La squadra (targata Piacentini) resta a Ravenna, ma apre a Forlì e Cesena. «Pronti a disputare alcune gare in impianti di altre città»

Finita l’era dell’Acmar, inizia quella della Piacentini. Ma Ravenna è pronta a cambiare nome e diventare il nuovo Basket Romagna.

Questa l’estrema sintesi della situazione legata alla pallacanestro in città con il Basket Ravenna Piero Manetti che dopo aver concluso la stagione di A2 sfiorando l’accesso ai play-off promozione ha firmato nel pomeriggio di ieri (lunedì 20 aprile) l’accordo con la Piacentini Costruzioni Spa, che sarà main sponsor per i prossimi tre anni. All’orizzonte quindi una ritrovata solidità finanziaria che permetterà alla squadra di restare a Ravenna, giocando le partite in casa presumibilmente tra Pala De André e Pala Costa (che ha ottenuto un altro anno di deroga per la serie A), a seconda del numero di tifosi previsti e quindi della squadra affrontata.

Ma la società, in un comunicato inviato alla stampa, si dice già pronta, appunto, a cambiare la propria denominazione in Basket Romagna e a disputare qualche partita anche in giro per la Romagna. Il messaggio è rivolto in particolare a Forlì – orfano del grande basket ma con ancora un palazzetto perfettamente funzionante e alcune centinaia di migliaia di euro di sponsor pronti a investire nella pallacanestro – ma anche, perché no, si legge nel comunicato, a Cesena. Per questo la società ravennate auspica che anche la politica faccia la sua parte e promuova incontri tra amministrazioni locali e società per raggiungere un obiettivo ambizioso quanto complicato, a causa dei tradizionali campanilismi.

Di certo è tramontata l’ipotesi che Forlì possa acquisire il titolo sportivo di Ravenna, come ventilato nei mesi scorsi. Se Forlì vorrà collaborare, par di capire, lo dovrà fare alle condizioni di Ravenna. «Un futuro duraturo può essere garantito solo facendo sistema territoriale – si legge nel comunicato del Basket Ravenna Piero Manetti –, coinvolgendo le realtà più sensibili senza soffermarsi ai campanilismi». Un progetto che per il settore giovanile potrebbe partire anche in tempi molto brevi.