Enpa: «Se trovate cucciolate di gattini non toccateli, ecco come aiutarli» Seguici su Telegram e resta aggiornato I consigli della presidente della sezione di Lugo «Non vanno toccati a mani nude e occorre accertare se la mamma sia nei paraggi». È il consiglio primario dato da Marianna Gianstefani, presidente della sezione di Lugo dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa), per chi dovesse trovare cucciolate di gatti apparentemente abbandonati. «In queste settimane molte cucciolate stanno nascendo, purtroppo ogni anno si ripetono gli stessi errori da parte di chi vedendo dei cuccioli senza mamma decide di prenderli senza consultare veterinari o associazioni animaliste. Purtroppo molte persone prelevano i cuccioli pensando di compiere una buona azione, in realtà li condannano a morte. La mamma gatta di solito si allontana per cercare cibo e poi ritorna per allattare. Senza i cuccioli rischia la mastite oltre alla disperazione per la perdita dei piccoli. Se vedete la mamma gatta aiutatela mettendole a disposizione cibo e acqua così che non debba andare a cercarne col rischio di trovare la morte lasciando poi soli i cuccioli. Ricordatevi di segnalare la sua presenza alle associazioni così che possano poi effettuare un sopralluogo e prendersene cura». Trascorsa qualche ora, se si ha la certezza che la mamma non ci sia, occorre contattare veterinari o associazioni per la corretta presa dei piccoli. «La prima cosa da fare è tenerli al caldo, infatti durante le prime settimane di vita i gattini non sono capaci di regolare la propria temperatura, senza il calore della madre possono diventare rapidamente ipotermici, condizione che spesso porta alla loro morte. Procurarsi una scatola o un trasportino con bottiglie o borse di acqua calda avvolte da un panno per evitare il contatto diretto dei piccoli. La soluzione migliore è un tappetino riscaldante/termoforo che mantiene una temperatura calda costante mentre la borsa d’acqua calda o le bottiglie di plastica vanno continuamente sostituite. E’ bene ricordare che i cuccioli dipendono completamente dalla loro mamma per mangiare, per la pulizia, per la termoregolazione e per riuscire a espletare i propri bisogni. Mai somministrare latte vaccino al massimo quello di capra per emergenza, poi subito quello specifico per cuccioli». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... L'Enpa propone che il Comune conceda sconti sui rifiuti a chi adotta cani dal canile Cittadini volontari ripuliscono Massa Lombarda Nuove crepe sull'argine del fiume Lamone Seguici su Telegram e resta aggiornato