Incidenti sul lavoro: nel 2016 undici infortuni mortali, l’anno prima erano stati 17

Nella giornata nazionale le iniziative pubbliche in piazza e in Municipio con Anmil, sindacati, Inail e Amministrazione

Incidenti

La giornata nazionale per ricordare gli infortuni sul lavoro in Municipio

Nella mattinata di domenica 8 ottobre, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, Ravenna ha ricordato i suoi caduti con diverse iniziative pubbliche organizzate dal Comune in collaborazione con l’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.

Dopo il corteo, la deposizione di una corona al monumento dei Caduti sul lavoro alla presenza dell’assessore Massimo Cameliani e la celebrazione della messa nella chiesa di San Giovanni Evangelista, nella sala del consiglio comunale si è svolta la cerimonia civile, preceduta dalla proiezione dei filmati realizzati dagli studenti del liceo scientifico Oriani e dell’Istituto tecnico per geometri Morigia di Ravenna che hanno partecipato al bando “La sicurezza nei luoghi di lavoro in memoria di Raffaele Rozzi” (edizione 2016-2017).

Hanno tra gli altri partecipato l’assessore Cameliani; il presidente dell’Anmil di Ravenna Antonio Ricci; l’assistente sociale Rossella Baldassarri in rappresentanza dell’Inail; il segretario Cisl Romagna Franco Garofalo a nome di Cgil, Cisl e Uil; il consigliere provinciale Daniele Perini; il consigliere regionale Gianni Bessi; rappresentanti dei Comuni di Conselice e Fusignano; alcuni studenti di Scientifico e Morigia, accompagnati dai dirigenti.

In apertura è intervenuto l’assessore Cameliani, sottolineando che “Ravenna è una città che ha pagato un prezzo molto alto al lavoro. Gli insediamenti produttivi del nostro territorio, fra tutti il porto e il polo chimico, oltre ad aver garantito una significativa crescita economica, hanno purtroppo lasciato ferite profonde nelle vite delle famiglie ravennati e nella storia di questa città. Un percorso tanto doloroso che ci ha lasciato importanti significati. La sicurezza sul lavoro è per noi un aspetto centrale e imprescindibile, la salute dei lavoratori viene prima di tutto e rinnoviamo il nostro impegno costante a mettere sempre al centro la vita delle persone. Continueremo a batterci ogni giorno per tutelare e valorizzare il lavoro e promuovere la cultura della sicurezza anche nelle nuove generazioni, attraverso tanti progetti nelle scuole e all’università, perché pensiamo che la consapevolezza dei futuri lavoratori e lavoratrici debba nascere proprio nell’età in cui entrano nel mondo del lavoro”.

“Dovere di tutti noi – ha detto Antonio Ricci, presidente dell’Anmil di Ravenna – è moltiplicare gli sforzi per rendere i nostri ambienti di lavoro sempre più sicuri, soprattutto oggi che il fenomeno infortunistico sta prendendo una piega per molti versi preoccupante, e che non possiamo sottovalutare.Gli strumenti per rendere i nostri luoghi di lavoro più sicuri esistono e lo dimostrano le tante realtà lavorative virtuose che vedono la tutela dei propri dipendenti come un obiettivo primario, anche in un momento economicamente difficile come quello che stiamo vivendo. Non c’è risparmio che possa essere giustificato quando c’è in gioco una vita umana e vorremmo che questo principio fosse recepito ad ogni livello di responsabilità. Altrettanto centrale è la promozione della cultura della sicurezza nelle scuole, nella convinzione che partire dalla sensibilizzazione dei giovani sia fondamentale per costruire quella solida cultura della sicurezza che sembra ancora mancare nel nostro Paese. L’Anmil in questi anni non facili ha dato prova della sua autorevolezza e della capacità ormai consolidata di essere sia un punto di riferimento per la categoria che una valida interlocutrice delle Istituzioni”.

Rossella Baldassarri, in rappresentanza dell’Inail, ha ricordato che nel territorio ravennate gli infortuni denunciati negli ultimi anni (2012/2016) sono diminuiti mediamente del 21,30% e solamente nell’ultimo anno si è registrato un + 2,73%. Nell’anno 2016 gli infortuni mortali denunciati sono stati 11 rispetto ai 17 dell’anno precedente: “Continua la politica dell’Inail – ha aggiunto – nella promozione e nell’impegno relativamente alla prevenzione rischi e alla sicurezza sul lavoro sia attraverso avvisi pubblici regionali finalizzati all’individuazione di progetti finalizzati alla prevenzione degli infortuni e malattie professionali, sia finanziando progetti che migliorano i livelli di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro. La Legge di stabilità 2015 ha attribuito all’Inail competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, questo per garantire tutte le prestazioni necessarie al recupero dell’integrità psicofisica, comprensive di quelle funzionali al reinserimento socio-lavorativo”.

“La salute dei lavoratori e la sicurezza degli ambienti di lavoro – ha concluso Franco Garofalo, segretario Cisl Romagna, intervenendo in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil – sono da sempre tra le priorità dell’azione sindacale. La contrattazione nazionale, territoriale e aziendale affronta con sempre maggiore attenzione questi temi, non solo per l’esigenza di adeguarsi ad adempimenti legislativi ma perché è viva la consapevolezza che una società civile non può accettare che ancora oggi si debba assistere a incidenti gravi o mortali che colpiscono persone in occasione di lavoro, con pesanti ripercussioni sulle loro famiglie in particolare e sulla collettività in generale. Diventa quindi fondamentale la figura e il ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (sia esso aziendale, territoriale o di sito produttivo) per l’affermazione di una reale “prevenzione partecipata” in ogni luogo di lavoro, per far sì che ogni singolo lavoratore non sia più soggetto passivo del sistema di prevenzione ma ne diventi protagonista. Occorre quindi investire in formazione di qualità che punti a far crescere davvero la cultura della sicurezza, più coinvolgente e meno formale, maggiormente attenta alle persone e alle “abitudini” lavorative più che alle prescrizioni legislative. Cgil, Cisl e Uil della provincia di Ravenna ne sono sempre state convinte e continueranno la loro azione di promozione e stimolo nei confronti di tutti gli attori della prevenzione, all’interno e all’esterno delle aziende”.

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