In Emilia-Romagna tornano da domenica 1° ottobre – per restare in vigore fino al 30 aprile – le misure antismog già previste dal Pair (Piano Aria Integrato Regionale) 2020, attualmente in vigore. Obiettivo, ridurre le emissioni degli inquinanti più critici (Pm10, biossido di azoto).
I limiti alla circolazione riguarderanno tutti i comuni di pianura, a cui viene esteso lo stop alla circolazione ai veicoli diesel fino all’euro 4 compreso, con un’eccezione. Per i cittadini dei comuni alluvionati – tra cui tutti quelli della provincia di Ravenna – vengono invece sospese fino al 31 marzo le limitazioni alla circolazione dei diesel euro 4 (limitazioni strutturali) ed euro 5 (emergenziali). Lo prevede un emendamento, approvato all’unanimità, alla legge per l’utilizzo dei fondi raccolti dalla Regione per cittadini, imprese ed enti locali, approvata mercoledì scorso dall’Assemblea legislativa.
Limiti strutturali alla circolazione
I limiti alla circolazione si applicano dal 1° ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, in tutti i comuni di pianura della regione. Nei comuni Pair (quelli con più di 30.000 abitanti) le limitazioni si estendono anche alle domeniche ecologiche (4 al mese).
Concretamente, dal 1° ottobre scattano – nei giorni e negli orari indicati – le limitazioni alla circolazione per i veicoli diesel fino a euro 4 compreso (da quest’anno esteso ai 207 comuni di pianura, passando dal 53% al 91% della popolazione regionale coinvolta), per i veicoli a benzina fino a euro 2 compreso, per i veicoli a metano-benzina e gpl-benzina fino a euro 1 compreso. Stop, inoltre, a ciclomotori e motocicli fino a euro 1 compreso.
In tutti i comuni interessati dal piano, è sempre attivo il servizio Move-In che, tramite l’installazione di una black box, consente ai veicoli soggetti alle limitazioni di percorrere un numero di km. annui fissato in base alla categoria e alla classe emissiva del veicolo (non, però, durante le misure emergenziali e le domeniche ecologiche laddove sono previste).
Le misure emergenziali
Scattano nel caso in cui si preveda il superamento dei limiti per il PM10 nel giorno di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì) e nei 2 giorni successivi; si applicano nei comuni della provincia dove si prevedono gli sforamenti. Le misure sono in vigore dal giorno seguente a quello di controllo fino al successivo giorno di controllo compreso.
Continuerà ad essere valido, in tutti i comuni di pianura, il divieto di utilizzo di impianti di riscaldamento domestico a biomassa legnosa fino a 3 stelle comprese, se nell’abitazione è presente un impianto di riscaldamento domestico alternativo.
Nel caso in cui scattino le misure emergenziali sono vietati gli spandimenti di liquami con tecniche non ecosostenibili e si deve abbassare il termostato a 17°C nelle industrie e 19°C nelle abitazioni.
Nei comuni Pair (più di 30.000 abitanti, agglomerato di Bologna e volontari) non potranno circolare i veicoli diesel fino a euro 5 compreso; ci sarà lo stop alle combustioni all’aperto (sfalci, falò, barbecue, fuochi d’artificio) e il divieto di sosta con motore acceso.
Altre misure in vigore dal 1° ottobre al 30 aprile
Sono vietati gli abbruciamenti di residui vegetali, sempre nel periodo compreso dal 1° ottobre al 30 aprile, nelle zone di pianura est, pianura ovest e agglomerato di Bologna. In tutto il territorio regionale sotto i 300 metri di altitudine, stop all’uso di camini aperti e impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento delle case di classe fino a 2 stelle comprese (solo però nel caso in cui sia presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico).
Ulteriori informazioni sui provvedimenti del Pair si trovano sul sito www.liberiamolaria.it