Un sondaggio sul caso Lewitt al Mar

Il pannelo di Sol Lewitt

Il pannelo di Sol Lewitt

In questi giorni di ponti primaverili, ho avuto il tempo per andare in giro a chiedere ai ravennati cosa ne pensino davvero di quello che sta accadendo con l’opera di Sol Lewitt al Mar. Ecco cosa mi hanno risposto.

– Il 91 percento degli interpellati non sapeva di cosa stessi parlando e mi ha allontanato in malo modo.

– Il 5 percento degli interpellati non sapeva di cosa stessi parlando, ma ne ha voluto sapere di più, con grande gentilezza, chiedendomi poi di raccontare di nuovo di quella volta che il centrodestra, a Ravenna, si fece paladino dell’arte contemporanea.

– Il 2 percento degli interpellati non sapeva di cosa stessi parlando, ha voluto vedere una foto dell’opera e poi mi ha allontanato in malo modo.

– L’1 percento degli interpellati è Claudio Spadoni, nelle sue varie forme, che mi ha giurato che finché avrà modo, finché potrà, finché non riuscirà a tornare a dirigere il Mar, fosse anche a cent’anni, lui farà di tutto per rompere i coglioni.

– Lo 0,2 percento degli interpellati mi ha parlato a lungo dell’arte concettuale, poi mi sono risvegliato con la bava alla bocca e una bottiglia di vino a fianco, steso sul prato di fronte all’ingresso della Loggetta Lombardesca.

– Lo 0,1 percento sono solo invidiosi per non dirigere e/o essere presenti con le loro opere al Mar.

– Lo 0,5 percento sono i dipendenti del Mar che non sapevano manco per un cazzo la storia di Sol Lewitt e che sono stati educati dal (ormai ex) direttore a ripetere, a giornalisti, parenti, amici e semplici sconosciuti che la «fruizione pubblica» vince sempre.

– Il restante 0,2 percento crede che Sol Lewitt non sia in realtà morto e la stia facendo pagare a tutti.

– Il sindaco, invece, quando mi ha incrociato ha cambiato strada.

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