Cani e gatti ma anche il criceto e la puzzola: 600 tombe nel cimitero degli animali

Il “Parco Beato” a Zagonara è nato dieci anni fa: «Vivono in casa tua per anni, come si fa a smaltirli come fossero rifiuti?». E a Ravenna l’agenzia funebre Illuxit organizza gruppi di auto aiuto con una psicologca per aiutare i padroni a elaborare il lutto: «La maggior parte dei partecipanti sono donne»

Parcobeato

Una veduta del Parco Beato a Zagonara

La maggior parte sono cani e gatti ma qualcuno ha seppellito anche il criceto, la tartaruga o la puzzola. In dieci anni sono arrivate a seicento le sepolture nel cimitero degli animali “Parco Beato” a Zagonara di Lugo. Un ettaro di terreno agricolo di proprietà di Paola Gagliardi che ha avuto l’idea: «Siamo amanti degli animali, casa nostra è un piccolo zoo – spiega il marito Giancarlo Rossi, 65 anni –. Avevamo visto qualcosa del genere in Inghilterra e Germania e ci era sembrato una bella cosa poi quando un amico ci chiese di poter seppellire il cane nel nostro podere abbiamo deciso di fare il cimitero». All’epoca era il sesto in Italia, oggi sono diventati una ventina: «Quando abbiamo iniziato non si sapeva nemmeno esattamente quali leggi applicare. Ci siamo rivolti all’ufficio tecnico del Comune e all’Ausl. In buona sostanza hanno applicato quasi le stesse regole dei cimiteri umani». All’inaugurazione c’era il sindaco Raffaele Cortesi.

Quattro settori: uno per gatti e coniglietti, gli altri per i cani. Le fosse vengono scavate con una profondità di circa 90 cm perché la normativa richiede almeno 60 cm sopra la bara. Tre le possibilità di sepoltura: «Avvolto in un semplice telo, una cassettina di legno biodegradabile oppure una cassa più decorata. Quasi tutti scelgono l’ultima». All’esterno una piccola lapide uguale per tutti: «Perché ci sembra giusto che da fuori siano tutti uguali. Poi ognuno può decorare la tomba come preferisce. C’è gente che si impegna davvero». Per chi vuole c’è anche la cremazione: «Ci affidiamo a una ditta esterna che in un paio di ore completa il servizio e restituisce l’urna con le ceneri».

I clienti vengono da varie parti, la maggior parte dalla Romagna «ma anche una signora dal Veneto che ha visto il Parco Beato su Facebook e le è piaciuto». C’è la ragazza che ogni due giorni passa a visitare il gatto, la signora anziana che si fa accompagnare dal figlio e resta un’oretta seduta accanto al cane, il signore che ripete spesso di voler essere sepolto accanto al suo cane. Tante le storie che passano davanti agli occhi di Rossi: «Mi rendo conto che non sia facile da comprendere per chi non ha animali. Ma dopo aver tenuto in casa per quindici anni un cane, come si fa a smaltirlo tra i rifiuti?».

Elaborare il lutto per la perdita di un animale domestico è meno scontato di quanto possa sembrare. Ne sono consapevoli all’agenzia di onoranze funebri Illuxit, da pochi mesi a Ravenna. Non mancano le richieste di funerali per animali: «Abbiamo avviato un servizio di gruppi di auto aiuto per superare la perdita del proprio animale – spiega il titolare Andrea Flamigni –. È qualcosa che già esiste per la perdita di persone ma in alcuni casi il trauma è altrettanto profondo. Ci siamo affidati a psicologi e counseling che conoscono la materia». Le sedute si svolgono nella sede dell’agenzia, in viale Randi, scelta volutamente per una terapia di impatto: «Entrare in un luogo di questo tipo è il primo passo per affrontare la cosa». Le riunioni avvengono ogni due-tre settimane e sono gratuite. La prossima questa sera, 23 ottobre. I primi incontri non hanno riscosso grandi adesioni: «Ma abbiamo continuato a promuovere la cosa perché ci crediamo e infatti la partecipazione sta aumentando». Tra dieci e venti persone: «Per lo più donne, di età e professione varia, dalla signora anziana che ha perso il cagnolino alla dirigente in carriera che ha perso il gatto».

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