Matteucci sull’ordinanza che sta facendo discutere: «Le motivazioni
centrali non hanno nulla a che fare con il diritto al divertimento»
«Aggiungo che, a motivazione di ciò che è scritto nell’ordinanza – continua la nota del Primo cittadino –, è depositata presso il mio ufficio altra documentazione che non proviene solo dalla Polizia Municipale e che riguarda altri episodi di cui si stanno interessando organi dello Stato. Una situazione limite, non paragonabile ad altre che, fra l’altro, danneggia altre attività imprenditoriali di quella zona. Dunque le motivazioni centrali della mia ordinanza non hanno nulla a che fare con il diritto al divertimento e neppure con “un po’ di rumore”. Quando davanti a un locale c’è un po’ troppa confusione non faccio ordinanze come questa. I miei Assessori vanno e cercano di mediare fra gestori dei locali, frequentatori e residenti. Questa invece è un’ altra storia, altro che troppo rumore! Preciso infine che in questi lunghi mesi di continue violazioni, controlli e sanzioni di cui i titolari del locale erano ovviamente a conoscenza, mai mi è stato chiesto da loro un incontro».