Legambiente: «Chiudiamo le porte dei negozi per migliorare la qualità dell’aria»

L’associazione ambientalista cita uno studio che dimostra come si potrebbe risparmiare in energia senza perdere clienti

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Porte chiuse nei negozi, per il bene della qualità dell’aria. Torna a chiederlo Legambiente anche a Ravenna scrivendo una nota in cui racconta come “capita troppo spesso durante “le vasche” nei pomeriggi del centro a Ravenna, di imbattersi in esercizi commerciali eccessivamente climatizzati, che in maniera incurante lasciano spalancate le porte dei propri negozi. Un fenomeno che si verifica sia durante il periodo estivo con gli impianti di raffrescamento, ma anche d’inverno con il riscaldamento”.
La richiesta dell’associazione ambientalista non è nuova: è dal 2011 che Legambiente, a livello regionale, chiede uno stop alla cattiva abitudine dei negozianti di tenere le porte aperte delle proprie attività commerciali per evitare inutili sprechi energetici ed economici. La chiusura infatti permetterebbe secondo Legambiente di ridurre della metà l’emissione di Co2 con un notevole beneficio per la qualità dell’aria. E in particolare citano uno studio dell’università di Cambridge sull’argomento secondo cui “tenere le porte aperte dei negozi  abbia un effetto negativo sia sull’ambiente che sulla salute di lavoratori e clienti, senza portare inoltre nessun vantaggio all’afflusso di acquirenti nel negozio. Nello studio è stato provato infatti come le porte chiuse non influiscono sul comportamento della clientela” e quindi non avrebbero ripercussioni sulle vendite, mentre assicurerebbe un rispario dal 30 al 50% sull’energia necessaria a climatizzare l’ambiente.
Legambiente ricorda alle associazioni di categoria dei commercianti, come chiedere ai propri associati di rispettare la norma porti agli stessi non solo vantaggi economici e di salute, ma contribuisca al benessere di tutta la cittadinanza.
A recepire questa disposizione, richiesta all’interno del PAIR 2020, sono già stati il Comune di Bologna e di Reggio Emilia. Pertanto, il Circolo Matelda di Legambiente Ravenna, si augura che venga a breve declinata anche per gli esercenti commerciali della città di Ravenna tramite un’apposita ordinanza.

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