Dalla Palma d’oro “Parasite” all’autore di culto Araki visibile su Starz

Parasite

“Parasite” di Bong Joon–Ho

Visibili: cosa vedere al cinema senza bisogno del permesso
Queste giornate uggiose, oltre a un velo di tristezza, portano in sala titoli interessanti che non ci fanno perdere il vizio del cinema. Parasite è la Palma d’oro di Cannes ed è una commedia drammatica imperdibile del talentuoso coreano Bong Joon-ho, che ci ha già deliziato qualche anno fa col fantascientifico Snowpearcer. Sta piacendo molto al pubblico e non dispiacendo alla critica il film italiano Gli uomini d’oro, con un ottimo trio d’attori quali Fabio De Luigi, Edoardo Leo e Giampaolo Morelli, un noir ambientato in una Torino più “dark city” del solito. Esce in sala un film molto atteso, Le Mans ’66, del veterano James Mangold e con Matt Damon e il camaleontico Christian Bale, che parla della rivalità tra Ford e Ferrari nella classica 24 ore di Le Mans. L’ultima volta che si parlò di auto da corsa fu la volta dello splendido Rush, quindi nell’aria aleggia molto ottimismo. Dal lontano e in qualche maniera “esotico” Azerbaigian viene la commedia The Bra – Il reggipetto, film che incredibilmente rinuncia ai dialoghi per raccontare una bizzarra e originale storia d’amore legata a un reggiseno. Esce prima in sala poi su Amazon Prime Video, The Report, ennesimo e gradito film d’inchiesta americano che si concentra su come la CIA si sia comportata dopo l’11 settembre. Grande il cast, che comprende il sempre più luminoso Adam Driver, affiancato da Annette Bening, Jon Hamm e Michael C. Hall, meglio conosciuto come Dexter.

Invisibili: cosa emerge dal cinema casalingo e dalla rete
Una nuova piattaforma sbarca nelle televisioni, il suo nome è Starz e si appoggia ad Apple Tv in Italia, e uno dei suoi biglietti da visita è la serie di uno dei più grandi e dannati (a livello di scarso successo) registi della generazione tarantiniana, quella che negli anni ’90 aveva 30 anni. Gregg Araki è per chi scrive autore di culto, che è riuscito a portare sullo schermo contemporaneamente violenza, omosessualità, bisessualità, droghe, cospirazioni e fantascienza, sempre conditi con una dose massiccia di ironia. Censuratissimo da noi, visto che il suo cult Doom Generation del 1995, quando è stato trasmesso in Tv a tarda notte, era tagliato di mezz’ora, e ignorato per la maggior parte degli altri lavori. Ed è un peccato perché i successivi Ecstasy Generation (titolo italiano fuorviante di Nowhere) e soprattutto il tenero, drammatico e potente Mysterious Skin, costituiscono col primo titolo una triade di livello altissimo. Now Apocalypse è la serie tv che Araki ha presentato su Starz, e mantiene le stesse tematiche dei suoi film. Culto fuori tempo, perché sarà sicuramente un capolavoro incompreso, visto che non verrà mai prodotta una seconda serie.

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