giovedì
03 Luglio 2025
Sindacati

«Morire di caldo mentre si lavora è una sconfitta per tutti. Verificheremo il rispetto dell’ordinanza»

I rappresentanti di Cgil, Csil e Uil: «Abbiamo ottenuto una tutela importante, ora ne chiediamo la giusta osservanza»

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«Morire di caldo mentre si lavora è una sconfitta per tutti» così i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil commentano la scomparsa di Brahim Ait El Hajjam, l’operaio scomparso in un cantiere del bolognese. A seguito della vicenda, negli scorsi giorni è stata emanata un’ordinanza a livello regionale (attiva da oggi, 2 luglio, fino al prossimo 15 settembre) che vieta il lavoro in cantieri edili e affini, agricoltura, florovivaismo e piazzali della logistica in caso di caldo estremo o in determinate fasce orarie.

Come categorie edili della provincia abbiamo sempre chiesto misure preventive contro i rischi climatici – commentano Antonio Pugliese, Roberto Martelli e Roberto Casanova, segretari territoriali di Feneal (Uil), Fillea (Cgil( e Filca (Cisl) -. Oggi, grazie anche alla pressione portata avanti dalla nostra categoria a livello regionale, l’Emilia Romagna ha finalmente un’ordinanza anti-calore che rappresenta una tutela concreta per migliaia di lavoratori. Chiediamo a tutte le imprese, ai committenti, alle stazioni appaltanti di Ravenna di rispettare e far rispettare l’ordinanza. Invitiamo tutti i lavoratori a verificare le mappe di rischio e a segnalare subito ai propri delegati e alle nostre sedi sindacali eventuali violazioni o forzature. La salute e la sicurezza non sono un favore, ma un diritto di chi lavora».

I sindacati dichiarano l’intenzione di vigilare la situazione nei vari cantieri della provincia, al fine di bloccare comportamenti irresponsabili. L’ordinanza prevede, nello specifico, il divieto di lavoro all’aperto dalle 12.30 alle 16, nei giorni in cui il livello di rischio è segnalato come “alto”, l’obbligo di consultazione da parte dei datori di lavoro delle mappe Worklimate per verificare il livello di rischio della giornata e l’adozione di misure preventive (rimodulare orari di lavoro, turnazioni, pause più frequenti, lavorazioni al coperto o in zone ombreggiate, garanzia di acqua e ripari).

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