Ancisi: «Controlli della polizia municipale per evitare abusi nelle case famiglia»

La proposta di Lista per Ravenna: «Va controllato se le autodichiarazioni corrispondano al vero. Mai più strutture non in regola in questo settore delicato»

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoPer evitare abusi nelle case famiglia Alvaro Ancisi suggerisce di utilizzare la polizia di quartiere. Dopo i maltrattamenti avvenuti in una struttura in centro storico ai danni di una donna di 94 anni, il capogruppo di LpRa fa notare che la licenza è stata sospesa non per gli abusi compiuti ma per un cavillo burocratico: «La motivazione del provvedimento attiene alla mancata comunicazione al Comune dell’inizio attività entro i 60 giorni consentiti dalla legge regionale, inizio avvenuto in realtà cinque mesi prima. In sostanza, la casa famiglia è stata sospesa perché essa stessa abusiva».

Un caso che comunque apre il fronte delle «case famiglia clandestine» quindi sottratti ai controlli del Comune «per quanto finora scarsi e inconcludenti». Per Ancisi, tuttavia «non può essere che degli esercizi pubblici quali sono le case famiglia, classificate come imprese alberghiere, operino per mesi e mesi all’insaputa del Comune». L’intero territorio «dovrebbe essere infatti presidiato dalla Polizia municipale con la propria “Polizia di quartiere”. Dovendo essa, per definizione, garantire un punto di contatto con la cittadinanza, attraverso il controllo capillare del territorio». Dato che «sulle case famiglia si scarica uno dei problemi più angosciosi della società d’oggi» queste «non possono nascere come funghi senza che le rispettive comunità se ne accorgano. L’unica struttura abusiva finora intercettata, causa il clamore esterno dei maltrattamenti, si aggiunge ad altre otto sparse ovunque con lo stesso nome, registrate in Comune».

La Regione ha cambiato le norme, rendendo obbligatoria la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) prima dell’inizio dell’attività e non, come accadeva prima, almeno 60 giorni dopo. Ci sono però alcune autocertificazioni che è possibile fare, alcune molto importanti come quelle dei requisiti soggettivi richiesti dalla legge al gestore ma anche di un’impiantistica a norma.

«Per vigilare preventivamente sulla corretta  segnalazione di inizio attività – osserva Ancisi – è necessario assegnare un preciso incarico alla Polizia municipale. Queste attività di primo livello, a cui conseguano i provvedimenti repressivi dovuti, potranno essere svolte dalla polizia municipale in autosufficienza; almeno fino a che non si evidenzi la necessità di interventi dell’Ausl, che in ogni caso sono necessari per il secondo livello dei controlli, attinenti agli aspetti sanitari». La proposta di Lista per Ravenna è oggetto di un’interrogazione presentata al sindaco.

MAR MOSTRA SALGADO BILLB 15 – 21 04 24
TOP RENT BILLBOARD FOTOVOLTAICO 04 – 18 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24