Rossi contro neri, come bambini che giocano a calcio

A Ravenna siamo talmente avanti che in estate litighiamo tra fascisti e comunisti. Basta aspettare l’ultima domenica di agosto e tutti gli anni gli animi si scaldano attorno all’anniversario della morte di Ettore Muti, gerarca fascista.

Quest’anno si parte con un attacco repentino di Forza Nuova che nella notte trasforma un tratto di via di Roma in via Ettore Muti, «Gim dagli occhi verdi, il valoroso combattente che venne ucciso a tradimento su commissione di Badoglio», scrivono il giorno dopo con tanto di foto del finto cartello stradale inviata ai giornali. 1-0 per i fascisti e palla al centro.
L’avvocato Maestri però non ci sta e prepara subito una bella denuncia per apologia di fascismo. 1-1.
Le camicie nere reagiscono, insultano Maestri sul web e continuano ad attaccare, annunciando di voler comunque commemorare Muti al cimitero, nonostante non ci siano più i suoi resti (scherzetto della famiglia, che pensava così ingenuamente di mettere fine a questa carnevalata d’agosto).
Ma i comunisti a loro volta pungono in contropiede e, sempre di notte come i colleghi, vanno sul 2-1 a loro favore impiccando manichini in città. «I fantocci, che recano sulla parte del volto la riproduzione fotografica del Ten. Colonnello Ettore Muti, sono stati rimossi», scrive la polizia in un comunicato stampa senza neppure indicare che si tratta di un gerarca fascista, dando l’impressione di essere un arbitro un po’ di parte (forse l’ha scritto lo stesso agente che in passato aveva messo nero su bianco in un comunicato “zingarelli”…).
I neri ora non ci vedono più e attaccano al cimitero, riuscendo a portare a termine la commemorazione. «Irrisoria la presenza di qualche antagonista che ha tentato invano di impedire lo svolgimento della manifestazione», scrive Forza Nuova ai giornali con tanto di foto. 2-2.
Un pareggio che sta stretto però ai rossi che in un blog nazionale (quello dei proletari comunisti) parlano infatti della “bella pagina di antifascismo militante di Ravenna”. «Ci siamo ritrovati accerchiati da Polizia, Polizia Municipale, Carabinieri, Digos e Ros perché non riteniamo né giusto, né legittimo che avvengano tali manifestazioni esplicite di apologia di fascismo – commentano i membri della rete antifascista – Eravamo in tanti a cantare “Bella Ciao” mentre i forzanovisti gettavano nel canale una corona commemorativa di fronte a una lapide a Ettore Muti».
Bello spettacolo. Non vedo l’ora di vedere i supplementari, il prossimo agosto…

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