Anche a Ravenna le famiglie potranno accogliere immigrati con permesso di soggiorno

Chi ha una camera libera può iscriversi al sito dell’associazione Refugees Welcome e i Servizi Sociali del Comune valuteranno i singoli casi: riguarda rifugiati in uscita dai tradizionali percorsi di accoglienza, ma che ancora non sono completamente indipendenti

Foto di Paolo Genovesi. 2.10.2011 Ravenna Ditta di marco gru in elevazione con piattaforma, gru istallata in piazza sighinolfi . foto panoramiche aeree di ravenna

Arriva a Ravenna l’accoglienza in famiglia per i rifugiati. I cittadini che lo vorranno potranno aprire le porte di casa a un immigrato. Parte ufficialmente in città il progetto di cui il Comune di Ravenna è partner con l’assessorato all’Immigrazione e ai Servizi Sociali: all’interno di una rete nazionale guidata dall’associazione Refugees Welcome Italia, che dal 2015 promuove su tutto il territorio nazionale l’accoglienza in famiglia, secondo una metodologia di lavoro rigorosa e puntuale. Dal sito dell’organizzazione che cura l’iniziativa si apprende che al momento sono 18 le città interessate in Italia e 124 le convivenze avviate.

L’iniziativa – finanziata dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) del ministero dell’Interno – ha l’obiettivo di sperimentare un modello di accoglienza in famiglia basato sulla collaborazione fra le amministrazioni locali e la cittadinanza attiva. L’iniziativa si rivolge a tutti i migranti con regolare permesso di soggiorno che sono in uscita dai tradizionali percorsi di accoglienza, ma che ancora non sono completamente indipendenti.

Il funzionamento è semplice: tutte le persone – famiglie, pensionati, single, studenti – che hanno a disposizione una camera libera e desiderano utilizzarla per ospitare un rifugiato, possono registrarsi sul sito www.refugees-welcome.it. Sarà poi il gruppo locale di Refugees Welcome – di concerto con i servizi sociali del Comune di Ravenna – ad occuparsi di selezionare le famiglie, i rifugiati, di individuare l’abbinamento migliore e garantire un accompagnamento costante durante tutta la convivenza. Per le famiglie ospitanti, saranno previsti anche dei momenti di formazione e tutoraggio.

Sempre sullo stesso sito dell’associazione, è possibile presentare la propria candidatura per diventare volontario di Refugees Welcome Italia: una chiamata rivolta ai cittadini che non possono ospitare ma desiderano comunque offrire il proprio aiuto.

«Vivere con persone del luogo – si legge nel comunicato divulgato da Palazzo Merlato – può aiutarli a sentirsi parte di una comunità, a creare una rete di relazioni, ad accrescere le competenze linguistiche e a potenziare l’accesso a migliori opportunità lavorative. Chi apre le porte di casa ha l’opportunità di conoscere una nuova cultura, di diventare un cittadino più consapevole e attivo, di vivere un’esperienza umana che arricchisce».

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’unità operativa del Comune per le politiche per l’immigrazione, via Oriani 44, 0544 485301/482568.

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