Legambiente ha conferito il simbolico “Sacco nero” alla provincia di Ravenna per il «profondo» ritardo di tutti i comuni rispetto agli obiettivi fissati per quanto riguarda la gestione dei rifiuti dalla legge regionale sull’economia circolare, ossia meno di 150 kg/abitante mandati a smaltimento ed il 73 percento di raccolta differenziata.
Secondo i dati di Legambiente – resi noti durante l’Ecoforum di Bologna e la premiazione dei cosiddetti Comuni “ricicloni” – la provincia di Ravenna è la peggiore in regione con 314 kg di rifiuti per abitante mandati a smaltimento e il 59,3 % di raccolta differenziata. La media regionale è rispettivamente di 194 kg e 70,9 percento. Le province migliori sono quelle di Parma, Ferrara e Reggio Emilia, mentre agli ultimi posti, prima di Ravenna, le altre due romagnole Rimini e Forlì-Cesena.
Ravenna è all’ultimo posto anche della classifica che tiene conto dei soli comuni capoluoghi, con 316,2 chili (contro i 110 della “capolista” Ferrara) e il 57,7 percento di raccolta differenziata (Ferrara è oltre l’80 percento).