La precisione della violenza nel nuovo romanzo di Lorenza Ghinelli, unica e scintillante

 

Lorenza GhinelliDicembre. Nina non riesce a dimenticare il buio che è stata costretta ad attraversare appena sei mesi prima e si aggrappa al proprio impianto cocleare come un naufrago alla zattera. Perché quando mamma Sara le disattiva quell’orecchio bionico, si ritrova in preda a incubi che le tagliano il fiato. E percepisce la furia di un nuovo mostro che si muove nella città di provincia dove vive; un altro uomo nero che strazia e uccide. Con lame affilatissime e assetate di sangue.

La dolce ma resistente ragazzina di 11 anni, incontrata in “Tracce dal silenzio”, è per la seconda volta protagonista di un romanzo di Lorenza Ghinelli, “Bunny Boy” (Marsilio, maggio 2021), il nono a partire dalla rivelazione de “Il divoratore” del 2011.

La struttura narrativa viaggia su due binari paralleli, che raccontano di tempi distinti (chiariti anche con il font dei caratteri, tondo e corsivo); così dalle prime pagine si capisce che Graziano, ragazzino bullizzato per il proprio aspetto e la propria fragilità, è destinato a trasformarsi in una cupa nemesi; la sofferenza, spiega Ghinelli, può generare violenza se si smarrisce la memoria di sé e ci si immagina eroi, anche se di un anime giapponese. Quindi da un lato si segue il calvario di Bunny Boy, dall’altro il percorso di crescita e maturazione di Nina – ancora una volta con il fratello Alfredo, le amiche Rasha e Nur, e Giaime, ragazzino dagli occhi che luccicano – che riesce a fermare il male, in un momento di redenzione spirituale sconvolgente.

Lorenza Ghinelli BunnyI temi cari a Lorenza Ghinelli ci sono tutti, declinati con sempre maggiore poesia. L’adolescenza; il peso per i figli delle scelte dei genitori; la sorellanza anche se non di sangue; le dipendenze che bruciano tutto, ma che si possono superare grazie agli affetti; la difficoltà di capire cosa possa innescare il male. E non ci si deve stupire se la violenza è descritta con tanta precisione: anche attraverso quelle immagini l’autrice dice come la violenza si manifesti anche con le parole, non solo con le botte o i coltelli.

L’omaggio al film cult “Donnie Darko” è esplicito (a partire dal titolo e, forse un po’ troppo, dalla copertina), ma la voce di Lorenza Ghinelli è unica, scintillante, seducente. Così, alla fine, non ci si può che innamorare di Nina, pronta ad affrontare nuove sfide; con probabilità altri romanzi.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24