizzato e non attinente con gli studi scientifici. Non trovo nulla di male se 5 studenti, liberamente, hanno scelto di fare un’esperienza di lavoro umile: anche questo è orientamento e oso dire che potrebbe persino essere più educativo, per ragazzi di famiglie alto borghesi, misurarsi con una realtà di lavoro che, per loro fortuna, non li vedrà coinvolti nella vita post diploma, ma che coinvolge tanta parte dei loro coetanei».

Al telefono Dradi poi ne approfitta per un ragionamento più ampio sul ruolo della scuola: «Ci siamo lamentati per decenni di una scuola gentiliana astratta e separata dal mondo e anche l’Europa prevede che ci debba essere una parte della formazione legata al lavoro, ora che ci proviamo qualche intellettuale si lamenta se questo non è sufficientemente stimolante, che è un modo per dire che non è adeguato al ceto sociale degli studenti frequentanti un liceo».

Sono stati cinque su 515 gli studenti che hanno fatto questa scelta: «Pur non essendo una attività progettata dalla scuola e non legata alla tipologia di studi scientifici – ci spiega Dradi al telefono –, è pur sempre una modalità per comprendere il mondo del lavoro e quindi svolge la sua funzione orientativa consentendo allo studente di cimentarsi con le regole di funzionamento del mondo che li circonda. Non ci vedo niente di male se degli studenti scelgono di farla».

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Massimo Gramellini: sulla prima pagina del Corriere della Sera la sua rubrica quotidiana Il Caffè

Il dirigente ci tiene a guardare il quadro nel complesso: «Consentitemi di dire cosa hanno fatto gli altri 510; per loro la scuola ha progettato esperienze molto attinenti al profilo di studio e lavoro futuro: con l’Università di Scienze Ambientali si svolge un’attività di rilevazione delle dune costiere, con l’ufficio ambiente di Ravenna un progetto sul riscaldamento climatico, il progetto “Digita” sulle applicazioni dell’informatica, il progetto “Giornalismo 2.0”, studio di un quartiere con l’Ordine degli Architetti, il progetto “Europa” che prevede anche un viaggio a Strasburgo per capire il lavoro della Unione Europea, un progetto di cinema con il Nightmare festival, i progetti con il Coni per il liceo sportivo e molti altri ancora. Agli studenti di quinta abbiamo offerto alcuni progetti tra i quali scegliere liberamente: un’esperienza di studio-lavoro a Malta, scelta da 60 studenti; attività con RavennAntica, con le Farmacie Comunali ed altro. Infine abbiamo messo a disposizione alcune proposte offerteci dal territorio e tra esse c’era Il McDonald’s, scelto da 5 studenti».

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