«Basta scuole chiuse per le allerte meteo» la lettera del comitato contro la dad Seguici su Telegram e resta aggiornato Le associazioni di Ravenna e Bologna affiliate alla rete nazionale “Scuola in presenza” scrivono un reclamo alle istituzioni a seguito delle chiusure di ottobre A causa del maltempo e degli eventi alluvionali di ottobre, gli istituti scolastici sono stati chiusi a più riprese in concomitanza delle allerte meteo, anche arancioni. Queste chiusure non sempre sono state estese ad altre tipologie di attività e per questo i due comitati “Persone contro la Dad” (di Ravenna) e “Scuole aperte a Bologna” firmano e inviano una lettera all’attenzione dei sindaci e delle istituzioni, affinché non passi il messaggio di un’istruzione sacrificabile. Le due associazioni fanno parte di Rete Nazionale Scuola in Presenza, un progetto nato dal volere di famiglie e insegnanti nel 2021 in seguito della sospensione delle lezioni in presenza a causa della pandemia. «[…] Occorre una maggiore sensibilità sulla necessità di considerare la chiusura delle scuole solo ed esclusivamente come estrema ratio. Bambini e i ragazzi vengono sempre considerati sacrificabili e quindi sacrificati dalle istituzioni ogni volta che si manifesta una criticità. Le scuole devono chiudere solo ed esclusivamente se e quando vengono chiuse anche tutte le altre attività perché non è possibile che la scuola sia sempre l’unica e la sola ad essere sacrificata, pena la trasmissione a bambini e giovani del messaggio che l’apprendimento sia un’opzione rinunciabile e di cui ci si può privare e, sempre più frequentemente, essere privati. I dati dell’abbandono scolastico e dei disagi giovanili, come conseguenza delle chiusure delle aule durante la pandemia, dovrebbero aver insegnato che l’attitudine a queste scelte è molto pericolosa e non priva di effetti. Criticabile è poi quanto dichiarato dall’Assessore alla Protezione Civile del Comune di Bologna, Massimo Balugani, durante il Consiglio Comunale del 28 ottobre, in relazione alle critiche ricevute circa la chiusura delle scuole sabato 26 considerata l’allerta arancione che non aveva prodotto le temute piogge. La risposta in questo caso ha sottolineato come “La decisione sia stata presa per consentire a tutti di lavorare al meglio e in sicurezza”. È davvero censurabile, per altro non dire, tale dichiarazione dell’assessore che giustifica la chiusura delle scuole con la necessità di evitare gli spostamenti di bambini e ragazzi per consentire agli adulti di lavorare al meglio e in sicurezza. Si invitano le istituzioni tutte a desistere in primis da dichiarazioni analoghe a quelle sopra riportate e ad evitare di disporre la chiusura delle scuole se non quando venga disposta la chiusura anche delle altre attività commerciali che interessano gli adulti. Gli studenti meritano rispetto e soprattutto un trattamento equo ed analogo a quello degli adulti nella tutela dei propri diritti, primo fra tutti quello di poter andare a scuola». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... La Sagra del Tortellone dona 20mila euro per la lotta contro il cancro Approvata la nuova Ztl in pineta per la salvaguardia del decoro cittadino Cordoglio a Ravenna per la morte dello storico titolare del ristorante romano Seguici su Telegram e resta aggiornato