Il tavolo delle famiglie è nato: al lavoro con sindacati e associazioni di genitori

Il sindaco di Ravenna illustra le principali iniziative tra riduzione di tariffe e guide ai servizi dopo l’allarme sul rischio estinzione dei ravennati

Michele De Pascale Pd

Michele de Pascale, sindaco di Ravenna

È passato poco più di un anno da quando il sindaco Michele de Pascale lanciò l’allarme denatalità anche a Ravenna dicendo che si rischiva addirittura “l’estinzione dei ravennati” e propose l’idea di un tavolo “per le famiglie” (da sottolineare il plurale, che vuole includere appunto qualsiasi tipo di nucleo famigliare, a prescindere dalla composizione o dai vincoli matrimoniali) a cui chiamare varie realtà cittadine, tra cui la curia. All’inizio di un nuovo anno scolastico, con importanti novità in arrivo nei temi del servizio nidi (vedi pagina 12), chiediamo al primo cittadino se e quanto quel progetto ha fatto passi in avanti, partendo da un dato, che il tasso di natalità continua a scendere.

Sindaco, innanzitutto, ci sono state inversioni nel tasso di natalità nell’ultimo anno? E davvero è una questione economica per le famiglie?
«Purtroppo la tendenza è strutturale e nazionale. E ripeto al di la delle valutazioni demografiche, sulle quali c’è un dibattito culturale e scientifico molto articolato, il dato più significativo sono le tantissime coppie che dichiarano di volere figli ma di rinunciarvi per motivi economici, sociali o professionali».

Avete attivato il tavolo delle famiglie annunciato un anno fa? Chi è stato coinvolto? La Curia ha o ha avuto un ruolo?
«Abbiamo messo in campo un significativo lavoro di ascolto che ha coinvolto le organizzazioni sindacali già dalla fase di predisposizione del bilancio comunale su come calibrare le spese e che ha raccolto anche un contributo molto rilevante sviluppato in seno all’Archidiocesi da un gruppo di famiglie ravennati. In particolare abbiamo guardato con attenzione l’esperienza della Provincia Autonoma di Trento».

Quali azioni sono state intraprese?
«I primi due interventi, che abbiamo presentato prima dell’estate hanno riguardato una rilevante riduzione dei costi e un ampliamento dell’offerta per gli asili nido e l’avvio del progetto “i tuoi primi passi” che fornisce ai neo genitori informazioni sui servizi, scontistiche e agevolazioni e un supporto importante per la lettura sin dai primi mesi di vita».

E su cos’altro state lavorando? Cosa possono aspettarsi le famiglie?
«Sono in corso progetti che riguardano agevolazioni o altre forme di supporto su trasporto scolastico, tariffe e offerta culturale e tanto altro. Inoltre da poco abbiamo dedicato due tirocini alla redazione di una guida completa dei servizi che a breve sarà pubblicata».

Ci fa almeno un esempio concreto quando parla di agevolazioni sulle tariffe?
«Ad esempio oggi le tariffe agevolate per i consumi idrici non tengono conto del numero dei componenti di una famiglia e una famiglia numerosa rischia di pagare i consumi essenziali come se fosse l’acqua per la piscina privata. È uno dei campi in cui interverremo».

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