Il seguito di “Shining”, solo (o quasi) per fan

Maxresdefault

Doctor Sleep Director’s Cut (di Mike Flanagan, 2019)

Premesse: 1) Il romanzo di Stephen King Doctor Sleepè il sequel del suo Shining, dal quale (2) come forse saprete, il romanzo e il film di Kubrick sono estremamente diversi; 3) il film pur mantenendo fedelmente lo spirito del romanzo, riparte dall’opera di Kubrick, che qui (4) sarà inevitabilmente spoilerata; 5) larecensione riguarda la Director’s Cut inedita e chi vi scrive non ha visto la versione uscita in sala, quindi nessun confronto.

Danny Torrance è un quasi cinquantenne alcolizzato che ha completamenteperso la cognizione dei propri poteri e cambia città e vita per disintossicarsi e ricominciare. Ma non si è mai riuscito a liberare dai fantasmi dell’Overlook Hotel, e soprattutto da quella maledetta stanza 237. Inoltre, scoprirà avere degli“eredi”.

Il fan di Shining si trova davanti al bivio se guardare o meno il seguito di un capolavoro, del più grande horror di tutti i tempi, e i pro sono tanti, a partire dall’assoluto approccio “menefreghista” fino al regista di livello e inoltre kinghiano (Il gioco di Gerald) e un Ewan McGregor protagonista di tutto rispetto. Rispetto che quest’opera nutre in pieno per l’illustre predecessore, in quanto il film inizia proprio dal 1980 e l’onestà al racconto, la fedeltà agli attori originali saltano subito all’occhio.

La Director’s Cut è divisa in capitoli e la durata (3 ore, mezz’ora in più) suggerirebbe la presentazione come miniserie, soprattutto di questi tempi. La storia non è il massimo, il film procede abbastanza stancamente, l’intreccio horror ha una miccia originale ma si affievolisce presto nel “già visto”. C’è un grande “però”: (con un pizzico di spoiler) nell’ultimo lungo capitolo si torna all’Overlook, reso magnificamente nella sua decadenza e nell’atmosfera. E quest’ultima parte, carica di citazionismo e ossequi all’Opera, funziona molto bene, restituendo sorrisi e brividi anche ai fan più scettici.

Doctor Sleep è assolutamente un’opera riservata e consigliata ai fan dell’originale e del primo romanzo di King (che viene omaggiato nel finale), che può piacere all’amante del genere (che se non ha visto Shining, vero amante non è) e completamente inutile per tutta l’altra fetta di pubblico. Il film è disponibile nelle piattaforme streaming a pagamento (del singolo film, non abbonamento come Sky o Netflix), e si segnala la promozione sulla meravigliosa piattaforma italia-na VVVVID che noleggia in streaming le novità per questo periodo a 1,99 euro.

A proposito di VVVVID, dategli un’occhiata visto che non richiede abbonamento e propone gratuitamente il suo catalogo (eccetto le novità) che comprende film di Lynch, Jackson, Cronenberg e i primi De Palma. Ne riparleremo.

SABBIONI BILLB SYBY 18 03 – 07 04 24
SAFARI RAVENNA BILLB 14 03 – 03 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24