295 – Arte contemporanea a Ravenna

295) ARTE CONTEMPORANEA A RAVENNA
Dal 14 agosto al 25 settembre 1949 a Ravenna si svolse la V° Esposizione Nazionale d’Arte Contemporanea. Il presidente onorario della manifestazione era Pietro Gonnella, Ministro della Pubblica Istruzione, mentre il comitato esecutivo era composto da Bindo Giacomo Caletti, Camillo Garavini, Gino Gatta, Corrado Capezzuoli, G. G. Monti, Pietro Gualtieri, Alieto Benini, Walter Magnavacchi.
La Giuria nazionale di accettazione e premiazione delle opere vedeva coinvolti quattro artisti, Attilio Selva, Aldo Carpi, Alberto Gerardi e Achille Funi, ma quest’ultimo, stando alle non proprio velate lamentele espresse addirittura in catalogo dai suoi colleghi, non prese parte alla selezione: «Nei giorni 18, 19, 20 e 21 luglio, i sottoscritti, pur lamentando l’assenza dell’illustre pittore Achille Funi, hanno iniziato i lavori per l’ esame di N. 529 opere di pittura, scultura e bianco-nero, con l’intendimento di ammettere, in ossequio agli Art. 3-4-5 del Regolamento, qualsiasi tendenza o espressione realmente artistica che dimostri una seria, effettiva unità di intenti, ed escludendo ogni banale forma di dilettantismo. Con piacere si è potuto constatare come, specialmente nei giovani, sia ardente il desiderio di avventurarsi in nuove vie di studio».
Il premio “Ravenna” per la pittura fu affidato a Luigi Bartolini di Roma che vinse con Pesce di crema, mentre il premio “Ravenna” per la scultura fu consegnato ad Angelo Biancini di Castelbolognese per una scultura intitolata Vescovo di Faenza.

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