113 – Ampolle di vetro e orciuoletti di terra

Ampolle DuomoDurante il cantiere settecentesco del Duomo di Ravenna, in occasione dello smantellamento dell’altare maggiore furono rinvenute al suo interno due casse di legno «fracide, e consumate».
La prima cassa conteneva a sua volta un reliquiario in piombo sul quale si lessero i nomi di dieci santi della chiesa ravennate, mentre l’altra, rivestita internamente di seta rossa, era piena di «ceneri e polveri» tra le quali furono trovate «moltissime ampolle di vetro di varia grandezza e figura, tinte di sangue al di dentro», oltre ad orciuoletti di terra: «alle ampolle uniti si videro certi orciuoletti di terra ed in questi ancora reliquie di sangue e di precordj». Nessuna iscrizione accompagnava l’interessante scoperta: «Né sopra, né dentro di essa scoprimmo iscrizione, né ci diede alle mani, né all’occhio memoria, che c’indicasse cosa dir volessero quelle ceneri, quelle ampolle, e quegli orciuoli».
Nel 1761, costruito il nuovo altare maggiore su committenza dell’arcivescovo Guiccioli, le reliquie, con le «ampolle di vetro» e gli «orciuoletti di terra» furono riposte entro l’altare, «in altre più durevoli casse», collocate a loro volta entro un antico sarcofago.
La situazione rimase immutata fino al 1961 quando monsignor Mario Mazzotti fece rimuovere dall’altare il sarcofago che fu posto nel Museo Arcivescovile mentre i vetri e gli urceoli furono portati all’Archivio Arcivescovile affinché queste preziose testimonianze dell’epoca antica «potessero essere poste a disposizione degli studiosi».
Si ringrazia l’Istituzione Biblioteca Classense per l’immagine.

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