Finalmente una vera notizia

C’è stato un momento in cui pensavamo che per essere dei veri duri bisognasse ascoltare i Korn. Minchia, i Korn. E girare con le felpe con il cappuccio nere con la scritta Korn. Pensavamo che i Limp Bizkit spaccassero. Diomio, i Limp Bizkit. Che erano veramente cattivi, con quei cappellini e le espressioni brutte. I più fighi di noi ascoltavano i Foo Fighters, che sono quelli del batterista dei Nirvana. Oh, hai capito, dei Nirvana! Noi veri esperti di musica invece raccontavamo in giro di quanto fossero bravi dal vivo i Muse, ti ggiuro, tecnicissimi. Cazzo, il batterista spaccava le pelli dei tamburi, il chitarrista la chitarra. Che miti. Poi se proprio volevi fare l’alternativo, ma quello peso, che non aveva paura del buio, ti piacevano i Tool. Oh, i Tool, come se la tiravano i Tool e tutti i loro fan. Non so bene dove voglio andare a parare, se non dire che tutti noi veri alternativi abbiamo sempre pensato che ascoltare chitarre tirate e gente che urla fosse l’essenza del rock, della trasgressione, della musica senza compromessi. Sarà. Io la merda qui sopra non me la sono mai cagata neppure di striscio (scusate). Al massimo i Tool, ok. O un disco dei Muse, d’accordo. Ma il punto non è questo. Il punto è che dovrebbe arrivare un giorno in cui scopri che esiste roba molto rock anche senza quelle cose lì. Un giorno in cui pensi, per esempio, ma che coglione che ero quando non volevo ammettere a me stesso che quel video con quelle facce deformate, demoniache, quel video su Mtv che sembrava un po’ tunz tunz, in realtà mi piacesse. Insomma, arriva finalmente il giorno, per qualsiasi amante di musica, di musica proprio in senso generale, in cui finalmente capisci che la parola genio si può davvero utilizzare anche per parlare di uno che fa dischi quasi esclusivamente con il computer (il Corriere della Sera in un recente articolo è tutto entusiasta di dire che è considerato da molti un po’ il Mozart della musica contemporanea, per esempio). Arriva il giorno in cui, la faccio breve, scopri Aphex Twin. E ora, dopo che i giornali hanno parlato delle mongolfiere nei cieli di Londra e New York con il  suo logo e l’anno 2014 (ma guarda te, poteva essere un indizio), dopo vari annunci in codice, ora che c’è anche la scaletta, ora che è ufficiale che avremo, 13 anni dopo l’ultimo, un nuovo disco di Aphex Twin, io sono emozionato. Per quanto possa ancora emozionarmi non un disco, ma solo l’annuncio dell’uscita di un disco. Cioè poco. La notte dormo. Però ecco, questa è veramente una notizia. L’album si chiama Syro ed esce il 22 settembre. Nel frattempo si possono sempre riascoltare (almeno) i suoi due lavori “ambient”, …I Care Because You Do e Richard D. James Album. Non perdete altro tempo.

SABBIONI BILLB SYBY 18 03 – 07 04 24
SAFARI RAVENNA BILLB 14 03 – 03 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24