giovedì
03 Luglio 2025
danza d'autore

Dalla chiusa di San Marco alla Darsena con il festival Ammutinamenti

Il programma delle giornate dell’8 e 9 settembre

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Athletes Simona Bertozzi Ph Luca Del Pia
Athletes di Simona Bertozzi

Le giornate dell’8 e del 9 settembre del Festival Ammutinamenti disegnano un altro tracciato della città, innestando riflessioni e suggestioni inedite grazie all’azione di corpi e gesti nello spazio urbano, indicando usi, esperienze, tempi e possibilità non programmate, dis-ordinate.

Si parte alle 17 dell’8 settembre, in collaborazione con Trail Romagna, con Tracce di danza nel cammino di Ravenna città d’acque che, dalla Chiusa di San Marco al Molino Lovatelli, unisce alla pratica del cammino l’incontro con la performance site specific Sleep in the car di Virgilio Sieni, pensata dal coreografo toscano in collaborazione con l’antropologo Franco La Cecla (camminata di 4,5 km + performance – iscrizione obbligatoria sul sito): dormire in macchina in fuga verso un altrove o come unica risorsa/casa nell’ipercapitalismo contemporaneo o, ancora, come slittamento per sottrarsi agli automatismi nei quali ci imprigiona la nostra quotidianità? Un progetto poetico e politico che, e non è un caso, si rimodula site specific in riferimento a luoghi e comunità diverse.

L’esplorazione della città, della relazione con le persone e con i pensieri che la abitano (o la possono abitare) attraverso la danza continua anche nel quartiere Darsena, tra multiculturalità, reinvenzioni di comunità e sperimentazioni di rigenerazione, con l’incursione vitalistica Forrest di Rafael Candela e la deflagrazione gioiosa R.I.A.D. Rhythm is a Dancer di Giacomo Turati e Mattia Quintavalle, performance fusion di corpi e di ritmi, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024 (dalle 17.30 al parco Mani Fiorite).

Lunedì 9 settembre alle 18 ci si sposta sulla riva sinistra del Candiano all’Area Tempus-ex Consorzio Agrario di Ravenna, al centro di un processo sperimentale di riattivazione a partire dalla pratiche artistiche iniziato all’interno di TEMPorary USes as start-up actions to enhance port (in)tangible heritage, progetto finanziato dal programma europeo INTERREG VA Italia – Croazia (2029-2021) sulla valorizzazione del patrimonio portuale e usi temporanei. In questa prospettiva l’area, in collaborazione con Rete Almagià che ha partecipato al primo step del progetto, ospita la performance multimediale Mirada, della coreografa Elisa Sbaragli, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024, che affronta la relazione tra distanza e prossimità, dentro uno spazio ossimoro (vicino/ lontano, preciso/ sfocato), fluido e aperto ad altre possibilità.

Alle 18.30, gruppo nanou, sempre a Tempus, presenta in seguito Specie di spazi, una conversazione in collaborazione con la ricercatrice e docente del Politecnico di Milano Francesca Serrazanetti che, accompagnata da azioni coreografiche e performative, pone in dialogo le reciproche diverse discipline sul tema dello Spazio, del suo impiego, della sua necessarietà e della sua osservazione. Un progetto, quello di gruppo nanou, per ritrovare e costruire altre comunità attraverso la costruzione di nuovi spazi, fisici e del pensiero, processi culturali di diffusione e riflessione sulle pratiche contemporanee.

Alle 21 si ritorna ad Artificerie Almagià per Athletes – Ravenna, dove Simona Bertozzi sperimenta la rilettura coreografica delle pratiche sportive attraverso l’entanglement di danza, sport e vocalità. In scena l’ex giocatrice di pallavolo Alessandra Zambelli con una forma di trasmissione delle sue pratiche sportive, del vocabolario gestuale e della vocalità che le caratterizzano, insieme a un gruppo di danzatrici e alle 16 donne che hanno preso parte al laboratorio condotto dalla stessa Simona Bertozzi a Ravenna tra luglio e settembre.

La giornata si conclude (ore 21.45 – Artificerie Almagià) con El resto del naufragio di Roberto Olivan, un progetto di collaborazione tra Italia, Spagna e Cuba – realizzato nell’ambio di CRISOL – creative processes-programma Boarding Pass Plus 2022/24 del Ministero della Cultura – che esplora l’arcipelago culturale dei tre paesi, rintracciando una visione creola, fatta di assonanze, dissonanze, convergenze nel solco di una fisicità evocativa, libera e incantante.

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