sabato
19 Luglio 2025

La voce, e che voce, di Pulixi

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Copertina LibroChe Piergiorgio Pulixi sia una voce di primo piano del genere in Italia lo si sa ormai da tempo e se mai ce ne fosse stato bisogno, questo ultimo libro della serie del “professor” Strega ne è un’ulteriore conferma. Per un’ora d’amore, pubblicato da Rizzoli poco più di un mese fa, è un romanzo dove ancora una volta la maestria dell’autore riesce a dar vita e voce a personaggi nuovi e vecchi in un incastro praticamente perfetto.

Ritroviamo Strega e la sua squadra dove l’abbiamo lasciata alla fine del libro precedente: Rais a Cagliari, Croce a Milano, Pontecorvo a Pavia, Strega e Bepi (più o meno) a Milano. Tutti loro però non sono esattamente gli stessi, ognuno sta affrontando un cambiamento e una trasformazione personale con il proprio stile e la propria personalità. E se Bepi continua innanzitutto a farci ridere, Croce a farci soffrire e Rais a incantarci per acume e ironia, Strega ci preoccupa. Le voci sono tornate a tormentarlo. E continua a incombere su di lui la presenza ossessiva e misteriosa dell’ignota stalker. Materiale per tre o quattro romanzi che in realtà fa invece da cosiddetta cornice al caso che la squadra risolve e che si concentra sul grande tema dei femminicidi e sulla violenza di genere in senso lato. E lo fa partendo non dalle vittime dirette ma da quelle, diciamo così, collaterali. In questo caso il padre, anziano, e il figlio piccolo di una donna uccisa in casa propria con addosso un abito da sposa, il tutto mentre a Milano dilagano feroci aggressioni a donne sole.

E qui Pulixi ci apre le porte da un lato alla sofferenza di chi resta, spesso senza risposte, nella solitudine a cui può costringere un dolore simile in una metropoli sempre più escludente. Ma in prospettiva ci parla anche della solitudine che rischia di diventare sempre più diffusa di famiglie fatte di figli unici e di genitori anziani, dove scompaiono non solo fratelli e sorelle ma anche, ovviamente, zie e zii e qualsiasi rete familiare. Per fortuna Pulixi qui ci fra intravedere la luce, mettendo in campo un’umanità ancora in grado di spontanei e gratuiti gesti di solidarietà, unico spiraglio in un quadro per il resto cupissimo. Perché Pulixi in questo affresco inserisce ancora una volta anche la voce di chi i delitti li commette o vorrebbe commetterli, ci costringe ad ascoltare ciò che non vorremmo, guardare l’abisso di pochezza e vuoto da cui può generarsi l’orrore.

E accanto a tutto questo che è un po’ ritratto sociale e psicologico del paese, Pulixi riesce a non dimenticare di essere uno scrittore giallo e l’indagine segue quindi un ritmo serrato, una logica implacabile e in qualche modo consolatoria per noi che leggiamo. Anche in questo caso, il romanzo è disponibile come audiolibro nell’interpretazione di Michele Maggiore. Un po’ come quando un attore dà un volto a un personaggio in una serie tv, in questo caso Maggiore è diventato ormai, volenti o nolenti, la voce di Strega. E che voce.

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