Addio alla parete d’arrampicata a Marina. Verrà rimontata in Darsena?

La struttura sfrattata dalla taverna Bukowski verso l’area Pop Up

Installata all’inizio degli anni novanta, è diventata nel tempo una sorta di simbolo di Marina di Ravenna, oltre che meta, anche solo per una sera, di tanti ragazzi, ravennati e turisti.

La prossima estate, però, la parete da arrampicata sportiva della società Istrice non sarà più nell’area della taverna Bukowski, sfrattata dai proprietari (e non dagli attuali gestori, che invece erano ignari del fatto) per quelle che vengono definite questioni di «sicurezza e agibilità». In realtà dall’associazione replicano sottolineando come tutto fosse a norma o comunque in attesa di certificazione e da sempre all’insegna della massima sicurezza.

La realtà è però quella di questi giorni, con i lavori di smontaggio in corso. La parete, in linea teorica, potrebbe ora essere ricostruita. È in corso una fase di confronto che vede coinvolto anche il Comune. Il nodo è rappresentato dai costi di trasporto, non sostenibili dalla società, che però ha necessità di far allenare i propri atleti, alcuni nel giro della Nazionale e già ora costretti a trasferte a Faenza.

L’alternativa ideale sarebbe in Darsena, nei pressi della nuova area Pop Up, dedicata proprio allo sport, affacciata sul canale Candiano, e al momento si stanno studiando quali potrebbero essere le soluzioni tecniche ottimali.

Al Bukowski, invece, ci sarà semplicemente più spazio per la birreria e, in futuro, chissà, anche per una nuova Pousada, il ristorante brasiliano di Milano Marittima con cui è già in atto alla Taverna una collaborazione.

Sul tema in questi giorni è stato depositato anche un question time da parte del gruppo Pd, che chiede all’assessore allo Sport del Comune cosa abbia intenzione di fare per risolvere il problema.

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